Si può mangiare il prosciutto cotto in gravidanza?
Durante la gestazione ci sono degli alimenti a cui la donna deve fare attenzione, tra cui alcuni salumi. Ma il prosciutto cotto in gravidanza si può mangiare? La risposta è sì, anzi è uno dei più sicuri tra gli affettato, l'unica controindicazione è non eccedere nelle quantità (un po' come per tutti i cibi). Le carni del prosciutto cotto, come dice il nome stesso, sono sottoposte a un processo di cottura che le rende sicure per le donne in dolce attesa. Questo alimento risulta essere anche essere un'ottima alternativa all'interno di una dieta equilibrata, perché povero di calorie e ricco di proteine.
Che tipo di prosciutto cotto si può mangiare in gravidanza
Per non correre rischi, durante i nove mesi di attesa ci sono degli accorgimenti da prendere sulla scelta del prosciutto cotto migliore da consumare in gravidanza. Seguendo alcune buone regole la donna può proteggere sia lei che il feto dai rischi di contaminazione. Tra le attenzioni da prendere:
- Comprare solo prodotti industriali che hanno standard qualitativi e di igiene più elevati e rigidi.
- Acquistare solo il prosciutto cotto in vaschetta per evitare la contaminazione nei banchi della gastronomia.
- Consumare prodotti non scaduti e conservati correttamente.
- Preferire salumi prodotti in Italia da carni italiane.
Per consumare al meglio il prosciutto cotto vale la pena sceglierlo di qualità accompagnato da fibre e carboidrati e introdotto nell'ambito di una dieta varia, ricca e completa.
Perché mangiare il prosciutto cotto in gravidanza
Il prosciutto cotto in gravidanza è un'ottima fonte di proteine altamente digeribile con soltanto 215 calorie per 100gr di prodotto. La cottura inoltre garantisce l'eliminazione di eventuali batteri, che sono la principale causa di percolose infezioni come la salmonellosi, la toxoplasmosi e la listeriosi.
Nell'ambito di una dieta sana ed equilibrata si può accompagnare il prosciutto con un piccolo panino integrale, completando il pasto con un piatto di verdure, e inserendo nella dieta anche una macedonia o della frutta, da gustare tra un pasto e l'altro.
Un'unica controindicazione riguarda chi soffre di pressione alta perché questo affettato ha un alto contenuto di sodio. Per ogni confezione di 100 grammi, il prosciutto cotto apporta 15 g di grassi, 1 g di carboidrati e 20 g di proteine.
Quali sono gli affettati che si possono mangiare in gravidanza e quali evitare
Come già detto a fare la differenza tra le tipologie di salumi ammesse e quelle sconsigliare in gravidanza è la cottura ad alte temperature, ovvero almeno sopra i 60-70 gradi. La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia consiglia di consumare durante la gestazione solo prosciutto cotto, fesa di tacchino e mortadella. La frequenza consigliata per il consumo di questi affettati cotti non dovrebbe essere maggiore di una volta a settimana.
Il Ministero della Salute ha elencato gli alimenti non sicuri in gravidanza, tra cui alcuni tipi di salumi. Per esempio le salsicce fresche vanno consumate solo dopo un'accurata cottura poiché la stagionatura molto breve rende questi alimenti rischiosi quanto la carne cruda . Considerate queste raccomandazioni, i salumi vietati in gravidanza sono:
- Prosciutto crudo.
- Bresaola.
- Salame.
- Pancetta.
- Speck.
- Lardo.
Nello specifico la Food Standards Agency suggerisce alle donne incinte di evitare il consumo di salame e prosciutto crudo perché queste carni sono stagionate, fermentate e non cotte, e quindi possono comportare il rischio di toxoplasmosi.
Fonti
- Ministero della Salute - Donna in gravidanza
- Ministero della Salute - FAQ - Corretta alimentazione in gravidanza
- Iss - Alimentazione e gravidanza: il decalogo
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