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Crisi di lattazione: cos'è e come superarla

di Viola Stellati - 30.11.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Le crisi di lattazione corrispondono agli scatti di crescita dei nostri figli: in cosa consistono e che bisogna fare quando capitano

In questo articolo

Crisi di lattazione

Come si può leggere sul sito della Società Italiana di Pediatria, quando si può allattare al seno si è molto fortunati perché il latte materno nutre e mantiene l'idratazione del piccolo, in più è pratico, economico e riduce il rischio di infezioni. Tuttavia, non sempre tutto fila liscio e per questo le mamme si preoccupano. Tra gli "intoppi" che capitano sempre ci sono le crisi di lattazione: in questo articolo scopriremo insieme che cosa sono e cosa fare per superarle.

Crisi di lattazione: cosa sono

Durante il primo anno di vita un bambino attraversa delle fasi in cui subisce dei veri e propri scatti di crescita che portano a una richiesta di aumento del latte. Quando questo accade si parla di crisi di lattazione, e quindi la necessità del piccolo di nutrirsi ancora di più per saziarsi del tutto.

Niente di preoccupante, quindi, ma trovarsi di fronte a un figlio che improvvisamente pare insaziabile, pieno di bisogni da soddisfare, lamentoso e così via, senza la giusta conoscenza sull'argomento può davvero far pensare al peggio.

Quando capitano

Le crisi di lattazione possono capitare più volte durante il primo anno di vita del bambini. Come si può leggere sul sito de La Leche League Italia, in genere capitano intorno alle 2-3 settimane, poi ancora verso le 6 settimane ed intorno ai 3 mesi. No, dopo il primo trimestre non terminano, perché si possono presentare anche al sesto mese e all'ottavo, ma spesso si notano meno rispetto alle crisi precedenti.

Nella maggior parte dei casi, queste crisi di lattazione - che corrispondono agli scatti di crescita - durano da un paio di giorni ad una settimana. Anche se non si può escludere che la richiesta di aumento del numero di poppate possa arrivare anche a un totale di tre settimane.

Passata questa fase, infatti, il piccolo torna a nutrirsi come ha sempre fatto.

Cosa deve fare una mamma

Quando si tratta del secondo (o terzo, e così via) bambino le mamme sono ormai consapevoli delle crisi di lattazione, e per questo le affrontano con estrema tranquillità. Quando invece abbiamo tra le mani il nostro primo figlio potrebbero insorgerci dubbi sulla nostre capacità di madri, facendoci entrare in un vertice terribile che potrebbe persino sfociare nella depressione post-partum.

Tutto questo per dire che se ci troviamo di fronte a delle crisi di lattazione non dobbiamo preoccuparci e nemmeno dubitare di noi stesse: è tutto normale. Il bambino, come vi abbiamo accennato in precedenza, sta crescendo più velocemente del solito e per questo motivo ha bisogno di mangiare un po' di più (e anche più spesso).

Tutto ciò significa che la soluzione più opportuna è assecondare i bisogni del piccolo, e quindi attaccarlo ogni volta che lo richiede e per tutto il tempo di cui ha bisogno. Facendo come vi abbiamo suggerito, il corpo della mamma in breve tempo produrrà più latte permettendo al bambino di tornare tranquillo. 

Ciò non toglie che, purtroppo, momenti come questi possano mettere a dura prova i genitori, facendoli sentire stanchi e stressati. L'importante è sapere che è tutto normale, perché l'appetito di ogni bambino è proporzionale alla sua crescita.

Possiamo quindi concludere sottolineando che allattare più spesso, ogni qual volta che il bambino lo desideri e senza porre limiti di tempo, alle mamme permette di produrre più latte, mentre ai piccoli consente di sviluppare un'importante capacità, ovvero il regolare l'assunzione di cibo in base ai propri bisogni.

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