Galattocele: cos'è e come si manifesta
Durante l'allattamento ad alcune donne può capitare di sentir comparire sul loro seno un galattocele, una cisti al cui interno si trova del latte condensato. È una condizione abbastanza comune e per questo motivo abbiamo deciso di parlarvene, anche per scoprire insieme perché si manifesta e come intervenire in caso di comparsa.
Cos'è il galattocele?
Chiamato anche cisti del latte, il galattocele si forma al livello della ghiandola mammaria e, nella maggior parte dei casi, al termine dell'allattamento.
Le cause di un galattocele sono variabili, ma nella maggior parte delle situazioni è dovuto all'ostruzione di un dotto galattoforo. Esso si manifesta come un sorta di tumefazione nodulare che ha una consistenza pastosa o molle e più frequentemente nelle vicinanze dell'areola, la zona circolare pigmentata che si trova intorno al capezzolo.
La buona notizia è che a livello generale non c'è da preoccuparsi, ma sfortunatamente in alcuni casi può succedere che un galattocele provochi un'infezione che a sua volta porta alla formazione di un vero e proprio ascesso.
I sintomi di un galattocele
Come riconoscere un galattocele? Il galattocele, che è detto anche cisti lattifera, può essere persino di notevoli dimensioni: va da 1 ai 6 centimetri. Per questo motivo, può risultare molto fastidioso.
I sintomi principali che si accusano, infatti, sono dolore nella zona interessata e la possibile fuoriuscita di un po' di liquido.
Come si fa la diagnosi
La diagnosi di un galattocele viene di solito fatta tramite un'ecografia, o meglio, una mammografia. Quel che c'è da sapere è che però questo esame non è basta da solo a diagnosticare la cisti lattifera perché il grasso contenuto nel latte può dare un'immagine simile a quella di un lipoma, vale a dire un tumore del tessuto adiposo generalmente benigno.
Per questo motivo, una cisti che al suo interno ha del latte con una percentuale di grasso molto elevata viene chiamata anche "pseudolipoma", che in parole più semplici vuol dire "finto tumore del tessuto grasso".
Galattocele, come si cura
Per quanto riguarda la cura, la buona notizia è che a livello generale un galattocele tende a scomparire spontaneamente. Quello che possiamo fare è provare a favorire la sua remissione attraverso impacchi caldi e massaggi. In altre circostanze, invece, il medico potrebbe valutare e decidere di aspirare il contenuto della cisti.
Nelle situazioni più complesse si potrebbe arrivare persino a un intervento chirurgico al fine di asportare la ciste stessa o anche per drenare un eventuale ascesso.
A prescindere dalla soluzione, quello che è fondamentale fare è rivolgersi al proprio medico nel momento in cui si scopre di averlo: anche se il galattocele è tendenzialmente innocuo e di facile risoluzione, sfortunatamente potrebbe rivelarsi essere un sintomo di una patologia neoplastica.
La patologia neoplastica
Una patologia detta neoplastica è caratterizzata dalla crescita incontrollata di cellule anomale. Non a caso, è chiamata anche tumore e può essere sia benigna che maligna.
Le complicanze di un galattocele
Come vi abbiamo accennato in precedenza, una delle complicanze della cisti del latte è lo sviluppo di un ascesso, ossia un'infezione che può scatenare conseguenze anche piuttosto severe.
Se questo dovesse accadere, potrebbe essere necessario ricorrere all'uso di alcuni antibiotici anche nell'attesa di un riassorbimento spontaneo o di ulteriori approfondimenti.
Inoltre, secondo gli esperti di senologia, il miglior modo per affrontare un galattocele è la rimozione chirurgica, soprattutto prima che si riformi o che si infetti.
Con essa, infatti, a seguito di una biopsia si possono capire le cause che hanno portato all'ostruzione del dotto galattoforo e se la cisti del latte ha arrecato eventuali danni al tessuto circostante.
Domande e risposte
Come si toglie un galattocele?
Nella maggior parte dei casi scompare spontaneamente: possiamo favorire il processo con massaggi ed impacchi caldi sul seno.
Revisionato da Francesca Capriati