Praticare yoga in gravidanza fa bene alle donne in attesa. I benefici sono molti: ad esempio, la riduzione di nausea, stipsi, dolori dovuti alla ritenzione idrica e le alterazioni dell'umore. Un corpo tonico, poi, avrà anche meno problemi durante il travaglio e nella fase post parto.
È importante, prima di iniziare, chiedere l'autorizzazione al proprio ginecologo in modo da evitare qualsiasi problema. Abbiamo chiesto a Barbara Woehler, Master in Yoga Studies attiva presso il Centro Studi Yoga Roma, quali sono le posizioni per il secondo trimestre di gravidanza e le abbiamo poi spiegate anche grazie alle indicazioni riportate nel libro “Gravidanza benessere yoga” di Tara Lee e Mary Attwood.
«Tutte le sequenze indicate per il primo trimestre di gravidanza possono essere ripetute anche in questo momento e dopo. Il consiglio è quello di diminuire la pratica delle asana per evitare un eccessivo affaticamento; meglio dedicarsi alle tecniche di respirazione e concentrazione» consiglia l'esperta.
Quindi è preferibile mantenere le posizioni solo per pochi minuti e in modo molto calmo e rilassato, senza fretta. «È poi sempre valido il consiglio di evitare di forzare o creare tensioni sull'addome, così come effettuare le posizioni capovolte».
Espirate e puntate i piedi e le mani sul materassino e salite con il bacino nella posizione del Cane a testa in giù, una sorta di triangolo formato da piedi, bacino e braccia.
Inspirate e ritornate nella posizione del Gatto. Ripetete il movimento per tre volte e poi prendetevi un momento di pausa in posizione accovacciata. E poi rimango in questa posizione.
«La posizione accovacciata è importante per la preparazione al parto, perché allena l'apertura delle parti interne delle cosce, l'apertura coxo femorale, e per l'allenamento del perineo, importante anche nella ripresa post partum» spiega l'esperta.
Iniziate in piedi con le mani lungo i fianchi e le gambe unite. Poi cominciate ad abbassarvi espirando, finché non raggiungerete una posizione accovacciata con i piedi uniti, il busto piegato in avanti tra le gambe che sono aperte e le mani che tengono i talloni. Rimanete nella posizione per 3 respiri e poi ritornate nella posizione iniziale.
Finite la pratica con un momento di riposo: potete eseguirlo supine sul materassino con le gambe piegate o di lato con un ginocchio piegato in avanti e il braccio allungato sotto la testa. Rimanete in questa posizione per qualche minuto, mentre rallentano il respiro e il ritmo cardiaco. Concentratevi proprio sulla respirazione, ma anche sui pensieri e le emozioni suscitate dalla sessione di yoga.
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