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Come si gestisce una gravidanza con placenta bassa?

di Francesca Capriati - 28.08.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Placenta bassa: cosa significa e in quale settimana sale la placenta? Cosa succede se si ha la placenta bassa e cosa fare in caso di placenta previa

In questo articolo

Placenta bassa: quali sono i rischi?

Durante la gravidanza nel tuo corpo avvengono cambiamenti incredibili, uno di questi consiste nella formazione di un vero e proprio organo temporaneo, essenziale per la vita del feto. Parliamo della placenta: attaccata all'ombelico del bambino attraverso il cordone ombelicale, fornisce al feto sangue e ossigeno. Quando il bambino nasce la placenta non serve più e viene espulsa.

Nella maggior parte delle gravidanza la placenta è bassa nelle prime settimane e, man mano che la gravidanza avanza e l'utero cresce, si sposta da sola verso l'alto, attaccandosi alla parte superiore dell'utero, lontano dal collo dell'utero. Ma in circa 1 caso su 10 la placenta si posiziona nella parte inferiore, coprendo parzialmente o completamente il collo dell'utero. In questo caso si parla di placenta bassa o placenta previa

Come si scopre la placenta bassa?

Di solito durante le normali ecografie di controllo si montora anche la posizione della placenta e si monitora per vedere se si sposta da sola man mano che la gravidanza avanza e l'utero cresce. La diagnosi di placenta bassa avviene in genere durante l'ecografia morfologica che si effettua intorno alla 20ª settimana di gravidanza

Cosa succede se si ha la placenta bassa?

Uno dei rischi principali riguarda il sanguinamento vaginale, che può verificarsi perché la placenta può separarsi parzialmente dall'utero. In caso di perdite ematiche o sangunamento abbondante è bene contattare il medico o andare in ospedale, soprattutto se hai già una diagnosi di placenta bassa.

Un altro rischio associato alla placenta bassa è il parto prematuro. Se la placenta copre completamente il collo dell'utero (placenta previa totale), il parto naturale diventa impossibile, e sarà necessario programmare un taglio cesareo.

Inoltre, la placenta bassa può impedire al bambino di ricevere sufficienti nutrienti e ossigeno, con potenziali conseguenze sullo sviluppo fetale.

Qual è la differenza tra placenta bassa e placenta previa?

Si parla di placenta bassa se la placenta non è risalita e resta ancora nella parte inferiore dell'utero a 20 settimane.

Si definisce bassa se è a meno di 2 cm dalla cervice e previa se la placenta copre completamente la cervice (una condizione che colpisce circa 1 su 200 gravidanze).

Come si può gestire la placenta bassa durante la gravidanza?

Ecco alcune delle precauzioni che vengono generalmente indicate dal ginecologo:

  • Riposo: quindi evitare esercizi pesanti, rapporti sessuali e sollevamento di pesi. In alcuni casi, potrebbe essere raccomandato il riposo a letto per ridurre il rischio di sanguinamento.
  • Controlli ecografici regolari per monitorare la posizione della placenta e verificare eventuali cambiamenti.
  • In presenza di sanguinamento, il medico potrebbe prescrivere farmaci per ridurre le contrazioni uterine e minimizzare il rischio di parto prematuro. In alcuni casi, potrebbe essere necessario somministrare corticosteroidi per accelerare la maturazione polmonare del feto in vista di un possibile parto prematuro.
  • Se la placenta rimane bassa fino alla fine della gravidanza, il medico potrebbe optare per un parto cesareo programmato. In caso di placenta previa totale, il parto naturale non è possibile e il cesareo diventa l'unica opzione sicura.

È possibile prevenire la placenta bassa?

La posizione della placenta dipende da vari fattori che non dipendono da noi ma alcune circostanze possono aumentare il rischio, ad esempio:

  • Gravidanze multiple
  • Precedenti interventi chirurgici all'utero, come cesarei o raschiamenti
  • Età materna avanzata
  • Fumo durante la gravidanza

Adottare uno stile di vita sano e seguire le indicazioni mediche può contribuire a ridurre il rischio di complicazioni durante la gravidanza, anche se non esistono garanzie contro la placenta bassa.

Fonti

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