Sesso in gravidanza: trimestre dopo trimestre
Aspettare un bambino è un momento di grande cambiamento per una donna e anche per la coppia. «La trasformazione non è solo fisica, ma anche psicologica: bisogna fare i conti con un evento che cambierà radicalmente la nostra vita e che può avere effetti anche molto profondi sull'intimità tra i futuri genitori» sottolinea Adele Fabrizi, psicoterapeuta dell'Istituto di Sessuologia Clinica di Roma. Un cambiamento che ha diverse ripercussioni dal punto di vista delle relazioni e che può complicare la relazione con il partner. Come affrontare quindi il sesso in gravidanza? L'intimità invece?
La coppia, infatti, si trasforma e da due diventa a tre: «Da coniugale diviene genitoriale e questo può essere un passaggio molto critico da affrontare sia prima che dopo il parto».
Gli effetti dipendono da diversi fattori: ad esempio, quanto la vita sessuale della coppia era soddisfacente prima della gravidanza; la difficoltà della donna a sentirsi attraente, soprattutto nel terzo trimestre della gravidanza; e poi dalle condizioni oggettive della gravidanza, se la donna sta male o se ci sono rischi e problemi.
Questi sono tutti elementi che possono incidere profondamente sull'intesa sessuale. «La cosa più importante è che i futuri genitori si preparino a questo momento parlandone tra loro e con il ginecologo, che ha il compito di tranquillizzare i partner e spiegare che il sesso in gravidanza fa bene a loro, ma anche allo sviluppo del bambino – prosegue la psicoterapeuta –. Se ci sono una buona intimità e una buona complicità e se la gravidanza è vissuta come una progettualità comune, è più facile che si mantenga una buona sessualità».
I problemi più comuni
I principali timori?
- Causare un aborto spontaneo,
- Avviare un parto pretermine,
- Essere meno attraente,
- Fare male al piccolo,
- Dispareunia.
Quando si parla di sesso in gravidanza, sono molte le paure che entrano in gioco nella coppia.
Timori che modificano il rapporto e che si trasformano nel corso del tempo: «All'inizio si è soprattutto preoccupati di causare un aborto spontaneo facendo sesso. Dopo, passati i primi tre mesi, il timore è quello di infastidire il feto o di avviare un parto pretermine. La donna, a causa dei cambiamenti fisici, può pensare di essere meno attraente, mentre il partner può avere paura di far male al piccolo con la penetrazione».
Un altro problema frequente è la dispareunia, cioè sentire dolore durante l'atto sessuale. «È vero che, nonostante aumenti la naturale lubrificazione, nel corso della gravidanza la donna può soffrire con maggiore frequenza di irritazioni locali – specifica Adele Fabrizi –. Ma spesso la donna che soffre durante la penetrazione aveva questo disturbo anche prima. Parlarne con il ginecologo è la soluzione migliore».
Anche per quanto riguarda l'ultimo trimestre, in cui si pensa che la stimolazione possa indurre il travaglio, bisogna ricordare che «questo accade solo se l'utero è pronto, non prima».
Quando è meglio non fare sesso in gravidanza
In caso di:
- minaccia d'aborto
- rischio di parto pretermine
- precendenti aborti spontanei o parti prematuri
- rischio di distacco di placenta
- se si sono avute perdite di sangue o di liquido amniotico
- se ci sono infezioni vaginali in corso
- se c'è stata una rottura prematura delle membrane
In genere, poi, è bene astenersi dai rapporti sessuali in gravidanza in caso di minaccia d'aborto o di parto pretermine, precedenti aborti spontanei o parti prematuri, se c'è il rischio di distacco della placenta, se si sono avute perdite di sangue o di liquido amniotico e se ci sono infezioni vaginali in corso. In più, è sconsigliato fare sesso se c'è stata una rottura prematura delle membrane, se si è in presenza di attività contrattile e se si ha un'eccessiva dilatazione o accorciamento del collo dell'utero.
«Non è detto però che, una volta superato il problema, non si possa tornare a una regolare attività sessuale. E dal momento che ogni caso è a sé, è importante valutare sempre la situazione con il proprio ginecologo».
Quando fare sesso in gravidanza
Se, invece, non ci sono problemi fisici e la gravidanza procede bene, «non ci sono controindicazioni per il feto durante un rapporto sessuale. Certo, è bene avere un po' più di cautela e adottare uno stile più dolce e tranquillo, ma comunque non c'è bisogno di limitare troppo la fantasia. Anzi, è bene ricordare che se la mamma sta bene, anche il bambino godrà di un momento di benessere».
Sesso in gravidanza trimestre dopo trimestre
Nel primo trimestre di gravidanza, i cambiamenti ormonali vissuti dalla donna possono portare a un calo del desiderio. Anche nausee, sonnolenza, ipersensibilità agli odori e forte tensione mammaria (che può rendere doloroso anche il semplice sfioramento del seno) possono remare contro il desiderio di attività sessuale.
Nel secondo trimestre di gravidanza molte future mamme si sentono in piena forma, il loro corpo si è abituato alla nuova condizione ed è diventato molto femminile, con seni più grossi e forme più rotonde. La pancia è ancora facilmente gestibile.
Nel terzo trimestre, invece, l'attività sessuale può essere frenata dal fatto che la donna si sente meno attraente ed impacciata o dalla preoccupazione – spesso anche maschile – di far male al bambino.
Le posizioni in gravidanza
Uno dei problemi più critici e comuni durante la gravidanza è l'ingombro della pancia che può rendere più complicati i movimenti e rende impraticabili alcune posizioni, magari molto amate dalla coppia.
«Sarebbe bene che fosse lo stesso ginecologo a dare informazioni corrette su questo punto e consigliare le posizioni migliori per l'amore, in modo che la coppia si senta autorizzata a provarle senza paure».
Le posizioni del terzo trimestre
Le più comode, soprattutto negli ultimi mesi di gestazione sono:
- Lei sopra di lui: permette alla coppia di fare l'amore guardandosi negli occhi;
- A cucchiaio: la coppia è sul letto di fianco, con lui dietro. È una posizione comoda che impedisce una penetrazione troppo profonda aumentando di conseguenza il piacere;
- "Smorzacandela": se le condizioni lo permettono, si può sperimentare questa posizione con lei sopra, sul letto, che può decidere i tempi dell'atto. Un'alternativa, forse più comoda, può essere quella di utilizzare una sedia con lui seduto e lei sopra;
- Carponi: è un'altra posizione facilmente praticabile anche se la pancia è grande. Bisogna solo fare attenzione ad aggrapparsi bene per essere ben saldi e stabili.
- Da evitare, invece, il sesso anale, perché in questi mesi per la donna aumenta il rischio di sviluppare emorroidi e infezioni batteriche.
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