Origano in gravidanza
L'origano è una spezia aromatica molto usata in cucina ma, in particolari condizioni come durante la gravidanza, può influenzare positivamente o negativamente lo stato di salute. In generale può essere utilizzata al posto del sale risultando quindi benefica per contrastare la ritenzione idrica tipica della gestazione. Gli esperti infatti non sconsigliano l'uso dell'origano durante i nove mesi di gravidanza, ma avvertono su alcune accortezze a cui prestare attenzione. L'origano fresco infatti può causare la toxoplasmosi quando si è in attesa di un figlio.
Benefici e controindicazioni sull’uso dell’origano
Come per tutte le verdure fresche, l'origano va lavato accuratamente preferibilmente con del bicarbonato oppure con un altro prodotto adatto. In alternativa, si può tranquillamente utilizzare la spezia secca, precedentemente igienizzata. L'origano ha varie proprietà tra le quali analgesiche, digestive e antinfiammatorie. Può essere usato anche per fare dei suffumigi per liberare naso e gola, l'unica accortezza in gravidanza è lavarlo accuratamente se lo si usa fresco oppure prediligere quello già essiccato. Tra i benefici dell'origano più apprezzati in gravidanza ci sono le capacità di scongiurare la fermentazione degli alimenti nello stomaco e facilitare la digestione.
Quali spezie sono da preferire in gravidanza
Gli aromi permettono di ridurre la quantità di sale e grassi di condimento e quindi risultano ideali per una dieta bilanciata e salutare. Alcune spezie in gravidanza sono utili anche perché uccidono i microbi rendendo più igienico il cibo e migliorandone la conservazione, altre sono da consumare con attenzione o da evitare. Tra quelle da preferire durante la gestazione ci sono:
- il rosmarino, ben tollerato dall'organismo e non comporta effetti collaterali
- il basilico, purché le foglie siano ben lavate
- Il timo, ma è da evitare in forma di olio
- La cannella, ottima per aromatizzare latte, creme, budini di riso e dessert
- I chiodi di garofano per piatti di carne o per caratterizzare dolci a base di frutta
- La paprica, come tutte le spezie piccanti va usata con moderazione, favorisce la digestione, mentre se si esagera finisce per infiammare l'apparato digerente
- I semi di sesamo, hanno un gusto delicato e non comportano alcun problema
- La senape, va benissimo per insaporire carni e salsicce o insalate
- Lo zenzero è molto utile in particolare nel primo trimestre per le sue proprietà antinausea.
Le spezie da evitare in gravidanza
Durante i nove mesi di attesa ci sono invece degli aromi che sarebbe meglio evitare o consumare con attenzione.
Per esempio le spezie piccanti come il pepe e il peperoncino non sono particolarmente indicate per le donne che soffrono di disturbi gastrici o di emorroidi perché potrebbero accentuarne i disturbi. Il coriandolo e il prezzemolo, in certi casi, possono causare un aborto. La noce moscata in dosi eccessive può dare allucinazioni e convulsioni. L'anice non va assunto perché ricco di estrogeni. Anche lo zafferano, se consumato a dosi elevate (da 5 a 10 grammi) può interferire con la coagulazione sanguigna, con emorragie delle mucose del tubo digerente e dell'apparato uro-genitale. L'uso della curcuma richiede molta cautela perché se assunta in dosi eccessive può causare disordini gastrici e bruciori di stomaco. Solitamente viene sconsigliato pure l'uso di maggiorana in gravidanza in quanto il suo effetto sedativo potrebbe calmare troppo il feto. La menta in gravidanza perché il suo olio essenziale causa alterazioni nella funzionalità cardiaca e bruciori di stomaco e stimola le contrazioni. L'ortica può causare contrazioni uterine e interrompere la gravidanza. In ogni caso se si hanno dei dubbi su una spezia o un qualsiasi alimento è sempre bene chiedere un parere al proprio medico o ginecologo che saprà indicare cosa si può mangiare e di cosa è meglio fare a meno durante la gravidanza.