Vaccino Covid gravidanza: interferenze con altri vaccini
Le vaccinazioni contro il Covid-19 puntano a coprire gran parte della popolazione. Ad oggi, in Italia, solo la fascia 0-11 anni è esclusa dal piano vaccinale, mentre si discute di inserire l'obbligo per il resto delle fasce di età. Anche le donne incinte si vaccinano, come consigliato da molti medici ed esperti. Vaccino Covid gravidanza, interferenze con altri vaccini, effetti indesiderati, effetti sul bimbo… Cerchiamo di fare chiarezza per tranquillizzare le future mamme.
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Vaccinarsi contro il Covid in gravidanza
Il Ministero della Salute, tramite l'AIFA, assicura che non ci sono controindicazioni alla somministrazione dei vaccini contro il Covid per le donne in attesa. Molti medici consigliano alle proprie pazienti di vaccinarsi, in particolare quando ci sono già fattori di rischio come l'obesità, un'età superiore ai 35 anni o ancora malattie pregresse. Alcune regioni, come la Sicilia, hanno organizzato degli open day specialmente per le donne incinte, mentre altre, come la Lombardia, hanno raccomandato espressamente la vaccinazione in gravidanza.
In un appello firmato dalle principali categorie (SIP, SIN, SIGO, ecc) pediatri, neonatologi e ginecologhi chiedono al Ministero di spingere la vaccinazione in gravidanza.
I vaccini somministrati alle donne incinte sono quelli a mRNA, cioè Pfizer e Moderna. Si tratta di vaccini che non contengono virus vivi, sicuri in gravidanza.
Gli altri vaccini da fare in gravidanza
Ormai le linee guida del Ministero ritengono necessari alcuni vaccini in gravidanza. Oltre a quello per l'influenza - gratuito per le donne in attesa - si raccomanda di eseguire ad ogni nuova gravidanza, anche se si è in pari col calendario vaccinale e si è state sottoposte al vaccino durante altre gravidanze, al DTPa, cioè il vaccino contro Difterite, Tetano e Pertosse acellulare. Questo tipo di vaccino non contiene virus vivi, proprio come quello contro il Covid, ed è sicuro - oltreché necessario - in gravidanza.
Gravidanza e vaccino pertosse
La pertosse è un'infezione batterica molto grave che, in caso colpisca i neonati, può avere conseguenze serie, addirittura portare alla morte in 1-2 casi su 1000. Per preservare il neonato da questa eventualità, in particolare prima che possa a sua volta vaccinarsi (a tre mesi), è importante che la donna incinta si vaccini nell'ultimo trimestre di gravidanza, passando così gli anticorpi anche al feto.
Vaccino Covid e altri vaccini: interferenze?
Trattandosi di vaccinazioni senza virus vivi, sia quella contro il Covid che il DTPa o l'anti-influenzale sono sicuri e non presentano rischi per la donna incinta. In ogni caso, in una nota della Regione Lombardia si legge la raccomandazione a effettuare le due vaccinazioni a una distanza minima di 14 giorni, anche per poter osservare la reazione all'uno o all'altro.
Se avete già effettuato uno di questi vaccini, quindi, parlate col vostro medico o col centro vaccinale prima di sottoporvi a un'altra vaccinazione: è molto importante valutare caso per caso in base allo stato fisico della donna in attesa.
Vaccini da fare prima della gravidanza
Se state pianificando una gravidanza, informatevi prima sul tipo di vaccini che dovete fare, o di cui è necessario il richiamo. Sono raccomandati infatti quelli contro morbillo, parotite, rosolia, varicella e papilloma virus. Sia MPR che varicella sono controindicati in gravidanza, per questo è importante averli effettuati almeno un mese prima di iniziare a cercare un figlio. I rischi non sono soltanto per il feto, ma anche per la madre. Nel caso quindi stiate pianificando una gravidanza e non abbiate ancora regolarizzato le vaccinazioni, parlate col vostro medico per capire cosa fare in caso siate già vaccinate contro il Covid o desideriate farlo. Anche in questo caso, infatti, si consiglia di attendere le due settimane.
Vaccino Covid e immunoprofilassi anti-D
Le donne con gruppo sanguigno Rh negativo devono sottoporsi, in gravidanza, alla cosiddetta immunoprofilassi anti-D. Chi ha Rh negativo può infatti sviluppare una risposta immunitaria contro i globuli rossi del feto, nel caso in cui il bambino sia Rh positivo (dovrebbe esserlo quindi il padre). Si tratta di un'iniezione intramuscolare effettuata alla 28esima settimana, che impedisce la formazione degli anticorpi materni. Non ci sono controindicazioni alla somministrazione ravvicinata di vaccini con virus non vivi e immunoprofilassi anti-D, ma se avete ricevuto il vaccino per il Covid segnalatelo comunque a chi vi segue.
Gli studi non hanno evidenziato interazioni o interferenze nella somministrazione ravvicinata del vaccino contro il Covid e di altri vaccini, ma in Italia si consiglia comunque di attendere quattordici giorni tra due dosi di vaccini diversi.
FONTI
Donne in età fertile e in gravidanza
Indicazioni ad interim su "Vaccinazione contro il COVID - 19 in gravidanza e allattamento" - ISS
Covid, le Società Scientifiche al ministro Speranza: "Promuovere la vaccinazione in gravidanza"