Può accadere che la neomamma abbia bisogno di assumere qualche medicinale durante il periodo di allattamento al seno, sia per condizioni croniche (come diabete o ipotiroidismo) sia per situazioni acute (mal di testa o di denti, diarrea ecc.). Contrariamente a quanto si è creduto per molto tempo, nella grande maggioranza dei casi l'allattamento materno è compatibile con l'assunzione di farmaci, tenendo conto sia dei principi attivi sia della modalità di assunzione.
Farmaci controindicati
Alcuni farmaci, tuttavia, sono controindicati in allattamento. Ecco quali sono i principali.
- chemioterapici/antitumorali (ciclofosfamide, ciclosporina, doxorubicina, metotrexate), che possono diminuire le difese immunitarie del bambino (immunosopressione);
- alcuni alcaloidi dell'ergot (un fungo) come la bromocriptina, utilizzata nella malattia di Parkinson, per il suo effetto di soppressione sull'allattamento. Un altro derivato dell'ergot è l'ergotamina, utilizzata per il trattamento dell'emicrania spesso in associazione con caffeina. A lungo considerata assolutamente controindicata, oggi la posizione delle autorità è più sfumata, ma in mancanza di dati più sicuri si consigliano comunque delle alternative, come il sumatriptan;
- amiodarone, farmaci anti-aritmico utilizzato in alcune tachiaritmie come la fibrillazione atriale e nella prevenzione delle tachicardie ventricolari ricorrenti;
- cloramfenicolo, antibiotico. Anche l'uso delle tetracicline è tendenzialmente sconsigliati, soprattutto per terapie di lungo periodo (oltre le tre settimane). L'antibiotico considerato di prima scelta in allattamento è l'amoxicillina;
- sostanze radioattive utilizzate in radiodiagnostica (nei limiti della loro durata di azione);
- retinoidi, utilizzati per il trattamento dell'acne;
- alcuni farmaci psicotropi, che agiscono cioè sul sistema nervoso centrale. Se la mamma ha bisogno di un farmaco di questa categoria (o di più farmaci di questa categoria) è opportuna un'accurata valutazione individualizzata da parte del medico: sono possibili molte soluzioni compatibili con l'allattamento. Il litio, per esempio, è stato a lungo controindicato, ma alcuni ritengono possa essere utilizzati a patto di un attentissimo monitoraggio dei parametri biochimici del sangue di mamma e bambino.
- sostanze stupefacenti.
Farmaci controindicati o da usare con particolare attenzione
- atenololo e acebutololo, beta-bloccanti utilizzati nell'ipertensione arteriosa, nell'angina pectoris e nei disturbi del ritmo cardiaco. Sono preferibili alternative;
- ketoprofene e diclofenac: antinfiammatori non steroidei. Soprattutto nel primo mese di vita del bambino e in caso di neonato prematuro è opportuno preferire altri FANS;
- aspirina, da utilizzare solo come anticoagulante piastrinico alle dosi di 75-160 mg al giorno.
- Breastfeeding and Medication, materiale informativo dell'American Academy of Pediatrics
- Position statement sull'uso di farmaci da parte della donna che allatta al seno, Ministero della Salute
- sito web e-lactancia