Anestesia e allattamento
Che sia un intervento di estrazione di un dente - che richiede, quindi, solo una anestesia locale - oppure una procedura chirurgica più importante e magari urgente, i dubbi che riguardano l'anestesia sono sempre molti. E quando si allatta al seno il primo pensiero corre alla salute del bambino: l'anestesia e l'allattamento sono compatibili? Che rischi ci sono che i farmaci possano arrivare al bambino attraverso il latte materno?
Quando si può allattare dopo l'anestesia?
In genere viene consigliato di aspettare 24 ore per poter riprendere ad allattare al seno. Questo per consentire di "scaricare" eventuali farmaci dell'anestesia in modo da non contaminare il latte. Tuttavia questo approccio sembra essere ormai superato e numerose revisioni suggeriscono che i farmaci sedativi utilizzati per l'anestesia non hanno effetti sul bambino. Quindi viene generalmente consigliato di ricominciare ad allattare non appena la donna si sente vigile ed è in grado di sostenere il bambino durante la poppata.
Le più recenti linee guida sono chiare: l'allattamento al seno è sicuro non appena la madre è vigile e in grado di allattare e non è necessario eliminare il latte materno per paura della contaminazione, poiché le prove dimostrano che i farmaci antidolorifici anestetici e non oppioidi vengono trasferiti al latte materno solo in quantità molto piccole.
Discorso diverso per farmaci come oppioidi e benzodiazepine che dovrebbero essere usati con cautela.
Cosa succede se allatto dopo anestesia?
Secondo l'American Association of Nurse Anesthesiology (AANA), la maggior parte dei farmaci anestetici sono sicuri durante l'allattamento e in genere solo dall'1% al 2% dei farmaci somministrati alla madre sono poi presenti nel latte materno, e comunque in quantità troppo basse per poter danneggiare il bambino.
Come spiega Janice Izlar, "Molti studi hanno scoperto che l'uso dell'anestesia generale e dei farmaci più comunemente usati per alleviare il dolore sono sicuri e non dovrebbero interferire con l'allattamento al seno perché solo tracce minime dell'anestetico vengono trasmesse attraverso il latte materno".
Quindi la mamma che allatta dovrebbe essere autorizzata ad allattare al seno non appena è sveglia e cosciente dopo l'anestesia generale.
Anestesia dentista e allattamento
Se dobbiamo sottoporci ad una procedura dal dentista, come un'estrazione dentaria ad esempio, possiamo stare tranquille: non è necessario interrompere l'allattamento. La maggior parte dei farmaci utilizzati per la sedazione orale sono considerati compatibili con l'allattamento al seno.
E' stato, infatti, dimostrato che la lidocaina e la maggior parte delle forme di sedazione dentale non lasciano traccia nel latte materno e quindi non si rende necessario né sospendere l'allattamento, né scaricare il latte prima dell'intervento.
Come spiegato dal Centro Antiveleni dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sulla anestesie dentali in allattamento: "Benché i dosaggi su latte siano disponibili solo per gli anestetici lidocaina, bupivacaina e ropivacaina, da una attuale revisione dei dati di letteratura anche gli anestetici mepivacaina e articaina (comunemente usati nelle procedure odontoiatriche) con o senza adrenalina risultano compatibili con l'allattamento al seno senza necessità di far trascorrere del tempo tra l'anestesia e la poppata successiva".
Anestesia locale in allattamento per togliere neo
Anche in questo caso si tratta di un'anestesia locale che non ha alcuna controindicazione per quanto riguarda l'allattamento, che pertanto non va sospeso.
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