Areola
Con il termine 'areola' si intende la zona circolare pigmentata che circonda il capezzolo, caratterizzata da un colore differente dal resto della mammella. Le dimensioni sono variabili, possono cambiare con l'età, l'aumento di peso o i cambiamenti ormonali, come la pubertà o la menopausa. Le areole spesso aumentare di diametro anche durante la gravidanza, e possono rimanere più grandi (e a volte più scure) anche dopo. Inoltre, hanno una funzione molto importante durante l'allattamento al seno. Ecco cosa sapere.
Areola del seno: forme, dimensioni, colore
Di norma, nelle donne adulte le misure dell'areola possono variare da un minimo di 10 mm a un massimo di 100 mm, ma il diametro medio registrato si assesta sui 38 mm. La forma può essere circolare o ovale, e in alcuni casi può capitare che i due seni abbiano areole di forme e dimensioni diverse tra loro.
La colorazione particolare dell'areola è dovuta a due particolari pigmenti presenti in questa zona: l'eumelanina e la feomelanina. A seconda della loro concentrazione, si presenterà più bruna, se il tessuto areolare è più abbondante di eumelanina, più rossastra o rosacea se è più abbondante di feomelanina. La colorazione dell'areola è associata, inoltre, a variazioni ormonali, dovuti al ciclo mestruale, gravidanza, assunzione di particolari farmaci o invecchiamento. Generalmente, esiste una correlazione diretta tra la grandezza del capezzolo e il diametro dell'areola.
Areola e gravidanza
L'areola assume, solitamente, una colorazione più scura durante il periodo della gravidanza, e come detto, subisce varie modificazioni, tra cui l'aumento delle dimensioni e del volume. Di norma, nel corso del secondo e terzo trimestre, le areole diventano spesso più grandi e più scure. Ciò è probabilmente il risultato di cambiamenti ormonali, in particolare gli estrogeni influenzano il colore, stimolando l'aumento della produzione di melanina.
Areola e allattamento al seno
Sull'areola si trovano i tubercoli di Montgomery, noti anche come ghiandole areolari, che diventano più pronunciati e visibili durante la gravidanza. La loro funzione principale è quella di lubrificare e tenere lontani i germi dal seno. Durante l'allattamento, la secrezione di queste ghiandole può impedire che il latte materno si contamini prima di essere ingerito dal bambino. Inoltre, come l'imbrunimento dell'areola, si ritiene che anche il profumo delle secrezioni oleose aiuti il neonato a trovare più facilmente il seno per l'allattamento.
L'allattamento al seno può influire sull'areola in vari modi, in particolare se il bambino non si attacca bene, il che può causare abrasioni o altre irritazioni al tessuto dell'areola, che possono compromettere il successo e il piacere dell'allattamento stesso. Per questo, conoscere meglio la funzione dell'areola e le potenziali complicazioni può aiutare a identificare tempestivamente eventuali problemi e a intervenire per migliorare l'esperienza dell'allattamento e la salute generale del seno.
Di seguito sono riportati alcuni problemi comuni legati all'areola e le strategie per affrontarli.
Attacco improprio
L'areola può diventare dolorante e/o screpolata a causa di un'allattamento scorretto, spesso dovuto al fatto che il bambino succhia solo il capezzolo invece di attaccarsi alla pelle dell'areola. Il primo passo per correggere questo problema è assicurarsi che il bambino si attacchi correttamente e, se necessario, chiedere aiuto a familiari e amiche che hanno esperienza, oppure rivolgersi a un medico o a una consulente per l'allattamento certificata.
Screpolature e irritazioni
L'allattamento al seno può causare secchezza, irritazione e screpolature del capezzolo, e anche l'areola può diventare irritata, screpolata o dolorante a causa delle perdite di latte materno. L'umidità sulla pelle può a volte causarne la rottura, provocando infezioni come il mughetto o la mastite. Un valido aiuto possono offrirlo i dischetti assorbilatte. Se, invece, alcune condizioni come eczema, psoriasi e dermatite si sviluppano sull'areola, bsogna rivolgersi al proprio medico o a un dermatologo per la diagnosi e il trattamento.
Ingorgo mammario
I sintomi più comuni dell'ingorgo mammario comprendono seni gonfi, sodi e dolorosi. L'ingorgo può far sentire l'areola dura e appiattire i capezzoli, rendendo molto difficile l'allattamento del bambino. Nelle prime settimane, cercate di allattare ogni volta che il bambino ha fame, per evitare che il vostro seno si riempia troppo, oppure tirate il latte se necessario. Inoltre, cercate di svuotare completamente il seno a ogni poppata per far sì che la vostra riserva di latte sia in linea con i bisogni del bambino. Provate anche ad allattare il bambino dopo aver praticato un massaggio al seno o dopo una spremitura manuale che aiuta a stimolare il flusso di latte prima della poppata. In questo modo, andrete ad alleviare la pressione sul seno, favorire la fuoriuscita del latte e ammorbidire l'areola per facilitare l'allattamento.
Interventi chirurgici
Gli interventi chirurgici al seno in prossimità dell'areola possono danneggiare i dotti lattiferi e interferire con l'allattamento al seno. Alcuni interventi, come la riduzione del seno, prevedono, inoltre, un'incisione vicino o intorno all'areola. Tuttavia, qualsiasi intervento che comporti un'incisione o l'asportazione di tessuto mammario in quell'area del seno può avere un impatto sull'areola ed essere potenzialmente problematico per l'allattamento. Il consiglio è di parlare con il proprio medico, qualora vi siate sottoposte a un intervento chirurgico al seno o al torace, e se avete dei dubbi su come questo possa influire sull'allattamento.