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Ritenzione idrica in gravidanza: cause e rimedi

di Francesca Capriati - 28.07.2021 - Scrivici

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Ritenzione idrica in gravidanza: cause, rimedi, tisane e creme per la ritenzione dei liquidi e il gonfiore in gravidanza. Cosa fare?

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Ritenzione idrica in gravidanza

E' abbastanza frequente, durante la gravidanza, accorgersi di un aumento della ritenzione idrica, in zone critiche come glutei, gambe e anche braccia. Ma quali sono le cause e quali i possibili rimedi efficaci per contrastare la ritenzione idrica in gravidanza.

Perché viene?

Durante la gravidanza, la quantità di liquido nel corpo aumenta fino a 8 litri. Aumenta anche il volume del plasma e di conseguenza quello complessivo del sangue. Tutto questo liquido serve, da un lato, a far funzionare al meglio cellule e tessuti, dall'altro a migliorare l'apporto di ossigeno, eliminare i rifiuti e mantenere l'equilibrio degli elettroliti all'esterno delle cellule.

La maggiore quantità di sangue è funzionale allo sviluppo e all'accrescimento del feto ed è, quindi, normale accorgersi di un certo gonfiore e ritenzione idrica durante la gravidanza.

Perché in gravidanza si trattengono i liquidi?

In linea di massima le principali cause di una vasodilatazione che favorisce il ristagno dei liquidi, e quindi la ritenzione idrica in gravidanza sono:

  • l'aumento di peso;
  • cambiamenti ormonali;
  • aumento di progesterone all'interno dell'organismo.

Attenzione anche all'apporto di sodio, cioè il sale, che può favorire il gonfiore e il ristagno dei liquidi.

Rimedi per la ritenzione idrica in gravidanza

Ecco alcuni accorgimenti che possono aiutarti a ridurre la ritenzione idrica:

  • tieni i piedi sollevati più possibile: ad esempio quando si sta sedute sul divano o a letto: questo aiuta i liquidi a il sangue a risalire verso il cuore;
  • indossare le calze a compressione per migliorare la circolazione;
  • fare delle pause frequenti per sollevare i piedi quando si sta in piedi per lunghi periodi;
  • evita i tacchi e indossa scarpe comode e traspiranti;
  • mangia cibi con elevata quantità di potassio, come banane e avocado, per eliminare il sodio e aumentare la produzione di urina;
  • bere almeno due litri di acqua al giorno;
  • limita i cibi ad alto contenuto di sale.

Ritenzione idrica in gravidanza e tisane

Alfredo Vannacci, ricercatore in farmacologia all'Università di Firenze ed esperto di fitoterapia e fitovigilanza, spiega:

Se parliamo di una gravidanza fisiologica e di un consumo moderato (una o due tazze al giorno) si possono consumare le tisane in gravidanza. Per la ritenzione idrica sono ottime le tisane drenanti come quelle a base di finocchio o con agrumi e zenzero.

Creme per ritenzione idrica in gravidanza

Le creme e i gel possono essere utili se svolgono un'azione defatigante e drenante, ma ancor più utile è il massaggio linfodrenante che viene praticato per applicare il prodotto.

Il massaggio, che parte dalla caviglia e sale fino alla coscia, riesce a drenare i liquidi in eccesso e combatterne il ristagno, favorendo il microcircolo e la risalita del sangue verso il cuore.

La ritenzione idrica in gravidanza fa aumentare di peso?

L'aumento di peso è un processo normale in tutto il periodo della gravidanza, ed è dovuto alla crescita del feto e delle strutture che lo contengono, ma anche alla ritenzione idrica e all'accumulo di tessuto adiposo materno.

Ritenzione idrica in gravidanza: quanti kg?

L'aumento di peso durante la gravidanza è molto diverso da una donna all'altra: in media l'aumento di peso va dai 9 ai 13 kg.

Consideriamo che il liquido amniotico contribuisce per circa mezzo litro, mentre liquidi, come plasma esangue, contribuisce per circa due chili.

La ritenzione idrica dopo il parto va via?

Nella maggior parte dei casi i liquidi accumulati durante la gravidanza vanno via dopo qualche mese dal parto, ma non bisogna avere fretta di tornare in forma troppo presto: l'importante è assecondare le richieste del proprio corpo, bere almeno due litri di acqua al giorno (utile anche per la produzione di latte), seguire un'alimentazione equilibrata e sana e fare un po' di movimento fisico.

Ritenzione idrica in gravidanza nelle prime settimane

In genere la ritenzione idrica comincia a diventare evidente soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza, quando si può soffrire anche di gonfiore alle gambe, alle caviglie e alle mani (si chiama edema fisiologico e interessa circa il 40% delle donne nel terzo trimestre)

Quando preoccuparsi

Bisogna immediatamente contattare il medico se si notano sintomi che potrebbero indicare una preeclampsia:

  • la pressione arteriosa superiore a 140 di massima e a 90 di minima;
  • la presenza di proteine nelle urine a livelli oltre i 290 mg/l;
  • gonfiore.

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