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Vasospasmo in allattamento, cos’è e cosa sapere

di Simona Bianchi - 28.11.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il vasospasmo in allattamento provoca dolore mentre si nutre il bambino. Come trattarlo, da cosa è causato e come riconoscerlo

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Vasospasmo in allattamento

Il vasospasmo in allattamento può creare problemi nel nutrire al seno il proprio bambino. Come riporta il manuale MSD, il vasospasmo è una contrazione dei vasi sanguigni che limita il flusso del sangue. Nel caso del seno, il vasospasmo interessa i vasi sanguigni che alimentano il capezzolo che si stringono e riducono il flusso sanguigno dell'area influendo anche sul flusso del latte. Quando accade, è comune provare un dolore intenso, soprattutto se il clima è freddo. Sebbene qualsiasi vaso sanguigno del corpo possa essere colpito dal vasospasmo, può essere una condizione molto dolorosa durante l'allattamento.

Cosa causa il vasospasmo in allattamento

Il vasospasmo del capezzolo può verificarsi in risposta a un trauma nell'area, per esempio se il bambino non si attacca bene al seno durante l'allattamento e si crea una lesione. Può anche verificarsi in modo casuale e non correlato all'allattamento al seno, per esempio a causa del fenomeno di Raynaud, ovvero un anomalo restringimento dei vasi sanguigni in presenza di stimoli scatenanti come sbalzi di temperatura o emozioni intense. Altre cause sono l'assunzione di alcuni medicinali, una malattia autoimmune, l'utilizzo degli antifungini topici o la crema per capezzoli e uno scarso e scorretto attaccamento del bambino al seno. Le donne con maggiori probabilità di avere un vasospasmo del capezzolo sono quelle:

  • che tendono ad avere dita e piedi freddi
  • con cattiva circolazione
  • con una storia familiare del fenomeno di Raynaud
  • peso inferiore alla media per la loro altezza
  • che fumano, poiché la nicotina restringe i vasi sanguigni

Le future mamme possono sperimentare per la prima volta il vasospasmo del capezzolo durante la gravidanza.

Come riconoscere il vasospasmo in allattamento

Il vasospasmo in allattamento provoca un dolore intenso, pulsante e bruciante ai capezzoli. Quando i vasi sanguigni in questa parte del corpo sono colpiti da vasospasmo, si può avvertire dolore prima, durante o dopo l'allattamento.

Il dolore percepito può quindi essere acuto e accompagnato da bruciore o pizzicore al capezzolo. In alcuni casi, quando il sangue ritorna a irrorare il capezzolo si può sperimentare anche una sensazione di intorpidimento o pulsazione che può essere lieve o grave. La percezione dolorosa può durare alcuni secondi o più. Il capezzolo o la punta del capezzolo possono apparire più pallidi o bianchi quando si avverte il disturbo. Il colore dell'area può cambiare anche quando il sangue ritorna dopo la fine dell'episodio di spasmo, passando dal bianco al viola, al blu o al rosso, prima di ritornare alla loro normale condizione. È importante ricordare che, anche se l'allattamento di per sé non è doloroso, nei primi giorni si può percepire una maggiore sensibilità che poi scompare se il bambino è attaccato bene. Se il dolore persiste, è necessario fare una visita ostetrica o medica per valutare la situazione e individuare la causa del fastidio che potrebbe essere appunto un vasospasmo del capezzolo.

Come trattare il vasospasmo

Per prevenire la comparsa di vasospasmo del capezzolo in allattamento, è utile evitare l'esposizione a sostanze o condizioni che possono innescare o peggiorare i sintomi. Come detto, le cause di questo disturbo sono i danni alla zona, le basse temperature, il fumo, alcuni medicinali. Per ridurre i sintomi si può invece provare a:

  • applicare un impacco caldo o un impacco termico subito dopo l'allattamento
  • usare gli scaldaseno realizzati in lana o materiali riflettenti che possono avere un effetto calmante
  • prova a massaggiare i capezzoli con l'olio d'oliva dopo i pasti
  • evitare la caffeina e l'esposizione all'aria fredda

Altro elemento a cui fare attenzione è che il bambino sia ben attaccato durante l'allattamento e che non sia presente alcun trauma al capezzolo o candidosi. Nel caso in cui il vasospasmo non si risolva, il medico può prescrivere l'assunzione di farmaci specifici per rilassare i vasi sanguigni.

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