Prima visita in gravidanza
Dopo tanta attesa, finalmente il test di gravidanza è positivo: sei incinta! Anche se la gravidanza è stata cercata e voluta, nel momento in cui si vede comparire quella lineetta sul test tutto cambia. Fino a quel momento, la maggior parte delle future mamme non realizza veramente cosa significherà portare avanti questa gravidanza ed avere un bambino. Ecco cosa fare, a chi rivolgersi e quando fare la prima visita in gravidanza.
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Ginecologo o ostetrica?
Per la grande maggioranza delle donne, lo specialista di riferimento al quale rivolgersi non appena si scopre di essere incinte è il ginecologo. Questo per lo meno in Italia, mentre in altri paesi è più presente la figura dell'ostetrica, la professionista deputata a seguire la donna durante la gravidanza fisiologica, cioè senza alcuna complicazione.
Oggi questo comincia a essere possibile anche da noi, così a test positivo si può decidere se rivolgersi a un ginecologo – che sia il proprio specialista di fiducia o un professionista di un ospedale, magari quello in cui si pensa già di andare a partorire, o di un consultorio – oppure provare a rivolgersi a un'ostetrica, per via privata o sempre tramite ospedali e consultori (anche se sono ancora pochi gli ambulatori di gravidanza fisiologica gestiti completamente da ostetriche).
Qualunque sia il professionista scelto, ovviamente è importante rivolgersi a qualcuno di cui si abbia stima e fiducia. Nel caso in cui in prima battuta ci si rivolge a un'ostetrica, sarà lei a indirizzare dal medico se dovesse rilevare un qualunque scostamento dalla normalità (la fisiologia).
Non solo: "Possono anche esserci situazioni specifiche di malattie materne anche precedenti la gravidanza o di rischi per il feto tali da indicare l'opportunità, se non la necessità, di rivolgersi a professionisti medici che lavorano in strutture di terzo livello" afferma Stefano Bianchi, professore associato di ginecologia-ostetricia dell'Università di Milano e primario all'Ospedale San Giuseppe di Milano.
Precisando che si tratta di "strutture dove sono disponibili servizi di diagnosi prenatale, consulenze genetiche o consulenze con altri specialisti che possono risolvere in modo più efficace e tempestivo eventuali incertezze o dubbi sulla gravidanza".
Quando si fa la prima visita in gravidanza
Non troppo presto, né troppo tardi. Secondo Bianchi, "la prima visita ostetrica in gravidanza dovrebbe essere fatta tra la sesta e l'ottava settimana".
"Prima della sesta settimana non sarebbe possibile identificare con un'ecografia la presenza di una gravidanza in utero e un battito cardiaco fetale presente. Dopo l'ottava settimana invece potrebbero sfuggire alcune situazioni specifiche come la gravidanza extrauterina o la gravidanza molare (più infrequente)".
Inoltre, non aspettare troppo è opportuno per avere tutte le informazioni necessarie sulla diagnosi prenatale e gli screening prenatali, e avere così il tempo di fare una scelta ragionata e consapevole. "Infine, ricordiamo che è bene fare all'inizio della gravidanza determinati esami del sangue che potrebbero mettere in luce alcuni elementi di rischio. Esami che sono proprio prescritti durante la prima visita"
Se effettuata precocemente, verso le 6-7 settimane, quel che si visualizza è solo un "fagiolino" con un piccolo cuore pulsante. Se eseguita più tardi, dopo le 10 settimane, si può vedere invece un "bebè in miniatura".
Prima visita in gravidanza: in cosa consiste
Durante la prima visita, il ginecologo o l'ostetrica:
- ricostruiscono l'anamnesi della paziente, cioè la sua storia clinica (e quella della sua famiglia), raccogliendo informazioni su eventuali malattie ereditarie, stili di vita (alimentazione, abitudine al fumo, consumo di alcol), eventuali esposizioni a sostanze tossiche per esempio per lavoro;
- effettuano una visita ginecologica. Il medico può eventualmente effettuare anche un'ecografia;
- valutano alcuni aspetti come peso corporeo (condizioni di sottopeso o, viceversa, di sovrappeso e obesità possono essere fattori di rischio per alcune complicazioni ostetriche) e pressione;
- prescrivono esami del sangue e delle urine;
- verificano quando è stato fatto il Pap-test l'ultima volta e, se è il caso, ne eseguono uno in modo da avere dati aggiornati;
- offrono indicazioni su quella che dovrebbe essere la data presunta del parto e sulle visite e gli esami successivi da fare.
Fonti
- articolo Prenatal care: Initial assessment da Up to Date, database digitale di informazioni specialistiche per medici.
Domande e risposte
Come faccio a capire in quale settimana di gravidanza sono?
Il calcolo è semplice grazie allo strumento di Nostrofiglio.it per calcolare le settimane di gravidanza.
Come posso trovare sollievo dalle nausee?
Contro le nausee in gravidanza, molte donne si trovano bene con lo zenzero, in forma di tisane o biscotti. Si consiglia inoltre di mangiare sempre piccoli pasti in modo regolare.
Revisionato da Francesca Capriati