Il formaggio in allattamento
Il formaggio in allattamento e non solo è una ricca fonte di proteine, calcio e alcune vitamine e minerali. La neomamma può quindi mangiarlo anche durante il periodo dell'attaccamento al seno perché questo alimento può aiutare a migliorare il quoziente nutrizionale della dieta post natale. Tuttavia, ci sono alcune precauzioni da prendere per essere sicuri che i prodotti scelti siano idonei al consumo subito dopo il parto. Durante l'allattamento è importante seguire una dieta sana ed equilibrata che sia nutriente per mamma e figlio.
Si può mangiare formaggio in allattamento?
Durante la gravidanza si possono mangiare la maggior parte dei tipi di formaggio pastorizzati, in allattamento invece alcuni bambini potrebbero reagire alle proteine della caseina e del siero di latte presenti nei latticini. Se il piccolo avverte dolore o presenta gas dopo la poppata, è possibile che abbia difficoltà a digerire quelle proteine. In questo caso è meglio avvisare il pediatra per verificare la presenza di una possibile allergia o intolleranza. La Fondazione Veronesi, durante l'allattamento, ritiene comunque ottimi i latticini come latte parzialmente scremato, yogurt, ricotta e formaggi freschi non troppo grassi come il caprino, il primo sale, la mozzarella, la crescenza. Da consumare solo sporadicamente invece i formaggi molto grassi e quelli stagionati.
I benefici del formaggio in allattamento
Il formaggio è ricco di sostanze nutritive che fanno bene alla salute della mamma e favoriscono la crescita del bambino allattato al seno. Questo alimento contiene proteine e calcio, nutrienti vitali per salvaguardare lo sviluppo generale del piccolo. Inoltre aggiungere proteine alla dieta materna dona un senso di sazietà e riduce la voglia di fare spuntini con cibo spazzatura. Il calcio aiuta inoltre a rafforzare le ossa e i denti e a prevenire l'insorgenza dell'osteoporosi. Mangiare formaggio all'interno di una dieta ben bilanciata permette di assorbire meno carboidrati e tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.
L'alimento derivato dal latte è anche una ricca fonte di zinco e biotina utili per la crescita e la riparazione dei tessuti. Pertanto, consumarlo aumenta la velocità di recupero. Inoltre previene la degenerazione maculare, mantiene la pelle sana e rende le unghie forti. La biotina aiuta a prevenire la caduta dei capelli.
Caratteristiche e quali tipi di formaggio preferire
Come già detto, i formaggi da evitare sono quelli grassi come il gorgonzola. In realtà, durate l'allattamento aiuta a controllare l'osteoporosi e mantiene i denti sani e forti, quindi si può consumare ma senza esagerazione. Il Parmigiano Reggiano è consigliato perché completamente privo di additivi e conservanti, altamente digeribile e senza lattosio. Si possono poi consumare quotidianamente latte e/o yogurt scremati o parzialmente scremati, mentre sono consigliati due o tre volte alla settimana i formaggi magri e la ricotta per il loro contenuto di calcio.
Consigli per la dieta in allattamento
La Fondazione Veronesi ricorda che durante l'allattamento la mamma deve produrre per il suo neonato dai 600 ml di latte al giorno nelle prime settimane, ai 1.000 ml al giorno successivamente. L'energia per questa produzione deriva da un'alimentazione maggiormente calorica e dal consumo quotidiano delle riserve corporee costituite durante la gravidanza. La dieta potrebbe quindi essere aumentata di 500 calorie al giorno in questo periodo. Il consiglio è di bere non meno di 2 litri d'acqua al dì per mantenere il corpo idratato. Sì alle tisane, alle centrifughe e ai succhi di frutta e verdura non zuccherati, mentre sono da evitare le bevande eccitanti, come tè o caffè, e quelle gassate. Via libera alle minestre, alle zuppe, ai piatti in brodo, meglio se vegetale, che consentono di assumere più liquidi senza sforzarsi di bere acqua. Frutta e verdura contribuiscono alla produzione del latte materno e andrebbero consumate regolarmente e in buona quantità.
In allattamento si dovrebbe aumentare il consumo di proteine preferendo il consumo di pesce, legumi e carni bianche.