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Ai neo papà due settimane di congedo (a stipendio pieno)

di Nostrofiglio Redazione - 21.10.2010 - Scrivici

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L'europarlamento ieri ha dato il via libera a una proposta legislativa per aiutare i genitori che lavorano. Per l'Italia le novità più rilevanti sono due: due settimane di congedo a stipendio pieno per i neo papà e 20 settimane a stipendio al 100%, anziché all'80%, per le mamme.

Stipendio pieno per 20 settimane alle mamme e due settimane di congedo, sempre a stipendio pieno, ai papà (anche per padri non uniti in matrimonio con le madri dei loro figli). Ieri a Strasburgo gli europarlamentari hanno approvato una proposta legislativa che potrebbe essere il primo passo per aiutare le mamme lavoratrici che, in tutta Europa, vengono discriminate e penalizzate nel lavoro quando si assentano per la maternità.

In Italia le settimane di congedo sono per fortuna già 20 (in altri paesi europei sono invece 14), quindi le novità per noi sarebbero essenzialmente queste due: lo stipendio pieno per le mamme (ora si ha diritto dell’80% e solo alcune categorie hanno il 100%) e le due settimane per i papà (sempre a stipendio pieno).

Il testo della Ue, inoltre, prevede anche delle regole per impedire il licenziamento delle donne dall’inizio della gravidanza fino ad almeno il sesto mese dopo la fine del congedo di maternità. E ancora: le mamme devono poter tornare al loro impiego o a un posto equivalente con la stessa retribuzione, categoria professionale e responsabilità di prima del congedo.

Diritti sacrosanti, che però fino ad ora restano intenzioni. Lo sanno bene le mamme lavoratrici italiane. I dati, purtroppo, parlano chiaro: una donna che lavora su tre è costretta a lasciare il posto di lavoro dopo il primo figlio.

Commenta, infatti, l’economista Daniela Del Boca, responsabile del centro torinese Child: "Il vero cambiamento sarebbe riuscire a coinvolgere di più i padri. Devono prendere dei periodi di congedo quando i bambini sono piccoli, come fanno le madri. Se anche un uomo si assenta dopo il parto, la donna lavoratrice sarà meno discriminata e ricattabile. Le due settimane proposte dall’Europarlamento mi sembrano davvero poche. L’unico dato positivo è quello economico: la retribuzione al 100%".

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