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Allergie alimentari, come curarle

di Angela Bisceglia - 18.05.2022 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Allergie alimentari, come curarle: sintomi della reazione allergica alimentare. Cosa fare, come diagnosticarle, quale antistaminico dare e quali terapie seguire

In questo articolo

Allergie alimentari, come curarle

Per allergia alimentare si intende una anormale risposta da parte del sistema immunitario a determinati alimenti. Ma quali sono le più comuni allergie alimentari nei bambini e cosa fare dopo che è stata fatta una corretta diagnosi? 

Le cause dell'allergia alimentare

La causa di un'allergia sta in un'anomala reazione del sistema immunitario che non riconosce come innocuo l'alimento o la proteina contenuta in un preciso alimento. A questo punto il sistema immunitario invia anticorpi immunoglobuline E o IgE che reagiscono all'allergene, causando sintomi come:

  • orticaria,
  • asma,
  • prurito in bocca,
  • difficoltà respiratorie,
  • mal di stomaco,
  • vomito o diarrea.

Quali sono le più comuni allergie alimentari?

In 9 casi su 10 le allergie alimentari sono causate da:

Uova, latte e arachidi sono le cause più comuni di allergie alimentari nei bambini.

La diagnosi delle allergie alimentari

Ecco una mini-guida per genitori sulle allergie agli alimenti è stata messa a punto con la consulenza del prof. Giovanni Cavagni, Responsabile dell'Unità Operativa di Allergologia Pediatrica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

La diagnosi con i test 'tradizionali'

Per diagnosticare un'allergia immediata, si possono effettuare test cutanei, come il prick test, o esami del sangue, con la ricerca degli anticorpi specifici (IgE) per un determinato alimento (i più comuni alimenti allergizzanti sono latte, uova, ma nel corso degli anni sono frequenti anche pesce, crostacei, frutta secca).

Gli esami all'avanguardia

Oltre a questi test 'classici', ci sono altri strumenti diagnostici all'avanguardia: uno è a disposizione del pediatra che, grazie ad uno speciale apparecchio, prelevando tre sole gocce di sangue al suo piccolo paziente, riesce ad individuare nel suo studio in pochi minuti se il bambino è allergico ai 10 principali allergeni contenuti negli alimenti.

ll secondo si può effettuare solo nei Centri di eccellenza di terzo livello ed utilizza una metodica tratta dalla biologia molecolare: prelevando una sola goccia di sangue, lo specialista riesce a cercare il 'colpevole' tra oltre 100 molecole allergiche.

"La vera novità di questa tecnica è che si può scoprire non a quale alimento il bambino è allergico, ma a quale proteina contenuta in quell'alimento" spiega il prof. Cavagni. "In questo modo si riesce a fare una diagnosi mirata, a prescrivere la terapia più adatta ed individuare anche il vaccino più efficace per prevenire le reazioni, anche serie, che un'allergia immediata può provocare".

Terapie e cura

Il modo migliore per evitare una reazione allergica è evitare del tutto l'assunzione dell'alimento incriminato.

I genitori dovrebbero avere sempre con sè un kit contenente una dose di adrenalina - il farmaco che in caso di shock anafilattico è l'unico salvavita - in attesa di recarsi al più vicino pronto soccorso.

L'immunoterapia allergene specifica

Le allergie alimentari spesso si risolvono spontaneamente nei primi anni di vita, se ciò non accadesse l'allergologo può prescrivere un'immunoterapia specifica in ospedale per abituare l'organismo a tollerare dosi sempre maggiori di allergene.

Come funziona? Vengono somministrate quantità crescenti dell'allergene con lo scopo di indurre dapprima la desensibilizzazione all'alimento, che prevede l'esposizione regolare all'allergene, e poi il mantenimento dello stato di tolleranza, dopo un periodo di sospensione dell'assunnzione dell'allergene.

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Revisionato da Francesca Capriati

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