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Undicesimo mese... piedini in libertà!

di Nostrofiglio Redazione - 26.12.2011 - Scrivici

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Piedini liberi o con le calzature. Che fare? Giocattoli: anche i vostri piccoli continuano a stupirvi da questo lato? I consigli di un papà in erba (il piccolo Leonardo ha undici mesi) che condivide la straordinaria avventura della paternità.

Non capita anche a voi di sentirvi in colpa? Sfoglio un giornale, guardo la tele o fisso semplicemente la parete pensando alle mie cose mentre mio figlio è sveglio lì vicino e… mi sento terribilmente in colpa. Leonardo ha 11 mesi e una voce imperante dentro di me grida “lo devi stimolare, intrattenere, muovere, animare!” Per il mio bimbo voglio le condizioni migliori e il miglior ambiente possibile: e se la sua crescita mentale rallentasse solo perché sono stato troppo pigro per tenergli per l’ennesima volta il libro delgli animali davanti agli occhi o per aver recitato la tabellina del 12 troppo lentamente? Forse sto esagerando… E la riprova è che sempre più spesso quando mi agito così mia madre mi guarda storto!

Meglio i piedi nudi!

Quanto più il nostro piccolo sta eretto e accenna i primi timidi passi, tanto più mia moglie si agita per tenere i suoi piedi al sicuro e al caldo. E via con scarpettone pesanti, calzini spessi un centimetro e calzamaglie da… polo nord… Ma a mio parere Leonardo sta meglio, trova l’equilibrio più rapidamente e una postura migliore con le sole calzine antiscivolo. Casa nostra ha tutti i pavimenti in legno, materiale caldo ed elastico e mi piace pensare di lasciare ancora un po’ di libertà a quei piedini che saranno costretti in strette calzature per tutta la loro vita. Il pediatra mi ricorda poi che i piedini hanno bisogno di libertà per potere crescere in modo ottimale. Ed io sono molto d’accordo. Dopo una lunga giornata passata a giocare in cui il gattonare e il passeggiare si sono furiosamente intercalati, faccio un bel massaggio ai piedi del mio piccolo, che sembra gradire molto. Li riscaldo con il calore delle mani, sento se sono asciutti o sudaticci (così regolo la pesantezza delle calze) e poi stendo un po’ di crema sulla pianta del piede, stendendola delicatamente su tallone e ditina, massaggiando con tutta la mano.

C’è ancora il tipico riflesso plantare del neonato, quindi quando premo appena sotto le dita, il piede si contrae come per afferrare la mia mano e quando invece passo sulla pianta, Leonardo apre le dita proprio come fa con le mani. Uno spasso!

Il giocattolo preferito

Giocattoli: anche i vostri piccoli continuano a stupirvi da questo lato? L’ultimo gioco tecnologico con mille lucine, suoni e chiavetta USB integrata regalatogli dai parenti compete ad armi pari (ma spesso soccombe!) con la molletta del bucato, una bottiglia di plastica, un bicchierino in cui ho messo 10 chicchi di riso… mio figlio continua ad insegnarmi che le cose semplici e genuine (magari fatte con le mani da papà) sono spesso più interessanti di quelle luccicanti e complicate.

Il prossimo mese

Il tempo si contrae e… primi passi!

Leggi le puntate precedenti:

Chi è l'autore della rubrica "A spasso con papà"

Alessandro Casnedi fa il webmaster, è appassionato di moto da quando aveva dieci anni, di barche a motore e di ... dolci. Che però mangia solo in ufficio perché la dolce metà lo tiene a stecchetto (sssssshhh non fate la spia).

La sua frase più ricorrente: “Da quando c'è Leonardo, niente è più come prima.” Il piccolo (nato il 23 dicembre 2010) gli ha regalato un sorriso perenne stampato sulle labbra, qualche ora di sonno in meno la notte, ma svariati decibel di tolleranza in più per i colleghi più casinisti!

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