Le donne italiane lavoratrici che aspettano un bambino o che hanno figli fino a un anno di età non possono essere esentate automaticamente dai turni di notte, cioè dalla mezzanotte alle sei, perché l'automatismo è contrario alla normativa Ue. Lo sostiene il commissario comunitario all'occupazione Vladimir Spidla in una lettera indirizzata al nostro governo in cui si chiede all'Italia di rispondere ai rilievi di Bruxelles entro due mesi.
La lettera di messa in mora inviata all'Italia nei giorni scorsi riguarda una procedura d'infrazione che va avanti dal 2006. Al centro del contenzioso c'è il decreto legislativo 151 del marzo 2001 che stabilisce il divieto automatico delle lavoratrici donne nella fascia oraria che va dalle 24 alle 6, da quando viene accertata la gravidanza e poi fino a un anno del bambino.
Bruxelles contesta l'automaticità del meccanismo che violerebbe anche il principio di parità uomo-donna.
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