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I valori delle beta non crescono: cosa c’è da sapere

di Simona Bianchi - 28.12.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Se i valori delle beta non crescono ci possono essere delle problematiche nella gravidanza. Cosa sono le beta, quando sono basse e quali sono i rischi

In questo articolo

I valori delle beta non crescono

Il test per la rilevazione dei valori di Beta hCG viene eseguito per identificare le gravidanze in normale evoluzione, ma anche quelle patologiche e le minacce di aborti spontanei. Un livello di hCG basso o che non cresce potrebbe indicare: un errore nel calcolo del concepimento, un possibile ovulo in aborto spontaneo o una gravidanza etrauterina o ectopica. Tipicamente, le concentrazioni di Beta hCG nel sangue e nelle urine aumentano esponenzialmente nel primo trimestre di gravidanza, raddoppiando circa ogni 24/48 ore durante le prime otto settimane. Il picco è solitamente intorno alla decima settimana di gestazione, poi i livelli diminuiscono fino alla sedicesima settimana circa e da qui rimangono abbastanza costanti fino al termine della gravidanza.

Cosa sono le beta

Le beta hcg sono una frazione della gonadotropina corionica umana, l'ormone prodotto dalla placenta per garantire un ambiente idoneo allo sviluppo dell'embrione in gravidanza. Il test per rilevarla nelle urine o nel sangue serve a confermare o escludere l'avvenuto concepimento. La quantità di questa proteina, in una donna incinta, raddoppia ogni due giorni circa fino a stabilizzarsi verso la fine del primo trimestre di gravidanza. Il test della beta hcg è particolarmente utile in quanto questa molecola è rilevabile molto precocemente nell'organismo, già a partire dall'impianto nell'utero dell'ovulo che è stato fecondato da uno spermatozoo. Solitamente i valori di beta hcg sono rilevabili tra i dieci giorni e le due settimane di distanza dal concepimento.

Quanto dovrebbero aumentare nel primo trimestre

I valori delle Beta hCG seguono in media un andamento di questo tipo:

  • raddoppiano ogni 2 giorni per valori fino a 1200 UI (milli-unità internazionali per millilitro)
  • raddoppiano ogni 3 giorni per valori da 1200 UI a 6000 UI
  • raddoppiano ogni 4 giorni per valori superiori a 6000 UI

Il picco massimo viene raggiunto nelle prime 8-11 settimane, per poi decrescere lentamente. Se tra un prelievo e l'altro la crescita dei valori è particolarmente elevata potrebbe trattarsi di una gravidanza gemellare

Quali sono i rischi con valori bassi

Un aumento più lento del normale dei livelli di hcg può far ipotizzare l'eventualità di gravidanze problematiche, per esempio casi di gravidanza ectopica.

Nota anche come gravidanza extrauterina, si verifica quando l'ovulo non viene fecondato nell'utero ma in zone diverse. Nella maggior parte dei casi, le gravidanze ectopiche si verificano nelle tube di Falloppio e necessitano di un trattamento specifico per evitare complicanze serie. Tra gli altri segnali di gravidanza ectopica ci sono:

  • Sanguinamento anomalo della vagina, nonostante una donna in gravidanza non abbia ciclo mestruale
  • Dolore alla schiena
  • Crampi e dolore nella zona del basso ventre o su un lato del bacino 

Anche in caso di aborto spontaneo si assiste a una mancata crescita del valore, che si dimezzerà entro 24-48 ore fino ad azzerarsi completamente. In caso di aborto ritenuto, ovvero quando l'embrione non viene espulso nonostante l'assenza di battito, le beta-hCG restano presenti senza però avere una crescita normale. Infatti la sola presenza di parte di tessuto gravidico porta alla continua produzione dell'ormone, tuttavia non sufficiente per poter affermare che la gravidanza proceda correttamente. Esiste poi un altro caso in cui non è facile determinare se i valori sono effettivamente bassi, ed è quello delle fecondazioni medicalmente assistite perché, nonostante si sappia quando è avvenuto il concepimento, non si ha la certezza di quando il corpo abbia accettato la gravidanza e abbia iniziato a produrre beta-hCG

Beta hCG: come interpretare i risultati

Il test hcg può essere di due tipologie, una qualitativa che dà un risultato positivo o negativo e una quantitativa, che misura i livelli ematici di questa molecola. L'esame qualitativo può essere effettuato in laboratorio o a casa con test di gravidanza per uso domestico. Per quanto riguarda il test quantitativo, l'esame beta hcg misura appunto la quantità ematica di hcg e viene prescritto per confermare una gravidanza, identificare una eventuale gravidanza extrauterina, per il monitoraggio di una gravidanza a rischio o in seguito a un aborto spontaneo.

Il test quantitativo viene considerato negativo in presenza di valori ematici di beta inferiori alle 5 milliunità internazionali per millilitro (mUI/ml). Se si hanno livelli di b hcg superiori a 25 mUI/ml, la gravidanza risulta invece certa. Importante è non effettuare un test troppo presto perché potrebbe dare luogo a risultati falsamente negativi, in quanto la concentrazione di hcg non ha ancora raggiunto livelli rilevabili. Quando i livelli di beta hcg crollano è altamente probabile si sia verificato un aborto spontaneo.

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