Le 40 settimane di gravidanza, con consigli e informazioni utili per le future mamme. Il test di gravidanza, immagini dell'embrione e del feto, i sintomi, che cosa fare appena si scopre di essere incinta, salute, alimentazione, stile di vita, esami, viaggi e curiosità.
Quali sono i primi sintomi di una gravidanza? Non è sempre facile capire i segnali che il nostro corpo trasmette: a volte possono essere fraintesi, anche perché sono spesso simili a quelli che si possono verificare nel periodo premestruale.
Per avere la certezza di essere incinte, è consigliabile fare un test di gravidanza, stando però ben lontani dai test di gravidanza online. Non sono scientificamente attendibili.
I primi sintomi di una gravidanza sono:
- ritardo delle mestruazioni
- piccole perdite di sangue
- seno più sensibile
- capezzoli più scuri
- sensibilità agli odori
- molta fame
- pancia dura e gonfia
- tensione al basso ventre
- stimolo pipì
- stanchezza
- mal di testa
- cambiamenti improvvisi d'umore
- nausea
- stitichezza
- congestione nasale
Il momento migliore per fare il test di gravidanza è dal primo giorno di ritardo delle mestruazioni e preferibilmente il test va eseguito sulle prime urine del mattino. Se il test di gravidanza è positivo e non state ancora prendendo acido folico, iniziate ad assumerlo. Prestate attenzione alla dieta, ai farmaci che prendete, dite addio a sigarette (anche a quelle elettroniche!) e alcol e scegliete da chi farvi seguire (ginecologo, ostetrica, consultorio).
Quali sono gli sport che si possono fare durante la gravidanza? Ce ne sono alcuni che devono essere evitati: sono quelli con alto rischio di caduta o che potrebbero implicare traumi per il feto. Inoltre, occorre sempre il via libera del medico: si può continuare l'attività sportiva seguendo ritmi più lenti e evitando situazioni a rischio. Meglio dedicarsi a attività di facile apprendimento come acquagym, yoga o semplicemente passeggiare a passo sostenuto.
In gravidanza è indispensabile anche seguire un'alimentazione sana ed equilibrata. Non è vero che bisogna mangiare per due, ma bisogna prestare più attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità, a evitare o eliminare alcuni alimenti perché potrebbero essere veicolo di infezioni alimentari o di contaminanti tossici.