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Quali sono le conseguenze per una donna incinta che subisce un trauma?

di Elena Berti - 11.10.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cosa succede se si subisce un trauma durante la gravidanza: trauma fisico o psicologico, incidente o violenza domestica, conseguenze su mamma e feto

In questo articolo

Trauma durante la gravidanza

La gravidanza è un momento particolare: si tratta sì di una condizione fisiologica, comune a tutti i mammiferi, ma è anche un momento di estrema fragilità in cui si hanno molti timori. Vediamo, per esempio, cosa succede se una donna subisce un trauma durante la gravidanza

Che cosa si intende per trauma?

Prima di parlare di trauma durante la gravidanza dovremmo capire meglio  che cosa si intende per trauma: trauma è infatti sia quello fisico, dovuto per esempio a un incidente, che quello psicologico. Entrambi possono o meno avere conseguenze anche molto gravi sulla futura mamma e sulla gravidanza, oppure non averne affatto: dipende sia dall'entità del trauma che dalla capacità di reazione. Siccome questi sono aspetti non prevedibili, cerchiamo di capire cosa può succedere in caso di trauma in gravidanza e come evitarli. 

Traumi fisici in gravidanza

Ovviamente, il rischio più grande riguarda i traumi fisici dovuti, essenzialmente, a incidenti. Non esistono ovviamente soltanto questi: gli incidenti domestici o stradali rappresentano una parte dei traumi fisici che una donna incinta può subire, ma purtroppo esiste anche la violenza domestica. Solo una piccola parte delle donne gravide subisce traumi fisici, ma il rischio di avere conseguenze gravi è molto alto: tra questi il principale è il distacco della placenta, che avviene anche in caso di traumi ritenuti minori. 

In generale, i traumi fisici sono la causa non ostetrica principale di morte materna in gravidanza, e più in particolare gli incidenti stradali. Anche il parto pretermine è particolarmente elevato in causa di traumi durante la gravidanza, dipende però, ovviamente, dal momento in cui si trova la gestazione, altrimenti potrebbe trattarsi anche di aborto o morte in utero.

Traumi psicologici in gravidanza

Se i traumi fisici hanno conseguenze facilmente immaginabili sullo stato di salute di madre e bambino, quelli psicologici sembrano destare meno preoccupazione, ma non dovrebbero.

Negli ultimi anni si è studiato come lo stress materno possa influire sul feto, ed è indubbio che i traumi rappresentino uno stress per chi li vive. Per esempio, soltanto nel 2017 il professor Massimo Ammanniti, psichiatra e psicanalista, ha esposto proprio uno studio sulle conseguenze negative dello stress in gravidanza, che si rifletterebbero sia sul parto che sul feto. In maniera più ampia, i traumi di tutta la vita possono avere influenza sulla maternità e sui primi mesi di accudimento, come dimostrano le ricerche, ma i traumi vissuti durante i nove mesi potrebbero sia avere influenza sulla produzione di ormoni (alterazioni più pericolose durante i primi mesi) che poi dopo il parto, non permettendo una normale accettazione della maternità.

Come sopravvivere al trauma in gravidanza

Come dicevamo, non tutto è prevedibile. I traumi fisici sono spesso improvvisi e non controllabili, e devono essere gestiti con urgenza. Anche quelli che possono apparire minori devono essere valutati da un medico: se per caso avete una caduta, quindi, recatevi al pronto soccorso e fatevi visitare. 

Quelli psicologici richiedono lo stesso intervento: che siano pregressi o vengano subiti durante i nove mesi - la perdita di un genitore, il compagno che se ne va - è importante rivolgersi a uno specialista per poterli affrontare prima che arrivi il bambino, o almeno per essere accompagnate.

Il trauma durante la gravidanza può essere di diversa entità: a volte è subdolo e, a differenza di un intervento stradale, può sembrare senza conseguenze. Ma che sia fisico o psichico, è bene rivolgersi sempre a un medico o a uno specialista.

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