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Nanna, il rito della buonanotte

di Valentina D'Andrea - 31.01.2013 - Scrivici

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Arriva l’ora di fare la nanna: bagnetto-pigiamino-cena-coccole-fiaba-bacio. Può essere un esempio di come gestire il rituale della buonanotte del proprio bambino

Seguire sempre lo stesso rituale, fatto di piccoli gesti, di paroline affettuose, di coccole speciali, è quanto di meglio si possa fare per favorire un buon rapporto con il sonno ed eventualmente recuperarlo, nel caso in cui il disagio legato all’ansia da separazione avesse reso problematica la gestione della nanna.

Il rito della buona notte dovrebbe essere sempre uguale perché i bambini sono tranquillizzati dalla ripetitività di certe abitudini.

La sequenza tipo del rito della buonanotte

La sequenza potrebbe essere: bagnetto-pigiamino-cena-coccole sul divano con eventuale lettura di una fiaba – accensione della lucina della notte – lettino – orsetto – bacio della buona notte.

E’ comunque solo un esempio, ogni mamma e ogni papà possono facilmente individuare il rituale migliore per il proprio bambino.

(consulenza di Leo Venturelli, pediatra di famiglia, autore di numerose pubblicazioni di pediatria ambulatoriale e coautore di libri di divulgazione per genitori tra cui E’ nato un bambino, La grande enciclopedia del bambino, Da 0 a 6 anni, una guida per la famiglia)

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