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Allergie della pelle, come riconoscerle e curarle

di Angela Bisceglia - 25.05.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il bambino ha la pelle arrossata e si gratta. Sorge il dubbio: sarà un'allergia? I consigli ai genitori per riconoscere e curare le allergie della pelle.

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Allergie della pelle

Arrossamento della cute, prurito, piccole vescicole ed ecco che sorge il dubbio che si tratti di un'allergia. Ma sarà sempre vero? E come alleviare i fastidi al piccolo? Ecco una mini-guida per genitori messa a punto con la consulenza di Andrea Diociaiuti, dirigente medico di primo livello dell'Unità Operativa di Dermatologia dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma.

"È troppo semplicistico definire allergia ogni manifestazione cutanea" premette il dott. Andrea Diociaiuti. "L'allergia è una reazione della pelle a contatto con una determinata sostanza esterna (allergene), ma è la causa meno frequente delle eruzioni cutanee in età pediatrica. Più spesso si può parlare di atopia o di dermatite atopica, ossia di una iper-reattività della pelle a vari stimoli esterni. I sintomi sono pressoché gli stessi che si riscontrano nelle allergie, ma è diversa la causa.

È importante fare subito chiarezza su questo punto, perché generalmente per il genitore l'obiettivo principale è quello di scoprire il 'colpevole', la causa esterna, individuata la quale tutto si risolve. E invece non è sempre così semplice, perché nella maggioranza dei casi si tratta di una predisposizione costituzionale del bambino, che risulta sensibile non ad una determinata sostanza, ma a molti stimoli presenti nell'ambiente che lo circonda.

Facciamo un esempio: se in estate il bambino va al mare e suda, potrebbe comparirgli una dermatite nelle pieghe cutanee, la stessa che potrebbe comparire in inverno se indossa una maglia di lana. È allergico all'acqua di mare o alla lana? No, è la sua pelle che è iper-reattiva di fronte a certi stimoli. Può capitare anche con il freddo, che diminuisce le difese della pelle, o con la polvere, ma senza che ci sia un'allergia specifica".

Spesso il primo indiziato ad essere posto sul banco degli imputati è l'allergia alimentare, cioè si sospetta che sia un determinato alimento a scatenare l'eruzione cutanea.

Il più delle volte però gli alimenti non c'entrano. Se il bambino è ancora allattato esclusivamente al seno, si punta il dito addirittura contro il latte materno, nella convinzione che quel che mangia la mamma passi nel latte e scateni le allergie. Ecco che allora come primo approccio si mette a dieta il bambino (o la mamma che allatta) e si eliminano dalla sua dieta determinati cibi, senza avere elementi concreti per farlo. "Certo, ci sono i casi in cui le eruzioni cutanee dipendono da un'allergia alimentare, ma se così fosse il bambino dovrebbe innanzitutto avere altri sintomi a carico del primo organo che è a diretto contatto con l'allergene, cioè l'intestino, e quindi avere disturbi come diarrea, stitichezza, scarso accrescimento dovuto al malassorbimento" specifica il dott. Diociaiuti. "Se invece ci troviamo di fronte a un bambino florido, che mangia tranquillamente senza avere disturbi particolari, è inutile pensare che un eczema dipenda da un alimento assunto. Inoltre non è mai stato dimostrato che il consumo di certi alimenti da parte della mamma causi reazioni allergiche al bebè attraverso l'allattamento al seno!"

"La dermatite atopica si manifesta con l'eczema" risponde il dermatologo, "che è un'infiammazione della pelle che può avere varie fasi: una prima fase eritematosa, ossia di arrossamento, nella quale compare il rossore; successivamente si formano piccole vescicole (fase umida essudante); in seguito le vescicole si trasformano in croste, soprattutto se il bambino si gratta; infine si assiste alla fase di intensa secchezza (xerosi) e desquamazione della pelle. Il tutto dura circa 2-3 settimane, anche se spesso si hanno varie gittate, una che subentra all'altra, e quindi la manifestazione cutanea si protrae per più tempo".

Un altro sintomo tipico è il prurito: anche se il bambino è molto piccolo e non riesce ancora a grattarsi, la mamma se ne può accorgere poiché vede che il piccolo tende a sfregare le braccia, le gambe, la testa.

Infine, l'eczema ha una distribuzione ben definita:

  • nel lattante interessa il viso tranne la zona intorno alla bocca;

  • successivamente (verso il primo anno di età) si localizza soprattutto sulle pieghe delle braccia e delle gambe, talvolta il tronco;

  • dal secondo anno in poi compare prevalentemente intorno alla bocca e sulle palpebre.

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Revisionato da Sara Sirtori - Aggiornato il 11.03.2009

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