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Rdw e gravidanza: cos’è e perché si misura

di Simona Bianchi - 30.05.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
L’rdw è un parametro da tenere sotto controllo in gravidanza perché può segnalare uno stato di anemia. Cosa sapere e quando fare l’esame

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Rdw e gravidanza

L'rdw, dall'inglese "Red blood Cell Distribution Width" che significa Ampiezza della Distribuzione dei Globuli Rossi, è un indice eritrocitario che misura la variabilità delle dimensioni dei globuli rossi nel sangue periferico. In gravidanza, è utile tenere sotto controllo questo valore perché un tasso elevato può essere indice di anemia e contribuire alla diagnosi di talassemie, malattie croniche del fegato, sindromi mielodisplastiche, deficit di ferro, carenza di vitamina B12 o di folati. L'esame che permette di stabilire il valore di RDW è l'emocromo. L'anemia in gravidanza è molto frequente perché la donna subisce numerosi cambiamenti a livello organico e funzionale, tra cui un aumento della volemia, ovvero della quantità di sangue in circolo, con maggiori richieste di ferro e altri micronutrienti, come l'acido folico.

Perché si misura l’rdw

L'rdw è utile per distinguere tra i diversi tipi di anemia, per esempio per differenziare le talassemie dalle anemie sideropeniche: in entrambi i casi il valore di volume corpuscolare medio (MCV) risulta basso, ma si riscontra un'ampiezza della distribuzione eritrocitaria non omogenea. Questo parametro è utile anche nella distinzione fra un'anemia megaloblastica dalle carenze di vitamina B12 o di folati (nelle quali l'RDW risulta elevato) e da altre condizioni che determinano macrocitosi. Un valore dell'ampiezza della distribuzione eritrocitaria (RDW) elevato è indicativo di anisocitosi (presenza di globuli rossi con notevole variabilità nelle dimensioni). Quest'alterazione ematologica è frequentemente associata ad alcune forme di anemia, ma può dipendere anche da numerose altre patologie o situazioni fisiologiche. Tra le cause che possono indurre anisocitosi rientrano:

  • Le sindromi mielodisplastiche
  • I problemi di origine alimentare, come carenze vitaminiche o deficit di ferro
  • Le malattie infiammatorie croniche, come la celiachi, le infezioni e certe neoplasie
  • La gravidanza

Quando viene prescritto l’esame

L'esame dell'rdw permette di identificare l'esatta causa di un particolare quadro clinico, soprattutto quando si sospetta che il paziente abbia qualche patologia che interessa le cellule del sangue, come le anemie o le sindromi mielodisplastiche.

In gravidanza, l'incidenza di anemia nelle donne varia dal 22% nei paesi sviluppati al 56% nei paesi in via di sviluppo. Questo perché durante la gestazione si ha una fisiologica riduzione del valore di emoglobina a causa del volume del plasma che aumenta molto più rapidamente rispetto alla produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo. Questo processo, chiamato emodiluizione, è il primo fattore responsabile dell'anemia che viene riscontrata a volte già nei primi mesi, soprattutto se la donna era già anemica prima della gravidanza. Per questo, è importante fare un esame dell'emocromo e dell'rdw all'inizio della gestazione e, quando possibile, in corso di una visita preconcezionale.

Che problemi comporta l’anemia in gravidanza

I bambini nati da madri anemiche potrebbero mostrare un ritardo nell'apprendimento e nella memoria, che può persistere nella vita adulta. Sempre nell'ambito delle condizioni carenziali, il deficit di acido folico non solo è responsabile di uno stato di anemia, ma è correlato a un'aumentata incidenza di anomalie del tubo neurale. Anche la carenza di vitamina B12 incide su crescita e sviluppo del feto, associandosi a un aumento del rischio di sviluppo maggiore di adiposità, aumentata resistenza all'insulina e alterato sviluppo neuronale. La gravidanza risulta a rischio aumentato di preeclampsia, abruptio placenta ed emorragia post partum.

Cosa mangiare per evitare l’anemia in gravidanza

In gravidanza, l'alimentazione è importante per evitare forme di anemia dovute a carenza di vitamine o di acido folico. Per contrastare la patologia i cibi da prediligere sono:

  • Carne rossa, contiene più o meno la stessa quantità di ferro della carne bianca, ma l'assorbimento carne, è in genere più elevato, in quando questa viene assunta insieme a frutta ricca di vitamina C o condita con limone
  • Legumi, sono ricchi di ferro e ottimi se in combinazioni con la pasta o con la carne
  • Le verdure, anche se si consiglia di mangiarle con l'aggiunta di qualche goccia di limone oppure unitamente ad alimenti ricchi di vitamina C perché, malgrado siano ricche di ferro, presentano un componente difficilmente assorbibile
  • Erbe aromatiche, sono ricche di ferro e permettono di renderlo maggiormente biodisponibile

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