Complice anche la recente polemiche della madre allontanata da un Ufficio Postale perché rea di allattare il figlio al seno, le autorità si stanno muovendo per venire incontro alle esigenze delle madri e promuovere una pratica di cui innumerevoli studi hanno ampiamente confermato i benefici.
A dare una spinta decisiva in questa direzione è l'Unicef, da sempre paladina dell'allattamento al seno, la quale ha dato vita ai Baby Pit Stop, piccoli centri "d'appoggio logistico" per tutte le mamme alle prese con figli molto piccoli.
L'idea è stata promossa in occasione dell'iniziativa degli Ospedali & Comunità amici dei bambine e delle bambine, grazie alla quale sono stati allestiti 400 punti Pit Stop in tutta Italia che, come suggerisce il nome rubato al gergo automobilistico, permetterà alle madri un veloce cambio di pannolino o una poppata lontano dalla ressa della strada.
Come si allestisce un Baby Pit Stop
Chiunque abbia a disposizione un locale adatto all'uso può richiedere la partecipazione al programma a patto però che vengano rispettati certi parametri.
Il Baby Pit Stop infatti deve offrire:
- Una comoda sedia o poltroncina
- Un fasciatoio o un tavolo idoneo al cambio del pannolino
- Opuscoli Unicef o altri partner istituzionali
- Spazio giochi per i bimbi (solo se la struttura lo consente)
Banditi invece manifesti o oggetti che facciano pubblicità commerciale per prodotti per l'infanzia o alimenti sostitutivi al latte materno (latte in polvere, biberon ecc...)
Allattamento al seno: TUTTO quello che bisogna sapere
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