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Bonus bebè e family card

di Maria Cristina Renis - 14.02.2011 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
I contributi alle famiglie numerose, gli assegni per la maternità, gli assegni Inps, il prestito garantito dal Fondo nuovi nati e poi le iniziative comunali di sostegno ai neogenitori, come per esempio la Carta bimbo a Roma o il bonus bebè a Milano. Nostrofiglio.it ha stilato una mappa degli aiuti alla famiglia lungo tutto lo Stivale.

Assegni Inps, un prestito agevolato, buoni vacanza e buoni energia, sospensione delle rate del mutuo: questi gli aiuti alla famiglia previsti dallo stato per il 2011. Manca all'appello un bonus bebè nazionale, per questo tipo di aiuto ci si deve accontentare delle eventuali risorse stanziate dagli enti locali.

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BONUS BEBE' E FAMILY CARD PER IL 2010, LEGGI SOTTO

Contributi alle famiglie numerose e assegni maternità

Il contributo 2010 del governo a favore delle famiglie numerose, pari a massimo 129,79 euro mensili è riservato alle famiglie composte da cittadini residenti in Italia, con almeno tre figli minori a carico e con un reddito e un patrimonio complessivi familiari non superiore a 23.362,70 euro. Il contributo viene erogato dal comune di residenza ma viene anche pagato dall’Inps. La domanda per chiedere il contributo a favore delle famiglie numerose va presentata entro il 31 dicembre 2010.

Nel caso di assegni di maternità per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento l’indicatore Isee può avere un valore massimo di 311,27 euro. Nel caso di nuclei familiari composti da tre persone, il limite di reddito è di 32.448,22 euro.

L’assegno non potrà essere richiesto dalla madre che già percepisce l’indennità dell’Inps o alla retribuzione per il periodo di maternità. Va ricordato che il contributo potrà essere richiesto anche dalle cittadine italiane o comunitarie residenti nel nostro Paese o extracomunitarie con carta di soggiorno.

La domanda deve essere presentata al proprio comune di residenza entro sei mesi dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato.

Assegni Inps a sostegno delle famiglie

L’Istituto per la previdenza sociale eroga un assegno per il nucleo familiare, cioè una prestazione a sostegno delle famiglie con redditi inferiori a determinati limiti, stabiliti ogni anno dalla legge. Il reddito del nucleo familiare deve derivare, per almeno il 70%, da lavoro dipendente o da prestazione derivante da lavoro dipendente (pensione, indennità di disoccupazione, indennità di maternità, indennità di malattia ecc).

L’assegno spetta a tutti i lavoratori dipendenti, ai disoccupati, ai lavoratori in mobilità, ai cassintegrati, ai soci di cooperative e ai pensionati. Spetta anche ai lavoratori parasubordinati, iscritti alla Gestione separata, che non sono assicurati anche con forme pensionistiche obbligatorie e non sono pensionati e pertanto pagano dal 1 gennaio 2009 l’aliquota contributiva del 25,72% (in tale aliquota è compresa la quota dello 0,72% che serve a finanziare il fondo per gli assegni per il nucleo familiare, per la maternità, e l'indennità di malattia).

Sono esclusi i lavoratori autonomi dell’agricoltura e i pensionati ex lavoratori autonomi, ai quali invece spetta il vecchio "assegno familiare".

In particolare spetta ai seguenti componenti del nucleo familiare:- il richiedente- il coniuge non separato legalmente- i figli (legittimi, legittimati, adottivi, affiliati, naturali, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, nati da precedente matrimonio dell’altro coniuge, affidati a norma di legge) di età inferiore ai 18 anni- i figli maggiorenni inabili che si trovano, per difetto fisico o mentale, nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi a un lavoro- i nipoti, di età inferiore ai 18 anni, a carico di un ascendente diretto (nonno o nonna) che siano in stato di bisogno e siano mantenuti da uno dei nonni.

Possono far parte del nucleo familiare anche i fratelli, le sorelle e i nipoti collaterali del richiedente (figli di fratelli e sorelle, minori di età o maggiorenni inabili, a condizione che non abbiano diritto alla pensione ai superstiti e che siano orfani di entrambi i genitori).

Per i nuclei familiari con almeno quattro figli (rientrano in tale tipologia i nuclei con figli di età inferiore ai 26 anni indipendentemente dal carico fiscale, dalla convivenza, dallo stato civile e dall’attività lavorativa) sono considerati per la determinazione dell’assegno, al pari dei figli minori, anche i figli di età compresa tra i 18 e i 21 anni, purché studenti o apprendisti.

La domanda di assegno per il nucleo familiare deve essere presentata al proprio datore di lavoro dai lavoratori dipendenti o direttamente agli uffici Inps in tutti gli altri casi (pensionato, disoccupato, lavoratori domestici, ecc.). Le domande possono anche essere inviate per posta o presentate tramite i Patronati che, per legge, offrono assistenza gratuita. I moduli sono disponibili presso gli uffici Inps e sul sito dell’Istituto www.inps.it, nella sezione "moduli". Ogni domanda, per essere presa in esame, deve contenere la documentazione indispensabile e le informazioni indicate nel modulo (come previsto dall’articolo 1, comma 783 della legge 296/06).

Il pagamento dell’assegno può essere anticipato in busta paga dal datore di lavoro (che viene poi rimborsato dall’Inps con il conguaglio dei contributi) oppure direttamente al lavoratore con bonifico bancario o postale (in questo caso si devono indicare anche i dati dell’ufficio pagatore presso cui si intende riscuotere la prestazione e il codice IBAN), oppure allo sportello di un qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale. Il pagamento degli arretrati spettanti si prescrive nel termine di cinque anni.

Un prestito da 5mila euro ai neo genitori

Il governo ha creato il “Fondo Nuovi Nati” rivolto a chi è diventato o diventerà genitore nel triennio 2009-2011, che può richiedere un prestito a tasso agevolato (scontato del 50% rispetto al tasso medio offerto dalle banche) di un massimo di 5.000 euro presso le banche che hanno aderito all'iniziativa. Il prestito è restituibile in cinque anni.

I genitori di bambini affetti da malattie rare, nati o adottati nel 2009, possono usufruire di un’ulteriore agevolazione nel tasso d’interesse: oltre alla garanzia del Fondo è previsto, infatti, un contributo in conto interessi grazie a un ulteriore finanziamento pari a 10 milioni di euro.

Alla domanda bisogna allegare un certificato rilasciato da una struttura sanitaria pubblica che attesti la malattia.

“È una misura universalistica che ha come beneficiari tutti coloro a cui nasce un figlio, a prescindere dalla loro situazione di stato civile” dichiara a Nostrofiglio.it Carlo Giovanardi, Sottosegretario di Stato con delega alla famiglia.

“L’obiettivo è quello di sostenere la genitorialità nei casi in cui le condizioni economiche del richiedente rendessero impossibile la concessione del prestito senza la garanzia dello Stato.

Il prestito, infatti, viene garantito dal Dipartimento delle politiche familiari, a seconda dei casi, dal 50% al 75% dell’importo erogato. Da questo punto di vista l’iniziativa è utile anche per combattere il vergognoso fenomeno dell’usura, nel quale le famiglie incappano quando non hanno credibili alternative”.

“Da una misura anticrisi del Governo ci saremmo aspettati di più” commenta però l’associazione Altroconsumo. “La prova è la scarsa adesione delle banche al progetto: finora, infatti, sono soltanto nove, tutte strutture locali e poco diffuse a livello nazionale”.

Sulla stessa linea anche Federconsumatori. L'associazione rimpiange il bonus bebè che forniva, con un contributo una tantum di 1000 euro, un aiuto alle famiglie. Il “Fondo nuovi nati”, invece, secondo l’associazione, non può essere considerato una misura finalizzata al sostegno delle famiglie e della natalità, ma un finanziamento a tutti gli effetti anche se il tasso offerto risulta essere agevolato.

Federconsumatori ha fatto sapere che si adopererà per mettere in atto delle iniziative finalizzate a permettere il ripristino del bonus bebè da 1000 euro sia su scala nazionale, sia a livello di enti locali.

Info: www.fondonuovinati.it oppure numero verde 803.164.

La domanda può essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di nascita o di adozione, compilando il modulo presso le banche. Per i bambini nati o adottati nel corso del 2009, per esempio, i prestiti vanno richiesti entro il 30 giugno 2010.

Buoni vacanze per andare al mare o in montagna

Le famiglie numerose o a basso reddito possono usufruire dei cosiddetti “buoni vacanze”, titoli di pagamento che coprono una parte della spesa in località convenzionate al mare, in montagna, al lago o alle terme. L’iniziativa, attivata da un decreto del ministero del turismo, permetterà di poter trascorrere le vacanze a un costo ridotto per tutto l’anno a esclusione dei periodi di alta stagione.

I bonus, infatti, da richiedere al proprio comune di residenza, hanno validità 12 mesi e possono essere utilizzati in qualsiasi periodo a eccezione dei periodi di alta stagione, cioè luglio e agosto e dal 20 dicembre al 6 gennaio.

I buoni, oltre ai servizi di prima necessità come il vitto e l’alloggio, offrono anche una serie di altri servizi come ristoranti, centri sportivi, servizi di trasporto e noleggio, e servizi di carattere culturale come musei, servizio di guida, centri culturali e centri di produzione e vendita di prodotti tipici.

L’importo varia in base al reddito complessivo della famiglia e al numero dei componenti. Ad esempio, una famiglia di 4 persone con reddito inferiore ai 25.000 euro, può richiedere un libretto di buoni (del valore singolo di 20 o 5 euro) per un valore totale fino a 1230 euro, pagandoli 676,50 (55%).

Il via alle prenotazioni dei buoni è stato dato il 20 gennaio scorso.

Info: www.buonivacanze.it.

Bonus sociale per pagare la bolletta della luce

Le famiglie più disagiate hanno diritto al bonus sociale sull’elettricità. Il requisito è un indice Isee inferiore o uguale a 7.500 euro (per esempio, un nucleo familiare composto da padre, madre e due figli, monoreddito, in affitto e senza ulteriori disponibilità patrimoniali, rientra nella soglia Isee di 7500 se ha un reddito annuo lordo fino a circa 23.400 euro) oppure non superiore a 20.000 euro se con più di 3 figli a carico.

Al bonus hanno diritto anche le famiglie con un componente del nucleo familiare in gravi condizioni di salute, tali da richiedere l’utilizzo di macchinari salvavita (in questo caso senza limitazioni di residenza o potenza impegnata).

Il valore del bonus è differenziato a seconda del nucleo familiare: 56 euro all’anno per un nucleo familiare di 1-2 persone, 72 euro all’anno per 3-4 persone, 124 euro all’anno per più di 4 persone. Il bonus sarà corrisposto direttamente come sconto sull’importo della bolletta, dividendo l’importo annuale per il numero delle bollette.

La richiesta del bonus deve essere portata al comune di residenza e va presentata insieme all’attestazione del valore Isee, agli estremi della fornitura elettrica (reperibili sulla bolletta) e all’indicazione del numero dei componenti del nucleo familiare.

La domanda darà diritto al riconoscimento del bonus per un anno.

Dal 1° febbraio si può chiedere la sospensione del mutuo

Le famiglie in difficoltà quest'anno possono, in base a un accordo firmato tra consumatori e Abi, chiedere dal 1 febbraio la sospensione delle rate per almeno 12 mesi. La misura vale per i mutui fino a 150.000 euro per clienti con un reddito da 40.000 euro. Basta chiedere informazioni alla propria banca.

Aiuti erogati dagli enti locali (aggiornamento in progress)

Se vuoi segnalare bonus o agevolazioni per la famiglia, scrivi una mail a redazione@nostrofiglio.it.

Se vuoi confrontarti con altre mamme e papà o chiedere informazioni, entra nel forum

ABRUZZO

Un aiuto economico per le famiglie numerose, cioè con almeno 4 figli, dal Comune di Roseto degli Abruzzi (Te). Il sostegno è rivolto alle famiglie residenti nei Comuni di Roseto degli Abruzzi e Morro d’Oro (Ambito Territoriale n.8 – Costa Sud 2) e l’entità sarà determinata sulla base del numero delle domande ritenute ammissibili, nei limiti delle risorse stanziate dalla Regione Abruzzo e dai due comuni. Tra i requisiti di ammissione, il reddito Isee che non deve essere superiore a 12.000 euro.

Le domande devono pervenire entro il 20 marzo 2010 all’Ufficio Protocollo dei rispettivi comuni di residenza.

Per informazioni: Comune di Roseto degli Abruzzi, tel. 085.89453645.Comune di Morro d’Oro, tel. 085.895145.

CALABRIA

Bonus per la famiglia sospesi fino alle prossime elezioni regionali (indette per fine marzo 2010)

EMILIA ROMAGNA

La regione Emilia Romagna ha attivato in tutto il territorio regionale un progetto per i bambini che hanno la celiachia che consente ai cittadini di rifornirsi di prodotti senza glutine a carico del Servizio sanitario regionale anche negli esercizi commerciali convenzionati, oltre che nelle farmacie, e di utilizzare gli appositi 4 buoni spesa al mese, anziché l’unico buono mensile precedentemente in uso.

Attualmente l’utilizzo dei quattro buoni mensili è stato attivato nei territori delle Aziende Usl di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Forlì, Ravenna. I bonus possono essere utilizzati presso i negozi e le farmacie convenzionate con le Aziende Usl di residenza. Per maggiori informazioni e per consultare gli elenchi degli esercizi commerciali convenzionati e l’elenco degli alimenti compresi nel registro nazionale, si può consultare il sito www.saluter.it

Il comune di Bologna offre invece il servizio Zerododici rivolto ai genitori che scelgono di tenere a casa il proprio figlio fino al compimento dell'anno di vita, non iscrivendolo al nido d'infanzia. Il servizio prevede la possibilità di usufruire di un contributo integrativo dello stipendio per madri e padri interessati a fruire dell'astensione facoltativa dal lavoro nel primo anno di vita del bambino, concesso in modo forfettario in aggiunta ai mesi di aspettativa obbligatoria e facoltativa.

È necessario essere residenti nel comune di Bologna, presentare domanda entro i tre mesi di vita del bambino e avere una certificazione Isee non superiore o pari ad 21.000 euro. L’integrazione forfettaria dello stipendio è di 2.700 euro per un periodo di aspettativa facoltativa minimo di 6 mesi per i lavoratori dipendenti e minimo 3 per tutti gli altri lavoratori.

Il contributo aumenta a 3000 euro per i bambini in situazione di handicap, appartenenti a famiglie monogenitoriali, in presenza di parti gemellari e in caso di alternanza di aspettativa facoltativa paterna per almeno 3 mesi e in modo continuativo con l'aspettativa facoltativa della madre.

Per presentare la domanda è indispensabile fissare un appuntamento. Info: tel. 051.6443321.

Le mamme di Modena possono poi richiedere la Family Card, una tessera che dà diritto a sconti e agevolazioni presso una serie di esercizi commerciali convenzionati tra cui mercati, supermercati, negozi alimentari, di articoli per bambini, d’abbigliamento, di calzature, bar, ristoranti e pizzerie, profumerie, tabaccherie, librerie, cartolerie, autoconcessionarie, poliambulatori medici, farmacie e vari altri servizi tra cui piscine, teatri, cinema.

La card può essere richiesta dalle famiglie con tre o più figli minori, o dalle famiglie con almeno un figlio minore in cui almeno un componente sia in situazione di difficoltà lavorativa (disoccupazione, cassa integrazione, mobilità) da una data successiva al 1 gennaio 2008. Gli altri requisiti necessari sono: essere residenti nel comune di Modena e avere un reddito complessivo annuo inferiore a 80.000 euro. Quelle con un Isee inferiore a 15.000 euro possono usufruire degli sconti presso la grande distribuzione.

Info: tel. 059.2032306, progetti.economici@comune.modena.it

Una Family Card è offerta anche dal Comune di Piacenza, ovvero una tessera riservata alle famiglie numerose valida fino al 31 agosto 2010 che dà diritto a una serie di sconti e agevolazioni economiche. Possono richiederla le famiglie residenti a Piacenza con almeno 4 figli conviventi e fiscalmente a carico, compresi i minori in affido. La card prevede riduzioni sulle tariffe della mensa scolastica e su quellle degli abbonamenti scolastici.

Info: Sportello Informafamiglie&Bambini presso il Centro per le Famiglie. Tel. 0523.492380, e-mail: informafamiglie@comune.piacenza.it

Ferrara invece eroga per l’anno scolastico in corso borse di studio a favore di famiglie a basso reddito (Isee non superiore a 10.632,94 euro) con studenti che frequentano le scuole secondarie di primo grado residenti nel Comune di Ferrara (per gli alunni immigrati è necessario che sia stata presentata richiesta di iscrizione anagrafica presso il Comune).

Chi nell’anno precedente ha conseguito la media del 7 ha diritto ha una borsa di studio di importo maggiorato del 25%. Per gli studenti con handicap certificato si prescinde dal requisito del merito perché hanno comunque diritto alla borsa di studio di importo più elevato, a patto che abbiano completato l’anno scolastico. L’importo delle borse di studio verrà determinato dalla Giunta Regionale sulla base del rapporto tra le risorse disponibili e del numero complessivo delle domande.

La domanda va presentata entro il 26 febbraio alla segreteria della scuola frequentata.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Il comune di Gorizia offre la Carta Famiglia, che dà la possibilità di usufruire di agevolazioni e riduzioni di costi alle famiglie con almeno un figlio a carico. La Carta è riconosciuta anche ai genitori adottivi o affidatari e alle persone singole affidatarie di minori.

I requisiti per ottenere la Carta famiglia sono che almeno uno dei genitori deve essere residente nella regione da almeno un anno, il limite Isee del nucleo familiare non deve essere superiore a 30.000 euro (ma è prevista una deroga a questo limite solo per le famiglie con quattro o più figli).

Info: comune di Gorizia, Ufficio amministrativo Politiche Sociali, tel. 0481.383523.

LIGURIA

Le famiglie numerose, cioè con tre o più figli, residenti a Rapallo (Ge) grazie alla “Family Card” possono ottenere sconti e agevolazioni in oltre 70 negozi su prodotti commerciali, alimentari e non, servizi di intrattenimento (la lista dei punti vendita convenzionati è definita in base all'adesione dei commercianti e viene distribuita alle famiglie). Ne hanno diritto i residenti del distretto sociosanitario n. 14 ( comprendente i Comuni di Rapallo, Santa Margherita Ligure, Zoagli , Portofino).

Non è prevista nessuna limitazione legata al reddito o all'Isee. La Family Card è gratuita e si può richiedere al Distretto sociosanitario 14 - piazza Molfino 10 Rapallo.

Per informazioni: tel. 0185.680464

LOMBARDIA

Il comune di Milano offre un bonus bebè di 500 euro al mese alla madre che usufruisce del congedo parentale per un periodo non inferiore a 6 mesi e fino al compimento del primo anno di età del bambino.

Numerosi i requisiti necessari per ottenere questo aiuto e cioè: i genitori devono essere residenti a Milano da almeno 3 anni, la certificazione Isee non deve essere superiore a 18.000 euro, il bambino non deve frequentare un asilo nido, l'età del bambino deve essere pari ai mesi di congedo per maternità già utilizzati, la madre deve avere un lavoro part time o full time, e se ha un contratto a tempo determinato può presentare domanda a condizione che per il periodo richiesto sia coperto da un contratto di lavoro.

La priorità per l'assegnazione del bonus andrà alle famiglie con bambini disabili e a quelle numerose (con 2 o più gemelli). Alla domanda va allegato: la certificazione Isee rilasciata presso le sedi dei Consigli di Zona, dei Caf e dell'Inps e il decreto di collocamento in astensione facoltativa, rilasciata dagli enti di competenza.

Info: Settore Servizi all'Infanzia, Ufficio iniziative di sostegno alla famiglia, Tel. 02.8846270. Info point tel. 02.88463000.

A Monza il contributo del comune per le famiglie con bambini fino a 3 anni che utilizzano servizi per la prima infanzia o baby sitter è pari ad un massimo del 40% delle spese sostenute. I requisiti necessari sono la residenza a Monza, i genitori entrambi lavoratori o uno dei genitori in temporaneo stato di disoccupazione, la frequenza di nidi/micro nidi/centri prima infanzia/nidi famiglia privati autorizzati, sezioni primavera o asili nido pubblici extracittadini, oppure regolare assunzione di una baby sitter per lo stesso periodo e una certificazione Isee non superiore a 25.500 euro.

La domanda deve essere presentata entro il 31 marzo e deve essere accompagnata dalla Certificazione Isee rilasciata da un Caaf, dalla dichiarazione della frequenza di servizi per la prima infanzia o dal contratto o lettera di assunzione, copie ricevute di pagamento e versamenti Inps per l'assunzione di baby-sitter.

Info: comune di Monza, Settore Servizi sociali, Tel: 039.2372.711, www.comune.monza.it.

A Bergamo i buoni sociali per "Il primo anno in famiglia" offrono sostegno alle famiglie con bambini appena nati o adottati e sono pari a 350 euro mensili (in presenza di gemelli e di famiglie monogenitoriali il bonus sale a 450 euro mensili) per una durata massima di 6 mesi. Questi i requisiti: residenza nel comune di Bergamo (ma ne hanno diritto anche le famiglie di cittadini stranieri residenti, titolari di carta o di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno), certificazione Isee pari a 16.000 euro annui, età del bambino non superiore a 12 mesi al momento della richiesta (salvo per i bambini disabili e per le famiglie affidatarie e adottive), la dichiarazione di uno dei genitori di voler usufruire del periodo di astensione facoltativa dal lavoro, la rinuncia dei genitori all'inserimento del bambino in un asilo nido per tutto il periodo di astensione facoltativa richiesto, nel caso in cui la domanda venga accolta.

Info: Servizi alla Persona del comune di Bergamo, Tel. 035.399.686 , www.comune.bergamo.it.

Dal 1° di aprile 2010 i neonati di Varese avranno in regalo dal comune anche un borsa con vari prodotti che servono per la cura del bebè: la crema protettiva, il borotalco, lo shampoo antilacrime, il contenitore biberon, il telo trapuntato, il sapone liquido ultradelicato, il sapone neutro, le salviettine delicate. Valore: circa 50 euro.

I bauletti potranno essere ritirati in tutte le 22 farmacie varesine. La procedura è semplice: a partire dal mese di aprile le mamme riceveranno un buono valido per richiedere il kit all'atto della registrazione della nascita che si effettua all'ufficio anagrafe del Comune.

Con il tagliando potranno andare in una qualunque delle farmacie cittadine e portarsi a casa la borsa. Niente discriminazioni però per chi è nato prima dell'annuncio di ieri: le regole sono retroattive e valgono per tutti i piccoli varesini nati nel 2010, da gennaio a marzo, che semplicemente dovranno aspettarsi il buono offerto dal Comune nella cassetta delle lettere di casa.

Info: URP-Ufficio relazioni con il pubblico, telefono 0332-255477, numero verde 800-350394, e-mail: urp@comune.varese.it

La Regione Lombardia mette a disposizione il "Buono famiglia 2010" a favore delle famiglie disagiate; il bonus è pari a 1300 euro e ne hanno diritto le famiglie che, residenti in Lombardia, pagano la retta per il ricovero di un anziano e/o di un familiare disabile presso una struttura residenziale sul territorio lombardo e che presentino almeno una delle seguenti due condizioni: avere nel proprio nucleo familiare almeno un figlio, anche in affido, minorenne e una certificazione Isee non superiore a 22.000 euro; percepire ammortizzatori sociali a causa dell'interruzione o sospensione del rapporto di lavoro. La domanda per ottenere il buono va presentata presso gli sportelli territoriali attivati a livello distrettuale nelle Asl dal 15 febbraio al 5 marzo 2010.

Per informazioni: Call center regionale, tel. 840.000.001

Dal 1° ottobre debutta il Fondo Nasko, attraverso il quale Regione Lombardia mette a disposizione un assegno mensile di 250 euro (per un massimo di 18 mesi) alle donne che rinunciano ad una interruzione di gravidanza, decisa per problemi economici. ''La nascita e l'avvio concreto dell'attività di questo Fondo - spiega il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - risponde al traguardo ideale che ci siamo posti, e cioe' il fatto che nessuna donna dovra' più essere costretta ad abortire in Lombardia per problemi economici. Con questo strumento vogliamo contribuire a eliminare qualunque ostacolo che renda difficoltoso fare una scelta a favore della vita''.

Nasko ha una dotazione di 5 milioni di euro e prevede di garantire un contributo complessivo fino a 4.500 euro nell'arco di 18 mesi (suddivisi tra il periodo precedente il parto e quello successivo alla nascita del bambino). L'assegno, prosegue la nota, sarà erogato direttamente alle donne che accetteranno e seguiranno un progetto personalizzato di aiuto realizzato dai Consultori familiari e i Centri di Aiuto alla Vita (Cav).

Anche chi non ha fatto domanda nei tempi previsti potrà richiedere entro il 30 aprile 2010 i contributi Dote Scuola erogati dalla Regione Lombardia per l'anno scolastico 2009/2010. Si tratta di diversi contributi: dal Buono Scuola, introdotto per permettere la libertà di scelta educativa, all'Integrazione al Buono Scuola, un sostegno aggiuntivo per le famiglie più bisognose; dal Contributo per la Disabilità, un aiuto per consentire una formazione personalizzata ai ragazzi portatori di handicap, al Sostegno al reddito, pensato per la permanenza dei ragazzi meno abbienti nel sistema dell'istruzione statale o nell'Ifp regionale. C'è inoltre la componente Merito, creata per premiare gli allievi più brillanti. Infine, la Dote Scuola per l'Istruzione e Formazione Professionale è un contributo che copre le spese di frequenza dei ragazzi iscritti ai corsi regionali di istruzione e formazione professionale.

Il sostegno al reddito è un contributo per libri, mensa, trasporti, materiale scolastico, assegnato agli studenti lombardi che frequentano le scuole statali. I requisiti per ottenerlo sono: la residenza in Lombardia, la frequenza in una scuola statale che si trova in Lombardia, un Isee inferiore o uguale a 15.458 euro. Il contributo è pari a 120 euro per gli studenti delle elementari; 220 euro per gli studenti delle medie inferiori; 320 euro per gli studenti delle medie superiori.

Gli allievi meritevoli delle scuole statali, che conseguiranno risultati brillanti nell'anno scolastico 2009/2010, hanno diritto al "Merito", a patto che abbiano tali requisiti: la residenza in Lombardia, la frequenza in una scuola statale che si trova in Lombardia, un Isee inferiore o uguale a 20.000 euro, ma senza limite di Isee per gli studenti che conseguono 100 e lode all'esame di maturità.

Gli studenti delle scuole paritarie elementari, medie e superiori hanno diritto a due tipi di contributi cumulabili: "Buono scuola" (che comprende "Integrazione al Buono scuola" e "Contributo per disabilità") e "Merito". Il primo è un contributo del valore del 50% di copertura della retta, fino a un tetto massimo di 1050 euro, per le famiglie con un indicatore di reddito inferiore o uguale a 8.384,75 euro; o del il 25% di copertura della retta, fino a un tetto massimo di 1050 euro, per le famiglie con un indicatore di reddito compreso tra 8.384,75 e 46.597 euro. I requisiti per richiedere il "Buono scuola" sono la residenza in Lombardia, la frequenza di una scuola paritaria che si trova in Lombardia e una certificazione Isee inferiore o uguale a 46.597 euro.

L'Integrazione è un sostegno in più per le famiglie meno abbienti (Isee inferiore o uguale a 15.458 euro) che hanno uno o più figli iscritti a una scuola paritaria.

Il valore del contributo è di 500 euro per gli studenti della scuola elementare; 700 euro per gli studenti della scuola media; 1000 euro per gli studenti delle superiori.

Il Contributo per la disabilità rientra nel "Buono Scuola" e consiste in un sostegno per favorire una formazione personalizzata per i ragazzi portatori di handicap che frequentano le scuole paritarie. Per ottenere questo contributo (3000 euro per le spese riguardanti l'insegnante di sostegno) non ci sono limiti di reddito. Basta un certificato dall'Asl.

C'è infine un contributo di merito destinato agli allievi meritevoli delle scuole paritarie, per i risultati conseguiti nell'anno scolastico 2009/2010. Oltre alla residenza e alla frequenza di una scuola paritaria in Lombardia, è necessaria una certificazione Isee inferiore o uguale a 20.000 euro, ma non c'è limite di Isee per gli studenti che conseguono 100 e lode all'esame di maturità.

Per ottenere i contributi è necessario recarsi presso lo Spazio Regione Lombardia (a Milano, via Filzi 22 o via Taramelli 20) a compilare la domanda, chiamare l'Infoline del Comune di Milano al numero 02.0202 dal 20 febbraio al 31 marzo per avere un appuntamento presso uno sportello comunale per perfezionare l'iscrizione.

Per ulteriori informazioni: Call center Dote Scuola della Regione Lombardia, tel. 800.318.318, numero verde gratuito attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20.

LAZIO

Il comune di Roma, assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute, offre a tutte le neomamme di bimbi nati a Roma dal 1 gennaio del 2009 all’8 maggio 2010 la Carta Bimbo che consente di acquistare prodotti di prima necessità con la possibilità di usufruire di sconti fino al 30% a seconda del reddito, a partire dal terzo mese e fino al compimento del primo anno di vita.

 

In ogni card è contenuta una capacità di spesa di 300 euro (con un paniere "base", cioè prodotti alimentari e pannolini con sconto medio del 30%, e uno "accessorio", ovvero biberoneria, infant-set, etc.

con sconto medio del 20%) e un’assicurazione "primi rischi", per le necessità più importanti del bimbo. I criteri reddituali prevedono un limite annuo di spesa di 4000 euro sul "paniere base" e di 3000 euro sul "paniere accessorio con una certificazione Isee minore di 25.000 euro, e un limite annuo di spesa di 3000 euro sul "paniere base" e di 1500 euro sul "paniere accessorio con una certificazione Isee maggiore di 25.000 euro. Inoltre il semplice possesso della carta da accesso a ulteriori sconti (minimo del 10%) presso i negozi convenzionati di abbigliamento e accessori per bimbi. I prodotti (pannolini, biberon ma anche culle e passeggini) potranno essere acquistati presso una delle 42 farmacie o nei 90 negozi che hanno deciso di aderire a questa iniziativa.

 

L’elenco è consultabile anche on line su http://www.farmacap.it/cartabimbo. Oltre alla Carta Bimbo c’è anche un’assicurazione che copre tutti i servizi di emergenza, come assistenza telefonica 24 ore su 24 da parte di un ginecologo o di un pediatra (per un massimo di nove telefonate l’anno), ma anche medicinali urgenti consegnati a domicilio e viaggio del bimbo in caso di intervento sanitario urgente all’estero. Infine la card prevede l’assistenza di un tutor presso ospedali per seguire le neo mamme durante il primo anno di vita del bimbo.

 

Info: la Carta Bimbo è distribuita direttamente alle neomamme in alcune strutture ospedaliere presentando il certificato di nascita del bambino, o può essere richiesta tramite il numero verde 800.200105 o attraverso il sito www.cartabimbo.it.

 

La Provincia di Roma offre la Family Card, una tessera gratuita che offre sconti e agevolazioni alle famiglie su prodotti commerciali, alimentari e non alimentari, servizi e intrattenimento.Ogni tessera è nominativa, per essere utilizzata va esibita assieme a un documento di riconoscimento ed è valida fino al 31 dicembre del 2011. La tessera è riservata alle famiglie residenti nel territorio della Provincia di Roma composte da: uno/due genitori e due figli con reddito familiare annuale fino a 40.000 euro; uno/due genitori e tre figli con reddito familiare annuale fino a 50.000 euro; dopo il terzo figlio, per ogni figlio in più, il tetto di reddito annuale familiare aumenta di 5.000 euro. Inoltre a persone ultra 65enni con reddito annuale fino a 15.000 euro e persone non autosufficienti a carico del nucleo familiare con reddito fino a 50.000 euro.

 

Per richiedere la family Card è necessario presentare un apposito modulo reperibile presso i Servizi Sociali dei Municipi di Roma e dei Comuni della Provincia e presso le sedi delle Associazioni del Terzo Settore aderenti al progetto. Il modulo, debitamente compilato, cui va allegata la fotocopia di un documento di riconoscimento, deve essere spedito al seguente indirizzo: Provincia di Roma - Dipartimento Servizi Sociali – Ufficio Family Card,Via di Villa Pamphilij 84 - 00152 Roma, oppure al numero di fax: 06.67664502 – 06.67665413, oppure alla casella di posta elettronica: familycard@provincia.roma.it

 

La tessera viene poi spedita direttamente all'indirizzo di posta indicato nella richiesta.

 

MARCHE

 

Ad Ancona il comune offre dei contributi economici alle famiglie numerose (con 4 o più figli). I requisiti per ottenere i bonus sono la residenza nel comune di Ancona (per i cittadini extracomunitari anche il permesso di soggiorno) e la certificazione Isee inferiore a 33.000 euro. Il contributo prevede il rimborso del costo del servizio comunale di trasporto scolastico-scuolabus per l'intero anno scolastico 2009/2010 e il rimborso e/o esonero dal pagamento del costo mensile dei servizi comunali di mensa scolastica e asilo nido sempre per l'intero anno scolastico in corso. La domanda deve essere inviata entro il 1 marzo al Comune di Ancona - Area servizi per la persona e la famiglia, Tel. 071.2226129.

Il comune garantisce anche un aiuto di 500 euro alle famiglie composte da un solo genitore (divorziato, separato legalmente, vedovo o single), residente in Ancona con almeno un figlio minore convivente che non abbia compiuto i sei anni e una certificazione Isee non superiore a 7.500 euro.

Info: tel. 071.2222129.

PIEMONTE

Il comune di Novara ha rinnova anche quest’anno, il sesto consecutivo, l'iniziativa "Ben arrivati ai piccoli novaresi" con il kit del neonato che per il 2010 ammonta a oltre 540 euro. I kit sono riservati ai neonati nati a Novara o alle famiglie nelle quali almeno un genitore, o eventuale tutore, sia residente a Novara da più di due anni.

Necessaria la certificazione Isee che attesti un reddito familiare inferiore ai 35.000 euro lordi. Tra i vari sponsor del 2010, Banca Sella che offre un libretto di risparmio intestato al neonato di 50 euro, Ipercoop Novara con un buono spesa di 50 euro di prodotti per l’infanzia, il Centro Kamaleonte con un buono di 120 euro, lo studio fotografico Pro Rec con un buono di 100 euro, e tantissimi altri nel settore abbigliamento, farmaceutico.

I genitori, ricevuta una lettera di convocazione da parte del Comune, devono recarsi presso l'Ufficio Relazioni col Pubblico del Comune con l’autocertificazione del reddito e ritirare il kit.

Info: comune di Novara, tel. 0321.3703505.

Il comune di Cuneo offre dei voucher di 100 euro mensili (fino a un massimo di 900 euro) per il “Baby Parking”, un servizio a carattere socio-educativo-ricreativo che accoglie minori in età compresa tra 13 mesi e 6 anni. Rispetto all’asilo-nido il baby parking è molto più flessibile, non ha il servizio di mensa e ha orari ridotti di permanenza (massimo 5 ore continuative) pur avendo un orario di apertura di 12 ore al giorno.

Possono accogliere un numero limitato di bambini, fino a un massimo di 25 contemporaneamente. Al momento sono i baby parking con un numero di posti disponibili variabile. I requisiti per ottenere i voucher del comune è necessario che entrambi i genitori siano lavoratori e che la certificazione Isee sia inferiori o pari a 30.000 euro.

Info: comune di Cuneo, Settore Socio educativo. Tel. 0171.444503.

La Regione Piemonte ha aperto un bando regionale per contributi alle famiglie numerose, cioè con 4 o più figli, compresi i minori in affido familiare, in affido pre-adottivo e a rischio giuridico ed i figli maggiorenni, di età non superiore a 25 anni, a carico del nucleo familiare, con un indicatore Isee del nucleo familiare non superiore a 29.000 euro, per la riduzione delle tariffe concernenti la tassa di raccolta dei rifiuti solidi urbani; riduzione delle tariffe legate all’erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua; riduzione delle tariffe per la fruizione dei servizi del trasporto pubblico locale e di eventuali altri servizi pubblici; riduzione delle tariffe per la fruizione dei servizi sociali ed educativi (servizio mensa scolastica, trasporti, servizi integrativi); riduzione delle tariffe per la fruizione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.

Le domande vanno inviate entro il 15 maggio 2010 alla Regione Piemonte - Direzione Politiche Sociali e Politiche per la Famiglia, c .so Stati Uniti 1 – 10128 Torino.

PUGLIA

Il comune di Roseto Valfortore (Fg) ha riconfermato anche per il 2010 il bonus bebè di 500 euro come una delle misure per dare concreto sostegno alla famiglia. Nel 2009, sono nati 12 bambini a e alle loro famiglie, complessivamente, il Comune ha versato 6000 euro.

Al termine dell’anno scolastico in corso, inoltre, il comune di Roseto Valfortore rimborserà le spese di viaggio agli studenti pendolari che dimostreranno di studiare con profitto. I ragazzi che frequentano gli istituti di scuola superiore della provincia e che otterranno la promozione senza riportare alcun debito formativo, infatti, saranno premiati con questo benefit la cui entità sarà decisa al termine dell’anno scolastico in funzione del numero delle domande indirizzate al Comune ammesse a contributo.

Info: comune di Roserto Valfortore, Tel. 0881.594719.

SICILIA

L'assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali ha riferito che per il 2010 i bonus per le famiglie numerose sono sospesi fino alle prossime elezioni regionali (indetter per fine marzo).

TOSCANA

Per il 2010 le famiglie numerose, cioè con almeno quattro figli anche maggiorenni, compresi i bambini e ragazzi in affidamento familiare o in adozione, possono beneficiare di sconti sul costo delle bollette dell'acqua per uso domestico. La riduzione viene determinata in base al numero dei figli e al reddito, secondo un’apposita tabella.

Le domande possono essere presentare entro il 15 marzo con un’autocertificazione (gli appositi moduli si ritirano presso l’Urp della Regione a Firenze in via di Novoli 26 palazzo A, numero verde 800.860070) e la copia dell’ultima fattura pagata presso Cispel Confservizi Toscana, via Paisiello 8 50144 Firenze.

Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. O via fax al numero 055 282182 (insieme alla fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante).

TRENTINO ALTO ADIGE

Il comune di Trento offre ai bambini residenti di età compresa da tre mesi a tre anni il nido familiare, come servizio complementare al nido d’infanzia. Si tratta del cosiddetto servizio Tagesmutter, ovvero personale educativo appositamente formato che fornisce educazione e cura a uno o più bambini presso il proprio domicilio.

Il contributo orario del comune va da un minimo di 2,75 euro all’ora per famiglie con una certificazione Isee pari o superiore a 25.000 euro a un massimo di 6 euro all’ora per famiglie con una certificazione Isee pari o inferiore a 2577,32 euro ed è riconosciuto fino ad un massimo di 100 ore al mese per bambino. Il contributo viene poi integrato con una quota di 1,20 euro all’ora. Naturalmente il contributo è riconosciuto ai bambini che non utilizzano in contemporanea un altro servizio educativo del Comune.

La domanda di servizio nido familiare–Tagesmutter va effettuata direttamente presso la Cooperativa sociale Tagesmutter del Trentino “Il Sorriso” (Via Zambra 11, tel. 0461.407030), mentre la domanda di contributo va presentata presso l’Ufficio Servizi all’Infanzia (via Alfieri 6, tel. 0461.884365) entro la fine del mese precedente all’utilizzo del servizio, indicando il numero di ore mensili per le quali si richiede il contributo e per un periodo massimo di sei mesi, eventualmente rinnovabili. Per informazioni: Comune di Trento - Ufficio Servizi all’Infanzia,tel. 0461.884365.

Anche dal comune di Bolzano propone un contributo per il servizio Tagesmutter, che offre l’assistenza domiciliare all'infanzia da parte di persone, generalmente mamme, che accudiscono, presso le loro abitazioni, fino ad un massimo di 6 bambini da 0 a 3 anni. Chi accudisce il bambino è collegato ad una cooperativa sociale o altro ente sociale senza fine di lucro che ne garantisce la professionalità, la formazione ed il rispetto di determinati parametri. Il rimborso della spesa a carico della famiglia va dal 30 al 60% ed è stabilito in base alla certificazione Isee.

Info: comune di Bolzano, Tel. 0471.997621.

UMBRIA

Le famiglie numerose residenti a Spoleto con quattro o più figli, compresi i minori in affido, possono presentare domanda di contributo per la Tarsu, la tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, per abbattere i costi sostenuti durante l’anno precedente. La domanda va presentata entro il 5 maggio con autocertificazione della composizione del nucleo familiare, la spesa sostenuta per la Tarsu nel precedente e gli estremi del decreto di affidamento per i bambini affidati. Le domande devono essere spedite al Comune di Spoleto - Ufficio Archivio Protocollo, Piazza del Comune 1 - 06049 Spoleto o presentate allo Sportello del Cittadino in via dei Filosofi 89.

Per informazioni: dott.ssa Cinzia Calef, tel. 0743.218737 – 0743.2187.

VALLE D'AOSTA

I bambini residenti ad Aosta in età compresa tra 0 e 3 anni o fra tra 0 e 5 anni in situazione di affidamento preadottivo, di adozione o di affidamento familiare, possono usufruire di un assegno post-natale di 575 euro. È necessario essere residenti nel comune di Aosta e avere una certificazione Isee non superiore a 16.000 euro.

La prima domanda va presentata entro 60 giorni dalla data di nascita o dalla data del provvedimento del Tribunale dei Minorenni con il quale è disposto l’affidamento o l’adozione. Per i due anni successivi la domanda deve essere presentata entro 60 giorni dal compimento del primo e del secondo anno di età del bambino.

Info: Comune di Aosta - Ufficio Servizi Sociali - Disagio e Minori, Tel. 0165.300200.

VENETO

A Padova le famiglie con bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 3 anni che non frequentano un asilo nido comunale o convenzionato possono chiedere il contributo "Bonus famiglia" se sostengono spese per baby sitter o per la frequenza di strutture di accoglienza diverse dai nidi comunali o convenzionati (l’elenco degli asili nido comunali e autonomi convenzionati la cui frequenza non dà diritto al bonus famiglia è consultabile sul sito www.padovanet.it).

Le famiglie di bambini che utilizzano un "Servizio educativo per l'infanzia di interesse pubblico" (elenco consultabile sul sito www.padovanet.it) o che si avvalgono di una baby sitter regolarmente assunta hanno diritto a una somma pari al 50% della spesa mensile documentata, fino a un massimo di 160 euro mensili. Alle famiglie di bambini che utilizzano un "Servizio ludico ricreativo/ludoteca o Servizio integrativo e sperimentale per la prima infanzia (SISPI)" viene erogata una somma massima mensile di 50 euro a copertura di spese documentate.

I requisiti per ottenere il bonus sono che il bambino sia residente a Padova con la famiglia, o con l'unico genitore o con il genitore affidatario; sia di età compresa fra i 6 mesi e l’età sufficiente a frequentare la scuola dell’infanzia; non deve frequentare un asilo nido; l’Isee non deve essere superiore a 25.829 euro; entrambi i genitori (o l’unico genitore o il genitore affidatario) siano impegnati per almeno 3 ore al giorno in attività lavorativa.

La domanda, accompagnata dal rendiconto delle spese sostenute, a gennaio e ad agosto di ogni anno, deve essere consegnata all’ufficio diritto allo studio del Settore Servizi Scolastici, si può presentare in qualsiasi momento ed è valida solo per un anno scolastico, fino a tutto luglio.

Info: Ufficio diritto allo studio - Settore Servizi Scolastici - Comune di Padova,Tel. 049.8204023.

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Aggiornato il 16.02.2010

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