Allattamento e idratazione
Quando si allatta, assumere liquidi è ancor più importante rispetto alla gravidanza. Se durante i nove mesi c'era un continuo interscambio mamma-feto, con l'allattamento il bambino preleva dalla mamma una notevole quantità di acqua (che è la componente principale del latte!), senza 'restituirgliela'.
Circa l'85% della composizione del latte è rappresentato da acqua, per questo il fabbisogno idrico della madre aumenta. Chi prova l'esperienza dell'allattamento sa bene che mentre si allatta o immediatamente dopo si ha una gran sete; è un meccanismo fisiologico naturale che permette di ripristinare nell'immediato le riserve idriche materne necessarie per mantenere un buono stato di idratazione della madre e consentire una continua e ciclica produzione di latte.
Importante allora bere almeno due litri di acqua al giorno, una dose che sarà consigliabile aumentare ancor di più in estate, quando si aggiunge il dispendio di liquidi rappresentato dal sudore. Ricorda infine che più bevi, più rendi il latte fluido e facilmente assorbibile da parte del bambino.
Che cosa bere in gravidanza oltre all'acqua?
Non solo acqua: vanno bene anche le tisane purché non zuccherate. Sconsigliato invece il consumo di succhi di frutta per l'inadeguato apporto di zuccheri semplici.
Bere alcolici in gravidanza? Meglio di no
Meglio evitare gli alcolici, sia per gli effetti che l'alcool può avere sul bambino, sia perché abbassa il pH del latte, rendendolo più acido, col risultato che il bambino potrebbe rifiutare di berlo.
No a un consumo eccessivo di tè o caffè, perché la caffeina passa nel latte e potrebbe creare uno stato di eccitazione al bebè. Consentito 1 caffè al giorno, nel momento in cui si ha voglia di berlo – al mattino col latte, a metà mattina o a fine pranzo - negli altri momenti, meglio un caffè d'orzo, un tè deteinato o tè verde, che contiene meno teina rispetto al tè nero.
Gli alimenti che non devono mancare in allattamento
Ma quali alimenti sono giusti durante l'allattamento? Sicuramente è importante avere una dieta il più possibile varia e ricca di vitamine e sali minerali.
Le proteine durante l'allattamento
Non c'è necessità di mangiare più proteine in allattamento. quindi ok a
- carne 3 volte a settimana,
- alternata con pesce (da 3 a 6 volte a settimana)
- uova (al massimo 2 a settimana)
- e formaggi (due o tre volte a settimana.
Aumenta però il fabbisogno di calcio.
I legumi durante l'allattamento
Sono perfetti se abbinati a pasta o a riso: formano così un piatto completo con fibre, carboidrati complessi e proteine vegetali. Perfetti fagioli, ceci e piselli.
Ma possono provocare fermentazioni? Solo se se ne fa un uso esagerato. Per renderli comunque più digeribili si possono frullare dopo la cottura: uno stratagemma che modifica la struttura della fibra.
Gli zuccheri e l'allattamento
Meglio limitare il consumo di zuccheri semplici e dare la preferenza a quelli complessi.
Esempi di zuccheri semplici:
- zucchero raffinato
- dolci
- bevande zuccherate
Esempi di zuccheri complessi:
- pane
- pasta
- riso
- altri cereali come farro, orzo e avena
I dolci? Si possono mangiare? Due o tre volte alla settimana sì, ma meglio una porzione piccola e a fine pasto.
Allattamento e grassi
La fonte di grasso migliore in assoluto resta l'olio extravergine di oliva. Non cambia il sapore del latte e apporta al piccolo preziosi acidi grassi monoinsaturi.
Frutta? Da consumare 3-4 volte al giorno, preferibilmente di stagione. Durante l'allattamento va benissimo anche la banana: piuttosto calorica, è un'ottima fonte di zuccheri a lento assorbimento e di potassio. E la verdura? Deve essere una costante sia a pranzo che a cena, sia cotta che cruda. Le patate invece? Sono una possibile alternativa al pane, quindi possono andare bene la sera al posto di un panino, come contorno.
Da consumare una volta ogni tanto.
Il consiglio generale è di iniziare ad assumere certi tipi di cibi in quantità moderata: se al bimbo piacciono, si può andare avanti a consumarli.
Ma quali sono gli alimenti che potrebbero interferire con il sapore del latte?
Consulenza della dottoressa Diana Scatozza, medico Specialista in Scienza dell'Alimentazione a indirizzo dietologico-dietoterapico a Milano.
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