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Tisane in gravidanza: quali sono sicure e quali evitare

di Ines Delio - 20.11.2023 - Scrivici

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Si possono assumere tisane in gravidanza? Dipende dalla tipologia e dagli ingredienti. Quali sono considerate generalmente sicure e quali evitare

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Tisane in gravidanza

Le tisane in gravidanza possono spesso fornire una fonte aggiuntiva di sostanze nutritive come calcio, magnesio e ferro. Tuttavia, a causa della mancanza di studi sulla maggior parte delle erbe, la Food and Drug Administration (FDA) invita alla cautela nell'assunzione di determinati infusi. Per capire quali sono le erbe sicure per il consumo quando si è in dolce attesa, esaminiamo innanzitutto le diverse tipologie e le modalità di preparazione.

Tisane in gravidanza: sì o no?

Le tisane sono a base di frutta, fiori, spezie o erbe essiccate e quindi non contengono caffeina. Tuttavia, possono contenere altri composti considerati non sicuri durante la gravidanza, che potrebbero provocare effetti collaterali rischiosi. I dubbi relativi alla sicurezza del consumo di tisane in gravidanza sorgono per la mancanza di dati disponibili sulla maggior parte delle erbe e sui loro effetti sul feto in via di sviluppo.

Ci sono opinioni contrastanti sulla sicurezza delle tisane, sia per le donne in gravidanza che per quelle non incinte. La maggior parte delle marche commerciali che troviamo al supermercato o in erboristeria è ritenuta sicura, se le tisane vengono assunte in quantità ragionevoli. Questo perché molte aziende produttrici dichiarano di non utilizzare erbe considerate pericolose e di scegliere quelle che rientrano nelle linee guida pubblicate dalla FDA.

Quali sono le tisane non sicure in gravidanza

Le tisane considerate non sicure sono, generalmente, quelle non prodotte a livello commerciale, quelle che contengono quantità eccessive di erbe (maggiori di quelle presenti nei comuni alimenti o bevande) e quelle realizzate con erbe notoriamente tossiche. Da evitare, quindi, le tisane sfuse, fatte in casa con erbe o semi di cui non si conosce la provenienza, anche perché c'è il rischio di consumarne in quantità eccessiva.

Alcune tisane possono essere collegate a un rischio maggiore di:

  • mal di stomaco
  • sanguinamento mestruale
  • aborto spontaneo
  • difetti alla nascita
  • parto pretermine

Per le donne in dolce attesa può essere utile evitare tutte le tisane non ancora considerate sicure per la gravidanza. A tal proposito, è bene sapere che, in rari casi, l'eucalipto può causare nausea, vomito o diarrea. Inoltre, uno studio suggerisce che bere regolarmente camomilla durante la gravidanza può provocare una scarsa circolazione del sangue nel cuore del bambino. Alcune tisane possono, inoltre, contenere composti che interagiscono con i farmaci.

Bisogna comunque tenere presente che, a causa della quantità limitata di ricerche sulla sicurezza delle tisane, la mancanza di prove di effetti collaterali negativi non deve spingere a credere che siano sicure da bere durante la gravidanza. Fino a quando non si saprà di più, è importante assumere le tisane in gravidanza con la dovuta cautela, informando il proprio medico del tipo di tisana che si sta consumando o che si intende consumare in qualsiasi momento della gravidanza.

Quali sono le tisane considerate sicure in gravidanza

Secondo alcuni studi, le tisane contenenti i seguenti ingredienti potrebbero essere sicure da consumare durante la gravidanza:

  • Tisana alle foglie di lampone. Questa tisana è considerata generalmente sicura e si ritiene che accorci il travaglio e aiuti a preparare l'utero al parto. Le ricerche dimostrano che può accorciare la durata del secondo stadio del travaglio, ma solo di circa 10 minuti.
  • Menta piperita. Viene comunemente usata per alleviare i disturbi legati ai gas intestinali, nausea, mal di stomaco o bruciore di stomaco. Va detto, però, che non sono stati trovati studi a sostegno di questi benefici.
  • Zenzero. Lo zenzero è uno dei rimedi erboristici più studiati durante la gravidanza ed è considerato generalmente sicuro. Le ricerche suggeriscono che riduce la nausea e il vomito ma, se consumato essiccato, non si dovrebbe superare 1 grammo al giorno.
  • Melissa. Viene comunemente usata per alleviare ansia, irritabilità e insonnia. Tuttavia, non è stato trovato nessuno studio a sostegno di questi utilizzi e la sua sicurezza non è stata studiata in gravidanza.

In ogni caso, è utile sapere che, sebbene siano generalmente considerate sicure, le foglie di lampone possono favorire le contrazioni uterine, mentre la menta piperita può stimolare il flusso mestruale. Pertanto, c'è qualche controversia sulla sicurezza della loro assunzione durante il primo trimestre di gravidanza. Sarebbe quindi preferibile evitare di bere tisane a base di questi due ingredienti nelle prime 12 settimane di gravidanza. Anche le tisane drenanti sono generalmente sconsigliate nel primo trimestre di gravidanza e in ogni caso è importante confrontarsi con il proprio medico prima di consumarle.

Tisane in gravidanza: cosa dice il Ministero della Salute

Riguardo all'uso di prodotti naturali come tisane ed integratori alimentari da parte dei gruppi più vulnerabili della popolazione, come bambini e donne in gravidanza o durante l'allattamento, il Ministero della Salute ricorda che non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Nel momento in cui si scelgono dei prodotti "naturali" non si deve fare affidamento sul fatto che la derivazione naturale sia di per sé una garanzia di sicurezza e bisogna leggere attentamente quanto indicato in etichetta, dove possono essere riportate anche specifiche avvertenze in presenza di particolari estratti vegetali.

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