Home Gravidanza

Tumore al seno in gravidanza

di Simona Regina - 04.10.2022 - Scrivici

seno-fa-male-allattamento
Fonte: shutterstock
I casi di tumore al seno in gravidanza sono piuttosto rari: le stime indicano un'incidenza di 1 su 1000 gravidanze. Curarsi si può

In questo articolo

Tumore al seno in gravidanza

I numeri del cancro in Italia 2021 confermano che il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, in cui circa un tumore maligno ogni tre è un tumore al seno.

Le stime indicano circa 55.000 nuove diagnosi di carcinomi della mammella in Italia nel 2020 e 12.500 decessi nel 2021. Numeri che fanno paura ma che, guardando al passato, indicano come dal tumore al seno si guarisca sempre più. Dalla fine degli anni novanta, infatti, si osserva una continua tendenza alla diminuzione della mortalità per tumore al seno (-0,8%/anno), attribuibile a una maggiore diffusione dei programmi di diagnosi precoce e anche ai progressi terapeutici.

Tumore al seno e gravidanza

Come riporta questo approfondimento della Fondazione Umberto Veronesi, sul totale che sfiora le 55mila unità, un numero ridotto di casi - tra 150 e 200 - riguarda donne durante la gravidanza

Generalmente però, i tumori diagnosticati in gravidanza risultano più aggressivi rispetto alla media. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports, la maggiore aggressività del tumore al seno in gravidanza potrebbe essere ricondotta a un aumento incontrollato dell'infiammazione, che aggrava l'evoluzione della malattia.

La diagnosi può essere più difficile

La diagnosi del tumore al seno in gravidanza può essere più difficile per i cambiamenti fisiologici della ghiandola mammaria durante la gestazione: cambiamenti che possono  "nascondere" la comparsa di eventuali piccoli noduli di cui andrebbe accertata la natura.

Come evidenziato dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia, gli studi epidemiologici che forniscono una stima dell'esatta incidenza sono pochi, le stime indicano un'incidenza di 1 caso su 1000 gravidanze.

Eventi piuttosto rari, dunque. Ma sembrerebbe che i casi siano in crescita, probabilmente con l'aumentare dell'età della prima gravidanza (l'incidenza del tumore aumenta proprio con l'età).  

In un momento così delicato della vita di una donna, quale è la gravidanza, molte sono le problematiche che l'equipe medica deve tenere in considerazione per preservare la salute fisica della donna e del feto: quale percorso terapeutico intraprendere, quale timing
di trattamento è più adeguato, la scelta di una terapia sistemica invece di un'altra.

Se interessate qui, su AiomTv, potete seguire un incontro dedicato proprio al cancro in gravidanza.

Terapie in gravidanza

Anche durante la gravidanza, comunque, è possibile - nella maggior parte dei casi - sottoporsi alle cure contro il cancro senza dover rinunciare alla gravidanza. E nella maggior parte dei casi si hanno le stesse opportunità di sopravvivenza di una donna non incinta, senza danneggiare il nascituro. Come illustra questo approfondimento della Fondazione Airc in cui viene chiarito che modalità e tempi del trattamento vanno valutati caso per caso, tenendo conto del tipo di malattia, della sua diffusione e aggressività, dell'epoca della gestazione in cui è diagnosticata, ma anche dei desideri della paziente dopo che è stata ben informata dai medici di eventuali rischi di interruzione della gravidanza…

Per esempio, la maggior parte degli interventi chirurgici per l'asportazione del tumore possono essere eseguiti senza dover interrompere la gravidanza in corso.

E, dopo il primo trimestre di gestazione, come si può leggere nell'approfondimento di Airc, anche molti tipi di chemioterapia si possono effettuare senza rischi per il feto. La radioterapia, invece, andrebbe rimandata a dopo il parto. 

Nessuna di queste informazioni può ovviamente sostituirsi al medico: la raccomandazione è di rivolgersi a centri specializzati dotati di equipe multidisciplinari.

L’importanza dell’autopalpazione

Imparare a farlo e farlo periodicamente consente di accorgersi di eventuali cambiamenti, perché con l'autopalpazione regolare si impara a conoscere l'aspetto normale del proprio seno e a cogliere la comparsa di eventuali irregolarità. Un nodulo mammario di solito anche se non dolente, è palpabile se non addirittura visibile.

Per approfondire, si guardi

Crea la tua lista nascita

lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te

crea adesso

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli