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Come scegliere il seggiolino auto

di Alice Dutto - 20.03.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Si tratta di uno degli acquisti più importanti per offrire un sicuro benvenuto al bebè appena arrivato. La scelta del sistema di ritenuta per l'auto non deve essere presa alla leggera. Ecco la nostra guida

In questo articolo

Attacchi Isofix, cintura di sicurezza a due, tre, o quattro punti, protezioni laterali, riduttori, rialzini, dispositivi antiabbandono e chi più ne ha più ne metta. Quando arriva il momento di scegliere il seggiolino auto per i bambini, i genitori si trasformano in pochi giorni in grandi esperti. C'è chi si informa su ogni singolo dettaglio e chi si affida ai negozianti. Qui abbiamo raccolto diverse indicazioni per poter fare una scelta consapevole.

Che cosa dice la legge


L'obbligo di installare sistemi di ritenuta in auto per i bambini fino a 150 cm di altezza è previsto dall'articolo 172 del Codice della Strada. Una norma da cui si evince che l'uso del seggiolino è slegato dall'età del bambino, ma dipende solo da quanto è alto.

Chi non rispetta questa prescrizione rischia una multa dagli 80 ai 323 euro e la decurtazione di 5 punti della patente. Se, nell'arco di due anni, si viene multati per la stessa infrazione, è prevista la sospensione della patente per un periodo che va dai 15 ai 60 giorni.

Nel 2017, poi, sono state introdotte nuove norme tecniche che riguardano l'omologazione dei seggiolini (e che al momento non interessano i genitori). Le disposizioni, infatti, non si applicano ai modelli già acquistati e in uso (quindi nemmeno i seggiolini di seconda mano), che si possono ancora usare e per cui non c'è obbligo di sostituzione.

Le aziende produttrici, però, dovranno produrre rialzi con schienale per i bambini fino a 125 centimetri di altezza, che andranno progressivamente a sostituire i cosiddetti rialzini ancora oggi in circolazione.

1. Scegliete un seggiolino sicuro

Il primo passo per fare una buona scelta è quello di raccogliere informazioni. Potete trovarne di molto utili sui siti degli enti che effettuano crash test indipendenti: Adac, Touring Club Svizzero (Tcs) e Altroconsumo stilano periodicamente le loro classifiche in cui individuano i migliori seggiolini in fatto di sicurezza.

Le loro prove, tra l'altro, sono più severe rispetto a quelle effettuate per ottenere l'omologazione dei seggiolini e tengono in conto più parametri, come ad esempio la facilità di utilizzo e la presenza di eventuali sostanze nocive.

2. Controllate l’omologazione

I genitori possono scegliere i seggiolini che rispettano le due norme europee che in questo momento coesistono:

UN ECE R44-04

- La classificazione dei seggiolini viene fatta in base al peso. I gruppi previsti sono 5:

  • Gruppo 0: per bambini di peso inferiore a 10 kg. In questo gruppo rientrano le cosiddette navicelle omologate per auto, che permettono al bambino di viaggiare disteso.
  • Gruppo 0+: per bambini di peso inferiore a 13 kg. In questo gruppo sono inclusi i cosiddetti "ovetti", che si agganciano al sedile posteriore sfruttando le cinture di sicurezza dell'auto (a volte ha un proprio dispositivo da fissare anche con sistema Isofix) e deve essere montato in posizione opposta al senso di marcia. Possono essere posizionati anche sul sedile anteriore del passeggero, sempre in senso contrario di marcia, disattivando l'airbag.
  • Gruppo 1: per bambini tra 9 e 18 kg.
  • Gruppo 2: per bambini tra 15 e 25 kg.
  • Gruppo 3: per bambini tra 22 e 36 kg.
  • Occorre tenere presente che esistono in circolazione modelli che hanno una doppia classificazione: per esempio, un prodotto di classe 0 + 1 va bene per un bimbo fino a 18 Kg; il Gruppo 1/2/3 va bene per un bimbo da 9 a 36 kg.

- L'obbligo di trasporto in senso contrario di marcia fino ai 9 kg del bambino

- Protezione contro gli impatti laterali non prevista

UN ECE R129 (i-Size)

  • La classificazione dei seggiolini viene fatta per altezza
  • L'obbligo di trasporto in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi del bambino
  • Protezione contro gli impatti laterali prevista
  • Agganci Isofix obbligatori

«I test previsti dal nuovo regolamento sono più stringenti e garantiscono una protezione più completa assicurando un miglior ancoraggio del seggiolino e una maggiore protezione in caso di incidente» ha dichiarato al Corriere della Sera Pietro Vergani di TÜV Italia, uno dei più grandi enti certificatori al mondo.


Per verificare che il seggiolino sia omologato, guardate l'etichetta. Lì, oltre a questa informazione ne troverete anche molte altre utili: ad esempio, il riferimento all'azienda produttrice, il marchio e il numero di omologazione.

3. Scegliete il modello di seggiolino migliore per voi (e per la vostra auto)

L'indicazione da rispettare, in questo caso, è quella di non avere fretta: come suggerisce Altroconsumo nel test «Bambini a Bordo in sicurezza», è meglio passare al seggiolino più grande solo quando il bimbo ha raggiunto i limiti di peso e altezza della categoria.

Portarsi avanti, infatti, non è mai bene: un bebè di un paio di mesi in un seggiolino adatto a una fascia di età tra i 9 mesi e i 4 anni (per un peso tra i 9 kg e i 18 kg) non sarebbe sicuro.

Altri consigli sono poi di scegliere prodotti con lo schienale reclinabile e regolabile in altezza, con un'imbottitura laterale più voluminosa e dotati di sistema Isofix, perché garantiscono una maggiore stabilità e protezione in caso di incidente.

4. Fate delle prove

Un altro aspetto importante da valutare è la compatibilità con la propria auto. Come ricorda Cybex, produttore di seggiolini, a volte non si possono installare in determinati veicoli. Controllate quindi la lista di compatibilità (spesso viene riportata sul sito internet del produttore) per valutare la possibilità di utilizzare quel prodotto sul sedile della vostra auto.

Prima di acquistare un prodotto, provate a installarlo sulla vostra vettura, meglio se con il bambino sopra. Tenete conto che quest’operazione deve risultare facile e veloce.

5. Se è usato

Se il seggiolino è di seconda mano, è bene valutare le condizioni, l'integrità e la tenuta.

Inoltre, in questo caso è ancor più importante verificare la norma di omologazione: se sull'etichetta sono riportate le sigle UN ECE R44 01 e UN ECE R44 02, vuol dire che il seggiolino rispetta norme più vecchie e oggi fuori legge.

6. I dispositivi anti-abbandono

Dal 7 novembre 2019 è entrato in vigore il regolamento di attuazione dell'articolo 172 del Nuovo Codice della Strada, che ha reso obbligatorio il dispositivo anti-abbandono per il seggiolino in automobile per tutti i bambini che hanno meno di quattro anni. Dopo alcuni mesi per consentire alle famiglie di mettersi in regola con le nuove disposizioni, dal 6 marzo 2020 sono previste sanzioni per chi circola senza il dispositivo anti-abbandono per seggiolino auto del loro bambino o con un dispositivo fuori norma. 

Il dispositivo può essere integrato direttamente nel seggiolino dal produttore, oppure essere indipendente dal sistema di ritenuta del bimbo. In tutti i prodotti, comunque, l'allarme deve attivarsi nel momento in cui il conducente si allontana dal veicolo. 

La multa varia dagli 83 ai 333 euro (che si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente. Se vengono commesse due infrazioni in 2 anni, la patente sarà sospesa da 15 giorni a due mesi.

Come ha ben specifico la rivista Altroconsumo, le sanzioni possono scattare in diversi casi:

  • non si ha il sistema antiabbandono;
  • il sistema non è conforme ai requisiti del decreto attuativo;
  • il sistema funziona con il dispositivo bluetooth, ma questo non è stato attivato oppure l'app non funziona;
  • il sistema antiabbandono non è autorizzato dal produttore del seggiolino.

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Revisionato da Valentina Murelli

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