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Il primo bagnetto? Ecco perché ritardarlo

di Irma Levanti - 22.01.2019 - Scrivici

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Fonte: Jacek Sopotnicki / Alamy / IPA
Secondo uno studio americano, ritardare il primo bagno di almeno 12 ore permetterebbe di aumentare il tasso di allattamento esclusivo al seno. E potrebbero esserci anche altri vantaggi

Ritardare di almeno 12 ore il primo bagnetto del bebè potrebbe dare una mano all'allattamento. A dirlo sono i risultati di uno studio condotto da operatori dell'Unità mamma-bambino di uno degli ospedali del gruppo americano Cleveland Clinic, pubblicati sul Journal for Obstetrics, Gynecologic, and Neonatal Nursing.

“Ci siamo accorti che sempre più mamme ci chiedevano di ritardare il primo bagnetto, perché leggevano in rete di presunti benefici di questa pratica. Così abbiamo deciso di verificare direttamente” ha spiegato la coordinatrice della ricerca, Heather DiCioccio.

Lo studio ha coinvolto circa 1000 coppie mamme-bebè: circa metà dei neonati ha ricevuto il primo bagno poco dopo la nascita, mentre l'altra metà ha aspettato almeno 12 ore. Ebbene, si è visto che il tasso di allattamento esclusivo al seno alla dimissione era più elevato nel secondo gruppo rispetto al primo (68,2% versus 59,8%).

Secondo DiCioccio questa associazione potrebbe dipendere da vari fattori: un contatto pelle a pelle più prolungato dopo la nascita, la somiglianza tra l'odore del liquido amniotico e quello del seno materno (che faciliterebbe l'attacco), la stabilizzazione della temperatura corporea del piccolo, che con il bagnetto tende a raffreddarsi di più. “Adesso, la nostra nuova linea operativa è di ritardare il primo bagnetto di almeno 12 ore, a meno che non sia la mamma a chiedere espressamente di farlo prima. In questo caso, consigliamo di aspettare almeno due ore” afferma Di Cioccio.

D'altra parte l'idea di aspettare un certo tempo dopo la nascita prima di immergere il bebè nell'acqua non è una novità assoluta. Già nel 1998 l'Organizzazione mondiale della sanità consigliava di aspettare almeno sei ore, diventate 24 nel 2013. E anche nelle sue ultime raccomandazioni sull'assistenza al parto fisiologico, pubblicate nel 2018, raccomanda di fare il bagnetto il giorno dopo la nascita (24 ore dopo) o, se questo non è possibile per ragioni culturali, almeno sei ore dopo.

E nel 2015 l'Associazione americana di infermiere ostetriche e neonatali aveva elencato vari effetti positivi di un bagnetto ritardato: oltre all'aumento del tasso di allattamento esclusivo, anche l'aumento della soddisfazione materna rispetto alle prime cure del piccolo, il miglioramento della sua transizione tra vita intrauterina e vita extrauterina, la più facile stabilizzazione dei parametri vitali.

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