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L'allattamento al seno nel mondo

di Nostrofiglio Redazione - 05.10.2022 - Scrivici

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In occasione della settimana mondiale dell'allattamento materno, organizzata dalla World Alliance for Breastfeeding Action, scopriamo quanto sia culturalmente e socialmente diffuso l'allattamento al seno nel mondo

L'allattamento al seno nel mondo

In ogni angolo del mondo allattare al seno è il modo più naturale per nutrire il proprio bambino e quindi prendersene cura. Ogni anno sono tante le iniziative volte a promovere e diffondere l'importanza dell'allattamento al seno, che contribuisce a un sano sviluppo dei bambini. Tuttavia quasi 2 bambini su 3 non vengono allattati esclusivamente al seno per i 6 mesi raccomandati, un tasso che non è migliorato negli ultimi venti anni.

La World Alliance for Breastfeeding Action (WABA) che si occupa di protezione, promozione e supporto dell'allattamento al seno in tutto il mondo quest'anno, in occasione della settimana mondiale dell'allattamento, si concentra sul "rafforzamento della capacità degli attori che devono proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento al seno a diversi livelli della società. Questi attori costituiscono la calda catena di sostegno all'allattamento al seno. Il pubblico di destinazione, compresi i governi, i sistemi sanitari, i luoghi di lavoro e le comunità, sarà informato, istruito e autorizzato a rafforzare la propria capacità di fornire e sostenere ambienti favorevoli all'allattamento al seno per le famiglie nel mondo post pandemia." 

https://worldbreastfeedingweek.org/

In questo articolo

Allattamento al seno: indicazioni Oms

«L'allattamento rappresenta per i bambini il miglior modo possibile per iniziare la vita» sottolinea Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore dell'OMS. «Il latte materno è il primo vaccino per i bambini: li protegge da malattie potenzialmente mortali e garantisce loro tutto il nutrimento di cui hanno bisogno per sopravvivere e crescere bene.»
 
L'Oms sottolinea l'importanza dell'allattamento materno esclusivo nei primi sei mesi di vita per ridurre il rischio legato a diarrea infantile e infezioni respiratorie, per quanto riguarda la salute dei bambini. Allattare al seno, inoltre,  riduce la possibilità di contrarre il tumore alle ovaie e al seno, due tra i principali fattori di mortalità fra le donne adulte.

La differenza fra la vita e la morte di un bambino, nei paesi in via di sviluppo, può dipendere dal latte materno.

  Se tutti i neonati fino ai 23 mesi fossero allattati correttamente al seno, si potrebbe prevenire la morte di 820 mila bambini sotto i 5 anni e per questo è importante promuovere questa pratica sia in Occidente che nei paesi in via di sviluppo. In questi ultimi, però, solo il 39% dei bambini di età inferiore ai sei mesi viene allattato esclusivamente al seno.

Fonti: 

https://www.unicef.it/

https://www.savethechildren.it/

https://www.epicentro.iss.it/

Fonte: Shutterstock

Allattamento al seno: differenze di luoghi e culture

A partire dalla gravidanza e proseguendo con l'allattamento, ogni cultura porta con sè credenze, tradizioni e cultura. I tassi di allattamento al seno variano in base alla posizione geografica, allo stato socio economico e alla razza-etnia.

In Somalia per esempio le gestanti sono soggette a restrizioni caloriche credendo che questo possa ridurre il rischio di parto cesareo, mentre in Bangladesh tendono ad aumentare il consumo di alimenti quali i vegetali a foglia, carne e pesce perchè ritenuti salutari.

Per quanto riguarda l'allattamento al seno, partiamo dall'Italia dove, secondo i dati di La Leche League, l'85% dei bimbi viene allattato alla nascita, ma solo il 19% prosegue per i quattro-sei mesi consigliati.

I fattori culturali e religiosi influenzano per esempio l'allattamento materno nelle donne di cultura arabo-islamica. Il Corano esorta ad allattare i neonati per due anni al seno della madre (o di una balia) e considera l'allattamento al seno come un atto spirituale, un dovere della madre e un diritto del bambino.

In India, Pakistan e Bangladesh il colostro non viene somministrato dalla mamma al bambino perché ritenuto poco puro a causa del suo aspetto, diverso rispetto al latte materno maturo. In India addirittura si crede che il colostro sia velenoso e viene scartato. Il 95% degli indiani è allattato alla nascita, ma solo il 46% dei bimbi continua a essere allattato esclusivamente al seno.

Uno dei posti dove la mortalità infantile è molto alta e dove l'allattamento al seno è bassissimo è la Sierra Leone. Anche qui si ritiene che il colostro sia velenoso e i cibi solidi vengono introdotti prestissimo. Il 51% dei bambini è allattato al seno alla nascita, ma solo l11% prosegue per cinque mesi.

In tutti i Paesi tendenzialmente migratori l'allattamento materno, in genere, è la regola e può proseguire anche fino al secondo anno di vita. Tuttavia, sono state osservate delle differenze, come ad esempio la bassa prevalenza dell'allattamento materno tra le donne del sud-est asiatico, perchè si tratta di un gruppo etnico caratterizzato da molteplici differenze culturali e religiose.

In alcuni Paesi del mondo, il latte materno è parte integrante dell'alimentazione sino ai due anni di età e oltre, per esempio in Norvegia o Senegal.

In Namibia per esempio, l'allattamento al seno è una pratica comune. Il 71% dei bambini namibiani è allattato al seno alla nascita. Il 65% delle mamme allatta al seno fino a 12-15 mesi. In Marocco l'allattamento al seno è una pratica condivisa ancora oggi in alcune zone.

In Perù l'allattamento al seno è praticato al 97% al momento della nascita e il 60% allatta esclusivamente al seno fino ai cinque mesi del bimbo. Il 95% allatta al seno per una media di 20 mesi. Il Perù è stato uno dei primi Stati a firmare i documenti dell'Oms per restringere il marketing dei prodotti artificiali e dove si può liberamente allattare in pubblico, scoprendo i seni senza nessun tabù.

Situazione critica in Australia o in Laos dove vi è un'introduzione di cibi solidi prematura.  Nel Laos vi è un'alta mortalità infantile relativa a un allattamento al seno inappropriato, mentre in Australia solo il 14% dei bambini viene allattato esclusivamente al seno.

Fonti: 

https://nursetimes.

org/

https://www.AslROma1.it

https://www.infermiereonline.org/

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