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Terzo trimestre di gravidanza: tutto quel che c'è da sapere

di Francesca Capriati - 01.08.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Terzo trimestre di gravidanza: quando inizia e quanti mesi sono. I sintomi e i rischi nel terzo trimestre. Cosa succede e come capire se la gravidanza procede bene

In questo articolo

Terzo trimestre di gravidanza

Siamo ormai nel terzo trimestre di gravidanza, la pancia cresce a vista d'occhio e diventa sempre più pesante, il bambino si muove meno spesso anche perché con il passare delle settimane ha sempre meno spazio a disposizione, ci si sente stanche e un po' affaticate e si presetano le contrazioni preparatorie. Vediamo cosa accade negli ultimi mesi di gravidanza e come aspettare il giorno tanto atteso nel modo più sereno possibile.

Terzo trimestre di gravidanza, quando inizia

Quando si inizia il terzo trimestre di gravidanza? L'ultimo trimestre inizia nella settimana 26 + 3 giorni con il settimo mese.

Terzo trimestre di gravidanza, quanti mesi sono

  • 7° mese: dalla settimana numero 26 + 3 giorni alla settimana 30 + 4 giorni
  • 8° mese, dalla settimana 30 + 5 giorni fino alla settimana 35 
  • 9° mese, dalla settimana 35 + 1 giorno fino al termine.

Terzo trimestre di gravidanza, settimane

Il terzo trimestre di gravidanza inizia alla 28esima settimana e termina alla 40esima settimana.

Terzo trimestre di gravidanza, sintomi

Cosa succede nel terzo trimestre di gravidanza?

Vedamo quali sono i principali sintomi e cosa accade al corpo della mamma e a quello del bambino.

Crescita del feto

Il feto inizia a crescere rapidamente durante il terzo trimestre. Si sviluppano il sistema nervoso centrale, il sistema respiratorio e gli organi riproduttivi. Inoltre, il feto guadagna peso e aumenta di dimensioni, raggiungendo la maturità necessaria per il parto. Più nel dettaglio:

  • Il bambino può vedere e sentire.
  • Entro la 36a settimana, la testa può "impegnarsi" nel canale del parto e le ossa del cranio rimangono morbide per facilitare il passaggio
  • Il feto può succhiarsi il pollice e può piangere.
  • Entro 38-40 settimane, la lanugine del feto è quasi del tutto scomparsa e i polmoni sono completamente maturati.
  • Il bambino è ricoperto di vernix caseosa, un rivestimento cremoso e protettivo sulla pelle.
  • Il feto diventa più attivo e i movimenti diventano più intensi, può reagire alle carezze sul pancione.

Cambiamenti nel corpo della madre

Il corpo della madre subisce cambiamenti importanti durante il terzo trimestre, come l'aumento di peso e l'espansione dell'addome.

Inoltre, molte donne sperimentano bruciore di stomaco, problemi di digestione, stanchezza e difficoltà a dormire. Ecco alcuni dei principali cambiamenti che possono verificarsi nel terzo trimestre di gravidanza:

  • Aumento di peso: La madre può aumentare di peso significativamente nel terzo trimestre di gravidanza, poiché il feto sta crescendo rapidamente.
  • Gonfiore: Il gonfiore è comune durante il terzo trimestre di gravidanza a causa della ritenzione idrica e della pressione del feto sull'apparato digerente.
  • Aumento della dimensione dell'utero: L'utero si espande notevolmente nel terzo trimestre di gravidanza, spingendo gli organi interni verso l'alto e causando sensazioni di pressione e dolore.
  • Aumento della sensazione di affaticamento: Il terzo trimestre di gravidanza può causare un aumento della sensazione di affaticamento e stanchezza, poiché il corpo lavora duramente per sostenere la crescita del feto.
  • Cambiamenti nella postura: A causa dell'aumento del peso e della dimensione dell'utero, la postura della madre può cambiare nel terzo trimestre di gravidanza, con una maggiore curvatura della colonna vertebrale e una maggiore curvatura della zona lombare.
  • Aumento della sensazione di pressione nella zona pelvica: Nel terzo trimestre di gravidanza, il feto si sposta verso il basso, causando una sensazione di peso sulla vescica e un aumento della frequenza della minzione.

Preparazione al parto

Nel terzo trimestre di gravidanza, possono verificarsi le contrazioni di Braxton Hicks: contrazioni uterine che aiutano a preparare il corpo per il parto.

Intorno al settimo mese è bene cominciare a seguire un corso di preparazione al parto.

In questi mesi prosegue l'aumento di peso, ma la pancia diventa più ingombrante e può causare bruciore di stomaco, reflusso, difficoltà di digestione. Non sempre si ha voglia di mangiare tanto, ma è importante seguire un'alimentazione variegata ed equilibrata. Perfetti i piatti unici, con carboidrati e proteine, come pasta o riso e legumi.

Non dimenticare il pesce e la carne, per un giusto apporto di ferro e per prevenire l'anemia, la frutta e le verdure per assicurarsi il giusto apporto di fibre e prevenire stitichezza ed emorroidi.

In linea di massima è importante:

  • mangiare porzioni di cibo più piccole e frequenti,
  • evitare cibi grassi e piccanti,
  • limitare il consumo di caffeina,
  • bere molta acqua per garantire un adeguato livello di idratazione.

Rischi terzo trimestre gravidanza

Come capire se la gravidanza procede bene nel terzo trimestre?

Il modo migliore per essere sicure che non vi siano problemi o complicazioni è sottoporsi a regolari controlli medici per monitorare la propria salute e quella del feto. In caso di sintomi sospetti, è importante rivolgersi immediatamente al proprio ginecologo.

Possibili complicanze a fine gravidanza

Ecco alcuni dei principali rischi associati al terzo trimestre di gravidanza:

  • Preeclampsia: La preeclampsia è una complicazione grave che può verificarsi nel terzo trimestre di gravidanza. Si manifesta con pressione alta, gonfiore e proteine nelle urine, e può portare a problemi seri per la madre e il feto.
  • Distacco di placenta: Il distacco di placenta si verifica quando la placenta si stacca prematuramente dalla parete uterina, causando una diminuzione del flusso di sangue al feto. Questa complicazione può mettere a rischio la vita del feto.
  • Parto prematuro: un parto prematuro si verifica quando il bambino nasce prima delle 37 settimane di gestazione. La prematurità può comportare una serie di rischi per la salute del bambino, come problemi respiratori, di alimentazione e altri problemi medici.
  • Infezioni: le infezioni delle vie urinarie e la vaginosi batterica sono più comuni durante il terzo trimestre di gravidanza e vanno diagnosticate e trattate tempestivamente.

Ecco invece alcune difficoltà alle quali si può andare incontro:

  • Dolori alla zona pubica: il dolore è causato da un eccessivo rilassamento o allungamento dei legamenti che di solito tengono allineate le ossa pelviche. Se il rilassamento si verifica troppo presto rispetto al parto, si prova dolore perché questa disfunzione rende instabile l'articolazione all'altezza della sinfisi pubica.
  • Incontinenza: Per incontinenza in gravidanza si intende una fuga involontaria di urina che si manifesta nella maggior parte dei casi in occasione di uno sforzo o di un movimento - premette il ginecologo -. In ambito fisiologico questo avviene nel secondo o terzo trimestre di gravidanza, quando l'utero raggiunge uno sviluppo tale da effettuare uno stimolo compressivo sulla vescica. La capacità contenitiva della vescica e del collo vescicale si riducono proprio per la pressione del volume uterino. 
  • Bruciore di stomaco: comunemente l'acidità e il bruciore di stomaco si presentano con una certa frequenza soprattutto dopo il secondo trimestre, quando le dimensioni del bambino fanno pressione a livello dello stomaco, rendendo difficile la digestione. Tuttavia può capitare che questo disturbo si presenti già nel primo trimestre, soprattutto a causa dei cambiamenti ormonali che si stanno verificando e che rallentano il processo digestivo.

Esami nel terzo trimestre

Durante il terzo trimestre, vanno effettuati esami del sangue e delle urine, nonchè ecografie di controllo e, verso la fine della gravidanza, il cosidetto monitoraggio o tracciato: un esame non invasivo che non procura problemi né alla mamma né al feto e serve per il controllo del benessere fetale e la valutazione dell'attività contrattile della futura mamma.

Intorno alle settimane 36-27 si esegue anche il tampone vaginale/rettale  per individuare la presenza dello Streptococco beta-emolitico di gruppo B o Streptococcus agalactiae, GBS, un batterio innocuo per la mamma e per il feto ma potenzialmente pericoloso per il bebè al momento della nascita. Se il test è positivo, è sufficiente una terapia antibiotica prima del parto per debellarlo.

Sempre dopo la 36esima settimana di gravidanza c'è la presa in carico dell'ospedale. E' un incontro con un ginecologo e/o un'ostetrica del centro scelto per partorire, in cui si controlla lo stato di salute di mamme e bambino e si preparano tutti i documenti che serviranno al momento del ricovero.

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Aggiornato il 30.03.2023

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