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Tosse e raffreddore in gravidanza: cosa fare e cosa prendere

di Irma Levanti - 29.09.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Tosse e raffreddore in gravidanza: cosa prendere per raffreddore e tosse forte in gravidanza, nel primo, secondo e terzo trimestre. Farmaci e rischi

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Tosse e raffreddore in gravidanza

Tosse, raffreddore, un po' di mal di gola: con i primi freddi arrivano anche i primi malanni di stagione.

Sei in dolce attesa e temi che gli starnuti o i colpi di tosse possano dar fastidio al feto? «È un timore molto comune, ma non preoccuparti: non succede nulla» dichiara Valentina Pontello, ginecologa e fitoterapeuta. In pratica, per il bebè sarà come oscillare dolcemente, sempre protetto dal liquido amniotico.

Anche se hai un po' di febbre non temere per il bimbo. Consulta il medico solo se la febbre persiste per diversi giorni o è molto alta (oltre i 39° C). Ma cosa si può prendere per curare tosse e raffreddore in gravidanza?

Aspirina, paracetamolo, antinfiammatori: ovvero tutti quei farmaci che normalmente si prendono in caso di raffreddamento sono ammessi in gravidanza? Bisogna fare dei distinguo.

"L'aspirina si può assumere, ma per estrema cautela è meglio evitarla nel primo trimestre, perché secondo alcuni studi, ancora da confermare definitivamente, aumenterebbe il rischio di aborto spontaneo" spiega Antonio Clavenna, responsabile dell'unità di farmacoepidemiologia del Laboratorio per la Salute Materno Infantile - Istituto Mario Negri di Milano.

"In ogni caso, l'assunzione dell'aspirina, così come quella di tutti gli altri Fans, cioè farmaci antinfiammatori anti-steroidei come l'ibuprofene o il diclofenac, deve essere assolutamente evitata dopo la 30ma settimana di gestazione, poiché potrebbe causare la chiusura del dotto di Botallo, un vaso fondamentale per la circolazione sanguigna fetale".

"Il farmaco di prima scelta per i malanni di stagione durante i nove mesi è senza dubbio il paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan, ecc.) che è anche il principio attivo più efficace per abbassare la temperatura", spiega Clavenna. "Va assunto attenendosi al dosaggio consigliato nel foglietto illustrativo. E se dopo 3-4 giorni non c'è un miglioramento dei sintomi, consultare il medico prima di proseguire con la terapia".

Sbagliato invece assumere antibiotici solo perché si ha febbre: ce ne sono alcuni che possono essere utilizzati anche in gravidanza (sempre dietro prescrizione medica!), come l'amoxicillina, l'amoxicillina più l'acido clavulanico, le cefalosporine o i macrolidi, ma sono utili solo in caso di infezione batterica; se la febbre è provocata da virus (come capita nella maggioranza dei casi) gli antibiotici non hanno alcun effetto.

Rimedi naturali: attenzione alla propoli

Attenzione anche a un rimedio naturale come la propoli: "Meglio evitarne l'impiego, dal momento che non ci sono dati sull'uso in gravidanza" sottolinea Clavenna, ricordando che spesso viene formulata in soluzione alcolica, che potrebbe dunque passare al feto. (Una precisazione: il fatto che non ci siano dati definitivi sulla sua efficacia e sicurezza in gravidanza non significa che faccia per forza male, ma che non ci sono basi scientifiche per consigliarla. Se è capitato di usarla si può comunque stare tranquilli).

I rimedi della nonna per tosse e raffreddore

Per liberare il naso chiuso in caso di raffreddore, oppure in caso di tosse, si possono tentare varie strategie "casalinghe", i classici rimedi della nonna:

  1. bere molti liquidi;
  2. lavaggi nasali con soluzione fisiologica, o con una soluzione preparata in casa sciogliendo un cucchiaino di sale in mezzo litro d'acqua tiepida. "In alternativa, si possono anche fare aerosol con semplice soluzione fisiologica, cioè senza l'aggiunta di medicinali" suggerisce Clavenna;
  3. fumenti (suffumigi) con acqua calda più sale grosso o bicarbonato. "Oppure - consiglia Pontello - con oli di menta piperita, eucalipto, timo, pino o camomilla, che hanno anche una lieve azione antibatterica". Tra l'altro, i bagni di vapore aiutano anche a sudare;
  4. bere il classico bicchiere di latte caldo con il miele;
  5. gargarismi con tè alla salvia: prendi otto foglie fresche di salvia e mettile in 200 ml di acqua bollente. Lascia bollire per 15 minuti e utilizza a temperatura ambiente per i gargarismi.

Bronchite in gravidanza

Se la tosse diventa cavernosa e insistente è bene farsi visitare per capire se non si tratti di una bronchite: un'infiammazione dell'albero tracheobronchiale che si manifesta con sintomi come tosse con produzione o meno di espettorato, talvolta febbre, affanno.

La bronchite si cura con gli antibiotici che vanno prescritti dal ginecologo.

Aerosol in gravidanza

In caso di tosse può essere utile fare un ciclo di aerosolterapia, ma attenzione ai farmaci che usiamo: alcuni mucolitici sono da evitare nel primo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento, e i cortisonici vanno utilizzati nella loro dose efficace più bassa.

Revisionato da Francesca Capriati

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