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Neonati con reflusso (con o senza rigurgiti)

di Angela Bisceglia - 10.12.2020 - Scrivici

rigurgito
Fonte: shutterstock
I neo genitori si preoccupano quando il piccolo ha reflusso con rigurgiti frequenti. Ma è un fenomeno normale, spiega il prof Maurizio de Martino dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze. E dice: non serve alcuna cura, man mano che il bimbo cresce e inizia ad assumere cibi solidi e sta più spesso in posizione eretta o seduta, i rigurgiti scompaiono da sé.

In questo articolo

Il reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo, accompagnato o meno da rigurgiti, è un fenomeno del tutto fisiologico nei lattanti, che non richiede alcun trattamento. Per fare chiarezza sull'argomento (ed evitare di dare ai bambini medicinali quando non servono!) abbiamo rivolto alcune domande al professor Maurizio de Martino, direttore del Dipartimento di Scienze per la Salute della Donna e del Bambino dell'Università di Firenze – Ospedale Pediatrico Anna Meyer.

Reflusso gastroesofageo e rigurgito: differenza

Il reflusso gastroesofageo è il passaggio del contenuto gastrico nell'esofago; il rigurgito è lo stesso fenomeno, la differenza è che il reflusso non si vede, mentre si parla di rigurgito se con il reflusso un po' del contenuto gastrico esce anche dalla bocca.

Perché i neonati fanno spesso rigurgiti?

A favorire i rigurgiti nei neonati intervengono vari fattori: innanzitutto la loro alimentazione, che è prevalentemente (o esclusivamente) liquida, e poi il fatto che stanno quasi sempre in posizione sdraiata; nei neonati inoltre c'è una certa immaturità del cardias, la valvolina che collega lo stomaco all'esofago e che ha proprio il compito di impedire la risalita di cibo dallo stomaco.

Il reflusso gastroesofageo deve essere considerato una malattia?

E' ora di sfatare questa 'leggenda metropolitana': il reflusso non è una malattia, ma un normale processo fisiologico che si verifica praticamente in tutti i bambini e gli adulti, soprattutto dopo i pasti, senza causare alcun disturbo. Ci sono tanti bambini sanissimi, che solo perché hanno il reflusso vengono trattati con inibitori della pompa e altri antiacidi, con tutte le spese, le seccature ed i possibili effetti collaterali che ne conseguono: la natura ha messo un pH acido nello stomaco per difendere l'organismo; eliminare senza motivo questa utile e benefica acidità può solo esser dannoso

Come comportarsi allora se il bambino ha reflusso con rigurgiti frequenti?

Proprio perché non è una malattia, il reflusso non deve essere curato in alcun modo. Al massimo, se il bambino è allattato con latte di formula, il pediatra può consigliare un latte addensato.

Se invece è allattato al seno, non bisogna fare assolutamente nulla, ma proseguire tranquillamente con l'allattamento materno. Per il resto, occorre solo aspettare: man mano che il bambino cresce, comincia ad assumere cibi solidi e sta sempre più spesso in posizione eretta o seduta, il fenomeno diventa sempre meno evidente ed i rigurgiti scompaiono da sé.

Qualche consiglio pratico per prevenire i rigurgiti

Se il bambino fa rigurgiti con una certa frequenza, si può provare a tenerlo un po' di tempo in posizione eretta, almeno fino a quando non fa il ruttino; un altro accorgimento può essere quello di fare di tanto in tanto una pausa durante la poppata. E naturalmente armarsi di pazienza e… di bavaglini!

Il reflusso gastroesofageo può diventare una malattia?

Solo in casi estremamente rari, che davvero si possono contare sulle dita di una mano. Secondo le recenti linee guida congiunte delle società di gastroenterologia pediatrica americana ed europea, non si può parlare di malattia da reflusso gastroesofageo neanche nei bambini con vomito (vomito, non rigurgito!) ricorrente e scarso accrescimento. Né tantomeno si può pensare al reflusso se il bambino è particolarmente irritabile o manifesta pianti inspiegabili. In questi casi sarà il pediatra, attraverso i racconti dei genitori ed una visita accurata, a valutare se è il caso di approfondire le indagini per escludere altre cause o se, eventualmente, indirizzare il bambino ad un centro di gastroenterologia pediatrica.

Quali complicanze può dare la malattia da reflusso?

Solo in rari casi, e perlopiù in bambini con gravi problemi neurologici, il reflusso può essere causa di polmoniti ricorrenti e di malattia polmonare interstiziale, dovuta all'aspirazione del contenuto gastrico da parte dei polmoni. Non vi è invece alcuna dimostrazione scientifica che siano determinate da reflusso la tosse cronica, le sinusiti, l'otite cronica, l'arrossamento della faringe o la sordità.

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