Kristen Miller, 27 anni, non aveva vissuto alcuna complicazione durante la sua gravidanza gemellare. Nei primi di febbraio però, mentre assisteva ad una funzione religiosa, iniziò a sentire le dolorose contrazioni pre-parto. Alla fine, le si ruppero le acque.
I piccoli Micah e Madilyn si trovavano nel grembo materno da appena 22 settimane, e un tale anticipo dei tempi di travaglio non poteva affatto escludere rischi e complicazioni. Giunti in ospedale quindi i medici tentarono in ogni modo di fermare la fuoriuscita dall'utero dei due piccoli. Lo scopo era fare di tutto per raggiungere almeno le 24 settimane.
Per due settimane Kristen è stata monitorata e tenuta in osservazione.
I due gemellini si trovavano in camere gestazioni differenti e Kristen aveva due placente. Tale separazione ha aiutato molto i medici, che decisero di far nascere solo Micah, il maschietto.
A San Valentino, con l'aiuto di 18 persone tra dottori e infermieri, è nato dunque Micah, uno scricciolo di 450g.
La sorellina Madilyn è stata lasciata dentro il pancione, benché l'equipé medica fosse consapevole che poteva essere una situazione a brevissimo termine.
Per mantenere le esigue speranze di sopravvivenza della piccola, i dottori hanno "spento" gradatamente le contrazioni e messo a riposo l'utero.
Contrariamente alle aspettative, Madilyn è nata dopo ben 38 giorni nell'utero.
I medici hanno pensato di far riacquistare ai due gemelli il loro rapporto sensoriale, permettendogli di stare a stretto contatto nell'incubatrice artificiale.
Per i genitori del Tennessee, Kristen e Ian Miller, il peggio sembra alle spalle, anche se i due gemelli dovranno passare ancora un paio di mesi in ospedale.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook di papà Ian.