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10+1 consigli pratici per fare foto indimenticabili ai neonati

di Sara De Giorgi - 23.02.2018 - Scrivici

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Fonte: Foto di Lorenzo Marcianò
Dopo la nascita di un bimbo, scattargli alcune foto è il modo migliore per avere ricordi di attimi irripetibili. Lorenzo Marcianò Mehwald, fotografo milanese e specializzato sulle immagini legate alla maternità e ai neonati, ha suggerito alcuni consigli pratici per realizzare fotografie indimenticabili ai vostri piccoli.

In questo articolo

La nascita di un figlio è un momento indimenticabile.

Il modo migliore per rendere eterni i primi giorni di vita del bambino è fotografarlo.

Come farlo però al meglio? Ci sono degli errori da non fare? Abbiamo intervistato Lorenzo Marcianò Mehwald, fotografo residente a Milano e specializzato in scatti che hanno come tema la maternità e come soggetti principali i neonati e le famiglie. L'artista ha elaborato per noi alcuni consigli pratici per fare delle ottime fotografie a bimbi appena nati. Ecco quali sono.

1. Scegliete il momento giusto

Il momento ideale per i primi scatti d'autore è quando i bimbi hanno 10-12 giorni di vita. Il piccolo ha ancora conservato la posizione fetale e il cordone ombelicale si è staccato. "In questa fase dorme spesso, invece nei mesi successivi interagisce di più. Il momento giusto per fotografarlo è quando è più tranquillo, quindi dopo il sonnellino e la poppata", sostiene Lorenzo.

2. Create la giusta condizione

Per creare un'atmosfera perfetta, mettete un cd di musica classica nello stereo e riscaldate la stanza. Il bimbo può posare nudo, l'importante è che sia coperto quanto basta da non mostrare le parti intime. "Scegliete invece una posizione ideale per avere una buona luce e predisponete tutto prima che si svegli. I bambini sentono l'odore della mamma e ciò li rassicura. Prendete seriamente in considerazione l'idea di utilizzare come stoffa su cui fargli appoggiare il viso una maglietta indossata dalla mamma poco prima, magari tutta la notte. Potete piegarla a mo' di cuscino", ha dichiarato il fotografo.

3. Mettete a fuoco sugli occhi

Se usate lo smartphone, è importante mettere a fuoco gli occhi del bambino. "L'effetto sfocato intorno si ottiene avvicinandosi, con la fotocamera integrata, a pochi centimetri dal piccolo. Creerete in questo modo un piacevole effetto 'bouquet'. Fate attenzione affinché la messa a fuoco non fugga su elementi poco importanti".

4. Escludete elementi di disturbo

Una delle cose più difficili è escludere dall'inquadratura alcuni oggetti che fungono da elementi di disturbo (bicchieri, giocattoli, piattini, ecc.

), creando confusione all'interno dello spazio da fotografare. Lorenzo sostiene che "La soluzione più facile è restringere l'inquadratura sul viso o sui dettagli. Potete anche sfruttate l'effetto 'bouquet' per sfocare gli elementi. L'attenzione deve andare sul piccolo. La sua pelle ha un colore neutro: escludete quindi tutti gli elementi colorati e decorativi, favorite invece i colori neutri (marroni, grigi, bianchi e neri). Se volete un risultato più professionale, potrete costruire un piccolo set con dei cartoncini neutri adagiati tra parete e tavolo oppure appendete delle stoffe alla sedie. Creerete così uno sfondo 'pulito' e da 'studio'."

5. Cambiate punto di vista

Meglio non fotografare i bambini come siamo abituati generalmente a vederli, ossia dall'alto verso il basso. "La fotocamera dello smartphone è un 'piccolo grandangolo' e deforma. Conviene invece abbassare il punto di vista e centrare il viso nell'inquadratura. Rendete il bimbo protagonista del vostro scatto. Se è sdraiato a pancia in su, non fotografatelo dal basso, né dall'alto, ma posizionatevi all'altezza degli occhi", spiega Lorenzo.

6. Fate attenzione alla luce

Secondo il fotografo, il flash è da escludere assolutamente poiché può causare dei danni alla vista del bimbo. "Usate invece la luce naturale e spegnete le luci di casa. L'ideale è sfruttare una finestra e assicurarsi che la luce colpisca il bambino sulla fronte e comunque non dal basso. Escludete categoricamente la luce diretta del sole, meglio che ci sia il filtro di una tenda bianca. Posizionatevi in diversi punti anche controluce per ottenere un profilo delicato. Magari fatevi aiutare da qualcuno che interagisca col bambino".

7. Cosa non fare

Quando si fotografa un bimbo molto piccolo, è opportuno evitare la confusione, altrimenti il neonato si muoverà tanto e si innervosirà facilmente. "Ci vuole un po' di pazienza. Attenzione anche a non realizzare 'pose strane', cioè a non fare in modo che i bimbi vengano in foto con gli occhi sbarrati verso l'alto mentre noi li riprendiamo di lato.

NON usate flash diretti, soprattutto se il bimbo è nei primi 4 mesi di vita...", sostiene Lorenzo Marcianò.

8. Se usate uno smartphone o una reflex...

E' consigliabile evitare di spendere troppo tempo nei tecnicismi che fanno perdere l'attimo, se avete uno smartphone che fa buone foto. "Se invece usate una reflex, è meglio usare il teleobiettivo e aprire il diaframma per creare l'effetto 'bouquet'. Usate tempi rapidi come 1/125 o più, se c'è poca luce piuttosto aumentate la sensibilità ISO", afferma il fotografo.

9. Catturate la loro attenzione

Se il bambino non dorme, lasciate che interagisca con spontaneità. Cercate un 'complice' che lo distragga mentre fate le foto. Lorenzo sostiene che "Chi ha il compito di attirare lo sguardo e l'attenzione del piccolo, può usare uno smartphone con lo schermo acceso: il bambino sarà incuriosito. Poi lentamente fate allontanare lo smartphone al 'complice', che con un movimento del braccio lo dovrà portare fin dietro alla testa del fotografo. Niente sonagli rumorosi, c'è già una magnifica musica classica".

10. Lo sguardo dove va?

Infine, è molto interessante riprendere gli sguardi quando 'creano un dialogo'. "E' molto bello cogliere con uno scatto il dialogo diretto quando il bambino guarda la camera, ma cogliere uno scambio di sguardi tra il bambino e, per esempio, la mamma restituisce un'emozione diversa. Evitate di riprendere sguardi persi nel vuoto", conclude il fotografo.

Il consiglio finale: se potete, affidatevi anche a un professionista

Oggi gli smartphone hanno fotocamere integrate che offrono grande qualità e che sono intuitive anche per i meno esperti. Però fare delle buone fotografie è tutt'altra cosa: è questione di luce, di composizione, di tecnica e di istinto e ciò non si impara in pochi giorni.

(la foto presente in questo articolo è di Lorenzo Marcianò)

Chi è il fotografo Lorenzo Marcianò Mehwald.
Nasce a Reggio Calabria nel 1982 e sin da piccolo mostra interesse per il disegno e l'arte. Eredita la passione per la fotografia dai nonni materni, importanti fotografi austriaci. Nel 2011 diventa padre e si appassiona al mondo dei bambini e nel 2015 apre m2fotostudio.com e collabora con altri fotografi. Oggi è docente di tecniche professionali dei servizi commerciali presso l'Istituto Kandinsky di Milano. Insegna progettazione grafica e fotografia (analogica e digitale). Si occupa della comunicazione grafica dell'Istituto e della sua rivista WeK, da lui ideata e progettata. Fotografo freelance per servizi professionali per le aziende, è specializzato in riprese di neonati e relative alla maternità, in ritratti e in servizi per le famiglie.

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Aggiornato il 06.04.2018

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