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Perdite da impianto o inizio mestruazioni?

di Angela Bisceglia - 27.10.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Se il concepimento c’è stato, al momento dell’impianto in utero dell’embrione può capitare di avere modeste perdite ematiche, che però sono molto più tenui e scarse rispetto alle mestruazioni e per questo difficili da confondere.

In questo articolo

A volte, ma è un evento poco frequente, può verificarsi nelle primissime fasi di una gravidanza di avere piccole perdite rosate o marroncine, in concomitanza con l'impianto dell'embrione. Sono le cosiddette perdite da impianto, ma come distinguerle dall'inizio delle mestruazioni?

Perdite da impianto: che cosa sono?

Se c'è stato concepimento l'embrione si sposta dalla tuba, dove è avvenuta la fecondazione, verso l'utero. Qui, a distanza di 5-7 giorni dal concepimento, avviene l'impianto dell'embrione stesso nella parete uterina e proprio in concomitanza di questo evento possono verificarsi piccole perdite rosate o marroncine.

Perdite da impianto: un "ricordo mestruale"


Secondo alcuni specialisti sarebbero un "ricordo mestruale": il sangue sarebbe un residuo di endometrio sfaldato e non espulso nell'ultima mestruazione, avvenuta prima del concepimento.

Queste perdite sono difficili da confondere con una mestruazione, perché sono molto più tenui e scarse e durano molto meno: in genere qualche ora, al massimo un giorno. Tanto che a volte la donna neppure se ne accorge. Inoltre, si verificano in genere qualche giorno prima rispetto a quando dovrebbero arrivare le mestruazioni.

Se si desidera molto una gravidanza, però, può capitare di attribuire a perdite di impianto le prime perdite della mestruazione in arrivo. In questi casi, il passare del tempo confermerà che si trattava proprio di mestruazioni. E' possibile che si verifichino, ma non sono obbligatorie in tutte le gravidanze.

Perdite da impianto: sono pericolose?

Le perdite da impianto non sono assolutamente pericolose per la gravidanza, ma possono spaventare le donne, perché fanno pensare all'arrivo delle mestruazioni, e quindi a una mancata gravidanza, oppure a una minaccia d'aborto.

Le perdite dovute a minaccia d'aborto, però, avvengono in genere più tardi, sono più abbondanti e di colore rosso vivo e si accompagnano a dolore pelvico. In ogni caso, se si sa di aver avuto rapporti non protetti nei giorni fertili e compaiono perdite "insolite" più o meno quando dovrebbero arrivare le mestruazioni, conviene fare un test di gravidanza.

Se il risultato è positivo, meglio fissare una visita dal ginecologo dopo circa due settimane per accertarsi che la gravidanza sia incominciata nel migliore dei modi.

(Leggi anche: Prima visita dal ginecologo)

Perdite di sangue? Niente ghiaccio sulla pancia


In caso di perdite importanti è sconsigliabile utilizzare il ghiaccio sulla pancia, come a volte suggerito ad alcune future mamme. Il freddo ha infatti la proprietà di indurre l'utero a contrarsi e potrebbe peggiorare la situazione.

Fonti per questo articolo: sito web webmd.com; consulenza di Rossana Sarli, specialista in ginecologia e ostetricia a Genova.

Domande e risposte

Cosa sono le perdite da impianto? 

Nell'utero, a distanza di 5-7 giorni dal concepimento, avviene l'impianto dell'embrione stesso nella parete uterina: in concomitanza di questo evento possono verificarsi piccole perdite rosate o marroncine, definite "perdite da impianto".

Le perdite da impianto sono pericolose? 

Le perdite da impianto non sono pericolose per la gravidanza, ma possono spaventare le donne, perché fanno pensare all'arrivo delle mestruazioni, e quindi a una mancata gravidanza, oppure a una minaccia d'aborto.

E' possibile confondere le perdite da impianto con le mestruazioni? 

E' difficile confondere le perdite da impianto con una mestruazione, perché sono molto più tenui e scarse e durano molto meno: in genere qualche ora, al massimo un giorno. Tanto che a volte la donna neppure se ne accorge.

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