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Rito civile o rito religioso

di Maria Cristina Renis - 20.05.2011 - Scrivici

Il primo si svolge in una sala comunale e viene officiato dal sindaco o da un assessore. Il secondo in chiesa, nel caso di nozze premaman all'altare si può arrivare in coppia

Il rito civile Si svolge nella sala comunale adibita alla celebrazione, generalmente sobria, ma che, chiedendo l’autorizzazione, può essere addobbata con fiori o accompagnamento musicale per rendere la cerimonia più suggestiva. Il rito dura circa una ventina di minuti e viene officiato dal sindaco o da un assessore che legge gli articoli 143, 144 e 147 del Codice civile e pone la tradizionale domanda “vuoi tu…”, porge gli anelli per lo scambio, fa firmare il registro comunale a sposi e testimoni e rivolge parole di auguri alla coppia.

Il rito religioso La chiesa offre una cornice romantica e coreografica: si può addobbare a scelta con i fiori preferiti, accompagnare la cerimonia da una musica consona al rito liturgico o eventualmente da un coro. Comunque sia, il bon ton prevede che sia lo sposo ad aspettare la sposa sull’altare, che arriva accompagnata dal padre: nel caso di nozze premaman, invece, all’altare si può arrivare in coppia.

Durante la cerimonia, che prevede il rinnovo delle promesse battesimali e le letture, in genere scelte dagli sposi e concordate con il sacerdote e poi affidate a parenti o amici, c’è la benedizione e lo scambio degli anelli con la recita da parte degli sposi della formula “ricevi questo anello in segno del mio amore e della mia fedeltà…”. Il sacerdote rivolge la fatidica domanda “vuoi tu…” agli sposi che recitano poi a turno la tradizionale formula “io prendo te come mia sposa…”.

Al termine della cerimonia, dopo gli auguri di rito, e l’uscita dalla chiesa, parenti e amici attendono la coppia sul sagrato per il lancio beneaugurante del riso (o di petali di rosa o anche di bolle di sapone, più coreografiche, economiche ed ecologiche) e le immancabili foto di gruppo.

Infine si salutano gli invitati e si ringraziano quelli che non parteciperanno al ricevimento.

I documenti per il rito religioso

Oltre a quelli per il rito civile (poiché il matrimonio religioso è valido anche ai fini civili, è necessario il nullaosta rilasciato dal comune dopo le pubblicazioni: il parroco provvede alle pubblicazioni in chiesa per le due domeniche che precedono la cerimonia), sono necessari i certificati di battesimo, cresima, di stato libero ecclesiastico (se uno dei due sposi ha vissuto per almeno un anno dopo i 16 anni in una diocesi diversa dal domicilio attuale, sostituibile con il giuramento di due testimoni di fronte al parroco), l’attestato di frequenza al corso prematrimoniale e il nullaosta ecclesiastico se il matrimonio si celebra in una parrocchia diversa da quella di residenza.

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