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Infezioni respiratorie ricorrenti. Cosa fare?

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Più sono piccoli, più spesso i bambini tendono ad ammalarsi di infezioni respiratorie. Perché il loro sistema immunitario è ancora immaturo e quindi poco protetto di fronte agli attacchi di virus e batteri. Ecco come proteggere i bambini e tutta la famiglia.

Raffreddore, faringite, tonsillite, bronchite, otite: sono tra le infezioni respiratorie alle quali i bambini tendono ad andare incontro con maggiore frequenza, tanto che, se certi episodi si ripetono più di 6-8 volte all'anno, si parla di infezioni respiratorie ricorrenti. Una situazione che, oltre ad arrecare malessere nel bambino, può coinvolgere anche il resto della famiglia, con giorni di assenza da scuola o dal lavoro. 

Perché alcuni bambini possono ammalarsi più spesso rispetto ad altri

Ci sono bambini più vulnerabili di fronte alle infezioni respiratorie. Perché? I motivi possono essere vari: da una parte intervengono fattori soggettivi, per cui il sistema immunitario di alcuni bambini può maturare più tardi rispetto ad altri; dall'altra fattori ambientali, come l'esposizione ad agenti inquinanti o al fumo di sigaretta, la socializzazione precoce, la presenza di una famiglia numerosa, dove ognuno può contribuire a "portare in casa" virus e batteri.

Le buone abitudini per prevenire infezioni

Come proteggersi? Limitando, se possibile, la permanenza in luoghi chiusi e affollati ed arieggiando spesso i locali, in modo da consentire un buon ricambio d'aria; seguendo un'alimentazione completa e variegata, ricca di vitamine e antiossidanti, contenuti soprattutto in frutta e verdura di stagione; evitando l'esposizione al fumo di sigaretta, che riduce le difese immunitarie; lavandosi di frequente le mani, soprattutto prima di mangiare e dopo aver toccato oggetti di uso comune; sottoponendosi alle vaccinazioni previste dal calendario vaccinale. In più, è importante mantenere sana la microflora della bocca.

Il microbiota orale: la prima sentinella contro l’ingresso di virus e batteri

Nel nostro organismo risiedono miliardi di batteri di diverse specie ed ogni distretto del nostro corpo ne ospita determinati ceppi. Le loro funzioni sono molteplici e tra queste c'è anche quella di proteggerci dall'ingresso e dalla proliferazione di germi nocivi. Il microbiota orale, in particolare, è il primo baluardo contro tutto ciò che proviene dall'esterno, pertanto svolge un ruolo difensivo strategico. Con il suo "esercito" di oltre 700 specie diverse di batteri infatti, che hanno la capacità di aderire alle superfici del cavo orale e creare una sorta di pellicola protettiva nei confronti di microrganismi patogeni che, infiltrandosi nella cavità orale, possono raggiungere le vie respiratorie e causare infezioni.

I batteri giusti nelle giuste proporzioni

Perché questo straordinario universo microbico possa svolgere in modo efficace la sua funzione protettrice e mantenere lo stato di benessere, è fondamentale che ci sia eubiosi, cioè un equilibrio tra  le varie specie batteriche, con una prevalenza di Streptococcus salivarius, che è la specie "buona" più presente a livello orale. Viceversa, un'alterazione nella composizione del microbiota ed in particolare una carenza di Streptococcus salivarius, crea uno stato di disbiosi, che può favorire l'ingresso e la proliferazione di batteri "cattivi" come Moraxella catarrhalis, Haemophylus influenzae ed altre specie di Streptoccocchi, come S. pneumoniae e S. pyogenes , che  possono causare infezioni ai danni delle alte e delle basse vie respiratorie.

Il ceppo più ”buono”: lo Streptococcus salivarius K12

La letteratura identifica circa quindici ceppi di Streptococcus salivarius, ma il più investigato clinicamente è lo Streptococcus salivarius K12, che si è rivelato in grado di uccidere i principali ceppi di Streptococcus pyogenes, responsabile delle principali patologie del cavo orale, ma anche degli altri batteri patogeni che possono colonizzare la bocca del bambino e dell'adulto. Non solo: una presenza stabile di Streptococcus salivarius K12 contribuisce a rendere inospitale l'ambiente anche per i virus, contrastando la capacità di un viroma aggressivo di penetrare e manifestarsi patologicamente sia in chi soffre di infezioni ricorrenti sia nei soggetti sani.

Fare il pieno di Steptococcus salivarius K12 con Bactoblis®.

Per mantenere lo stato di eubiosi nella cavità orale o ripristinare il giusto equilibrio in caso di disbiosi,  un aiuto efficace può venire dall'assunzione di probiotici contenenti il ceppo Steptococcus salivarius K12 in quantità adeguate. Come Bactoblis®, integratore alimentare in compresse orosolubili che contiene non meno di 1 miliardo di Streptococcus salivarius K12 per ogni compressa. Studi clinici hanno evidenziato che Bactoblis® è in gradi di colonizzare il cavo orale in soli 3 giorni, per raggiungere l'80-90% di tutto il consorzio microbico dell'ospite in 30 giorni di somministrazione. In pratica lo Streptococcus salivarius K12 di Bactoblis®, proliferando nel cavo orale, va a sostituirsi alle specie batteriche potenzialmente patogene, riducendo il rischio di contrarre infezioni virali o batteriche a carico non solo delle prime vie respiratorie, ma anche delle basse vie respiratorie.

Si è visto infatti che vi è una correlazione tra microbiota orale e polmonare grazie ad un fenomeno di "bioareosol", che trasporta i microrganismi dalla bocca al polmone raggiungendo così le basse vie respiratorie. Se ne può dedurre quindi che avere un microbiota orale sano significa assicurarsi anche una protezione delle basse vie respiratorie.  

Bactoblis® per tutta la famiglia, anche per i piccolissimi

Bactoblis® è particolarmente indicato per la prevenzione di infezioni virali e batteriche  dei bambini, che sono i più vulnerabili di fronte all'attacco di germi patogeni, ma può essere efficacemente impiegato anche dagli adulti e anche in gravidanza.
Due le formulazioni disponibili, contenenti entrambe la stessa qualità e quantità di probiotico: c'è Bactoblis® in confezioni da 30 compresse orosolubili a lento scioglimento, da sciogliere in bocca preferibilmente la sera prima di coricarsi, dopo aver lavato i denti; e c'è Bactoblis Infant® in capsule apribili, indicato per i bambini più piccoli fino a quando non riescono a sciogliere in bocca autonomamente la compressa, dal momento che la polvere contenuta nelle capsule può essere spalmata sulle gengive del bambino o vi può essere immerso il ciuccio inumidito.
Per mantenere uno stato di benessere, si consiglia di assumere di Bactoblis® per cicli di almeno 3 mesi, anche se, per una corretta assunzione, è sempre opportuno sentire il parere del proprio medico.

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