Patologie reumatiche in gravidanza
La gravidanza, già di per sé, è un momento delicato per ogni donna, che può viverla serenamente e senza intoppi oppure, come spesso succede, avere una serie di disturbi, minori o più seri. Ma la situazione si complica ulteriormente se una donna deve fare i conti con patologie reumatiche in gravidanza: come affrontarle e come fare in modo che vada tutto per il meglio?
Patologie reumatiche: si può portare avanti una gravidanza?
Prima di parlare della patologie reumatiche in gravidanza è bene chiarire una prima questione: è possibile avere un figlio naturale se si soffre di una malattia reumatica? La risposta è, in linea generale, sì. A differenza del passato, oggi non è sconsigliato restare incinta se si ha una malattia di questo genere, almeno alla maggior parte delle pazienti. Ovviamente si deve essere seguite in maniera attenta e scrupolosa, ma le controindicazioni sono sempre meno numerose grazie alla ricerca e ai progressi della scienza.
Quali malattie reumatiche possono impattare sulla gravidanza
Come dicevamo, oggi non è più sconsigliata a priori una gravidanza a chi soffre di una malattia reumatica, ma è sempre bene programmare un figlio e non affidarsi al caso. Questo significa prevedere degli esami di screening prima di mettersi alla ricerca, in modo da valutare lo stato della malattia e le eventuali conseguenze sugli organi, ma anche eventuali aggiustamenti della terapia.
In particolare, sarebbe da programmare una gravidanza anziché restare incinta "per caso" per le donne affette da:
- lupus eritematoso sistemico
- artrite reumatoide
- sclerodermia
- psoriasi
- sindrome di Sjorgen
- sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi
Perché è necessario programmare una gravidanza quando si ha una patologia reumatica? Perché queste malattie e la gravidanza si influenzano a vicenda: la gravidanza potrebbe avere conseguenze negative sulla patologia (per esempio perché si interrompono le terapie, o perché si modificano i valori del sangue), e la patologia e la sua cura potrebbero avere conseguenze sulla gestazione.
In alcuni casi, invece, si può addirittura notare un miglioramento della sintomatologia durante la gravidanza: è il caso spesso dell'artrite reumatoide, che nel 50-70% dei casi "dà una tregua" già a partire dal primo trimestre e per tutta la gestazione.
Falsi miti sulle malattie reumatiche in gravidanza
C'è molta cattiva informazione sulle patologie reumatiche in gravidanza, e non bisogna ascoltare i falsi miti, ma farsi chiarire ogni dubbio dal proprio medico. La mamma non trasmette la malattia reumatica e, se la gravidanza è programmata e si viene seguite durante i nove mesi e dopo il parto non c'è pericolo né per la mamma né per il bambino. Come abbiamo accennato, molte volte la gestazione fa addirittura sparire la sintomatologia, e solo in una piccola parte dei casi la peggiora. In ogni caso, tranne rarissime eccezioni non c'è motivo per cui non si debba avere un bambino, o meglio: una donna con una patologia reumatica ha le stesse possibilità di una donna senza patologia reumatica di restare incinta e partorire un bambino sano, se ben seguita.
Le patologie reumatiche in gravidanza, come lupus eritematoso, psoriasi, sclerodermia, artrite reumatoide, per citarne una, non compromettono la salute della mamma o del feto e, nella stragrande maggioranza dei casi, non peggiorano. Per questo chi convive con una di queste malattie autoimmuni può restare incinta, programmando col proprio medico la gravidanza e facendosi seguire da un'équipe multidisciplinare durante la gestazione e dopo il parto.
Crea la tua lista nascita
lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te
Aggiornato il 13.09.2022