Disinfettanti in gravidanza
Utilizzare disinfettanti per igienizzare mani o superfici quando ci troviamo a lavoro o fuori casa può sembrare una misura necessaria per tutelarsi da virus e batteri (soprattutto in tempi di pandemia) ma farlo troppo pesso può comportare spiacevoli effetti collaterali, soprattutto durante la gravidanza. Un recente studio giapponese ha infatti rilevato come l'abuso di disinfettanti da parte di donne sul posto di lavoro durante il periodo di gravidanza possa costituire un fattore di rischio per lo sviluppo futuro di asma e eczema nei loro bambini.
Lo studio
La ricerca - peraltro condotta tra il 2011 e il 2014, prima dello scoppia della pandemia da COVID - è stata pubblicata sulla rivista Occupational Environmental Medicine da parte di un team di studiosi della University of Yamanashi (Giappone) e ha coinvolto 78.915 coppie madre-bambino partecipanti al Japan Environment and Children's Study. Scopo dello studio era comprendere eventuali effetti sullo sviluppo di patologie allergiche dovuti alla sovraesposizione delle mamme ai disinfettanti base di alcol, clorexidina oppure sali di ammonio quaternario utilizzati sui rispettivi posti di lavoro. In Giappone, infatti, igiene e pulizia sono aspetti fondamentali della vita quotidiana e l'utilizzo assiduo di gel o spray "battericidi" era già radicato ben prima che il coronavirus stravolgesse le nostre abitudini igienicosanitarie.
Confrontando le risposte dei questionari in cui venivano chiesti tipi e modalità d'uso dei disinfettanti, non solo è emerso un costante e abbondante impiego di sostanze igienizzante da parte del campione preso in considerazione, ma si è anche notato come tale utilizzo fosse correllato all'insorgere di sintomi allergici, in particolare asma e eczema. nei bambini nati in seguito alle rilevazioni (dunque di età intorno ai tre anni). I figli delle madri esposte quotidianamente ai disinfettanti infatti avevano mostrato una il 26% di probabilità in più di soffrire asma e del 29% di eczema rispetto ai bimbi le cui mamme non utilizzavano mai tali sostanze.
Nessuna relazione apparente è stata invece evidenziata nel rapporto tra disinfettanti e allergie alimentari.
Perché i disinfettanti aumentano il rischio di allergie?
Gli autori della ricerca hanno provato a ipotizzare divere risposte al quesito, come l'alterazione del microbioma cutaneo o l'indebolimento del sistema immunitario, ma al momento non è stato ancora possibile definire una causa certa del nesso tra disinfettanti e reazioni allergiche. Lo stesso studio infatti si basa sulle risposte date dalle stesse partecipanti (dunque più esposte ad errori o valutazioni soggettive) e in generale necessitano ulteriori approfondimenti.
Disinfettanti in gravidanza: che fare?
Ma allora quando si aspetta un bambino non bisogna più usare l'Amuchina quando si prende un mezzo pubblico? Gli esperti non sono così netti, ma consigliano comunque un utilizzo consapevole e ragionevolmente moderato, lavandosi spesso le mani ma non eccedendo nel consumo di gel o spray che comunque rilasciano sostanze chimiche.
«Alle donne in gravidanza - ha consigliato poi l'allergolo Alessandro Fiocchi nel corso di un'intervista a Repubblica - si può consigliare l'assunzione di probiotici e prebiotici, insieme a specifici fattori vitaminici, sotto controllo medico, per proteggere il nascituro».