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Come deve essere il valore delle piastrine in gravidanza?

di Viola Stellati - 23.08.2024 - Scrivici

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Durante la gravidanza una riduzione del valore delle piastrine circolanti, anche lieve, è normale: tutto ciò che occorre sapere

In questo articolo

Perché misurare il valore delle piastrine?

Le piastrine sono dei frammenti di citoplasma a forma di disco che hanno un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue. In prossimità del ciclo mestruale o in gravidanza è più che normale che il valore delle piastrine sia più basso del solito, ma è anche fondamentale misurarlo poiché esse vengono distribuite dal nostro organismo per impedire sanguinamenti eccessivi ed emorragie. Quando la quantità di piastrine nel sangue è inferiore alla norma, infatti, è più facile correre questo rischio.

Quanto deve essere il valore delle piastrine in gravidanza?

Su un articolo pubblicato su Humanitas Salute si può leggere che il valore delle piastrine in gravidanza si abbassa fisiologicamente ma che generalmente è compreso tra 150.000 e 450.000/microLitro. Se le analisi ci mostrano valori inferiori, siamo di fronte alla cosiddetta trombocitopenia (o piastrinopenia) in gravidanza, una condizione che per fortuna non mette a rischio la salute della donna o del feto.

Essa emerge soprattutto dopo il secondo trimestre, per poi risolversi spontaneamente a seguito del parto, al massimo entro 7 settimane. È invece molto rara nel primo trimestre.

Trombocitopenia in gravidanza

Il Manuale MSD versione per professionisti spiega che la trombocitopenia immune riduce il numero di piastrine (chiamate anche trombociti) presenti nel torrente ematico. Un numero eccessivamente basso di esse può determinare un sanguinamento eccessivo nelle donne in stato di gravidanza e nei loro figli. Se non trattata durante la dolce attesa, la trombocitopenia immune tende ad aggravarsi.

Nonostante questo, il feto può di norma essere partorito per via vaginale. Le donne in dolce attesa possono ricevere trasfusioni di piastrine solo se la conta di esse è talmente bassa da indurre il rischio di una grave emorragia o quando è necessario un parto cesareo.

Nell'eventualità in cui il valore delle piastrine rimanga pericolosamente basso nonostante il trattamento, si ricorre all'asportazione della milza (in genere tale intervento viene effettuato il secondo trimestre).

Le cause

Le cause possono essere diverse: se la riduzione notevole del volume delle piastrine insorge nel primo trimestre è più probabile sia dovuta ad una forma autoimmune; se la piastrinopenia severa si manifesta nel terzo trimestre di gravidanza, la causa più frequente è la preeclampsia, che nelle forme più gravi prende il nome di sindrome HELLP (condizione che si presenta con ipertensione e proteinuria). 

Come si misura il livello di piastrine in gravidanza?

Humanitas San Pio X riporta che il monitoraggio del volume delle piastrine andrebbe fatto prima, durante e dopo la gravidanza tramite un emocromo da prelievo di sangue venoso. Questa procedura è essenziale soprattutto per le donne che hanno avuto anche una lieve trombocitopenia durante una precedente gravidanza, perché questo aumenta di 14 volte il rischio di piastrinopenia in una successiva gravidanza.

Grazie al monitoraggio prima e durante la gravidanza è possibile valutare eventuali rischi, predisporre terapie se necessario, e tenere sotto controllo la futura mamma per evitare complicanze.

Nei casi di piastrinopenia severa (ovvero con un volume di piastrine inferiore a 80.000/microL), è possibile un aumento del rischio di emorragie, soprattutto al momento del parto.

Fonti

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