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Ormoni femminili, quali sono e a cosa servono

di Simona Bianchi - 27.01.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Gli ormoni femminili permettono lo sviluppo dei caratteri sessuali delle donne e regolano le funzioni degli organi riproduttivi: come funzionano

In questo articolo

Ormoni femminili: a cosa servono

Gli ormoni femminili sono importantissimi per il benessere psicofisico di una donna. Sono sostanze, prodotte dalle ghiandole endocrine, capaci di stimolare diverse funzioni organiche oltre che di regolare o influenzare l'equilibrio di importanti meccanismi vitali come la crescita ma anche i processi metabolici o il tono neurovegetativo. Nello specifico, gli ormoni femminili permettono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, come lo sviluppo del seno e dei fianchi, e consentono anche di regolare le funzioni degli organi riproduttivi.  La presenza e la quantità di tali ormoni sono regolate da meccanismi fisiologici, messi in atto naturalmente dall'organismo. Tuttavia può capitare che uno o più ormoni risultino in eccesso o al contrario carenti, e queste condizioni provocano alterazioni dello stato di salute.

Ormoni femminili: quali sono

I principali ormoni femminili coinvolti nello sviluppo sessuale della donna sono:

  • gli estrogeni, i principali ormoni femminili che vengono prodotti a partire dalla pubertà
  • il progesterone, prodotto principalmente durante il ciclo mestruale per preparare l'utero a una possibile gravidanza
  • le gonadotropine, anche questi funzionano in particolare nel ciclo mestruale
  • l'ossitocina, responsabile del legame biologico mamma-bambino per la protezione della specie 

Cosa sapere sugli estrogeni

Gli estrogeni vengono sintetizzati principalmente nell'ovaio. Si distinguono in tre tipi:

  • Estrone: l'ormone sessuale femminile che sopravvive anche in menopausa
  • Estradiolo: è coinvolto fin dalla pubertà nella definizione dei caratteri sessuali come voce, peluria, seno e fianchi
  • Estriolo: è principalmente  responsabile dei processi della gravidanza 

Gli estrogeni 'lavorano' per definire la sessualità del corpo femminile e vengono prodotti in forte quantità durante l'adolescenza perché responsabili del ciclo mestruale. Nutrono i tessuti nella zona della vulva e della vagina, stimolando il collagene per favorire l'elasticità, anche delle articolazioni. Gli estrogeni proteggono anche i vasi sanguigni e hanno un ruolo importante a livello cognitivo aiutando la capacità di memorizzare.

  Legati alla rigenerazione dei tessuti e alla fertilità, sono responsabili  della luminosità della pelle e dei capelli. Evitano la comparsa di osteoporosi e la loro diminuzione è responsabile dei disturbi della menopausa. Tra le funzioni degli estrogeni ci sono:

  • regolare la distribuzione del grasso corporeo e stimolare la lipolisi nel tessuto adiposo e muscolare
  • mantenere sane le ossa e ridurre il rischio di osteoporosi
  • indurre la chiusura della cartilagine che coniuga le ossa lunghe, terminando la fase di crescita della statura dopo la pubertà
  • stimolare lo sviluppo stromale della mammella e il mantenimento delle caratteristiche femminili secondarie
  • rendere regolare la maturazione sessuale e le mestruazioni
  • permettere la gravidanza e la fecondazione
  • stimolare l'aumento del colesterolo buono e la sintesi di trigliceridi, proteggendo dal rischio di malattie cardiovascolari
  • stimolare la sintesi epatica di molte proteine (SHBG, angiotensinogeno) ed enzimi.

Cosa sapere sugli altri ormoni femminili

Un altro ormone femminile è il progesterone che viene prodotto dal corpo luteo nelle ovaie durante il ciclo mestruale per preparare l'utero a una possibile gravidanza. Se non avviene il concepimento il progesterone diminuisce in fretta. Nella donna incinta invece viene sintetizzato dalla placenta per evitare altre gravidanze. È chiamato anche ormone della calma. Per preparare il corpo della donna al parto, il progesterone rafforza i muscoli della zona pelvica, aumenta il tessuto del seno e vieta alle mammelle di produrre il latte durante la gravidanza. Le gonadotropine si differenziano in FSH, LH e HCG. Le prime inducono la maturazione dei follicoli ovarico, le seconde stimolano l'ovulazione e le terze aiutano l'embrione a crescere. Le gonadotropine stimolano l'attività sessuale della donna e la conseguente produzione di estrogeni. L'ossitocina è chiamata l'ormone dell'attaccamento e la sua produzione aumenta durante l'allattamento

Ormoni femminili alterati: quali sono gli effetti

L'aumento o la diminuzione degli ormoni femminili regolano le funzioni dell'apparato riproduttivo della donna.

 I valori sballati di queste sostanze spesso dipendono da possibili disfunzioni ormonali. In menopausa, per esempio, si riscontra un forte calo naturale degli estrogeni e degli altri ormoni femminili che può portare a vampate e secchezza vaginale, ma anche a insonnia, sbalzi d'umore e a un aumento di grasso in particolare sul girovita, addome, glutei e cosce. Gli ormoni sessuali nelle donne regolano l'appetito, il comportamento alimentare e il metabolismo. Un calo degli estrogeni può essere anche sintomo dell'ovaio policistico o di patologie autoimmuni.

FONTI:

Estrogeni

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