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Giochi usati da vendere online, l'idea di un bimbo di 5 anni

di Emanuela Mei - 24.04.2015 - Scrivici

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Si chiama Babysharing.com ed è la start up italiana appena lanciata sul mercato, nata dalla voglia del piccolo Niccolò di vendere i suoi giocattoli per comprare un regalo alla sorellina in arrivo. Dal passeggino ai pannolini, dai mobili per la cameretta ai prodotti per la pappa e l'allattamento, cresce il mercato virtuale che aiuta le famiglie a risparmiare.

Quando arriva un bimbo, si sa, le spese per comprare tutto il necessario e (a volte) anche quello che non lo è, sono tante. Tra corredino, passeggino, mobili per la cameretta e pannolini si spendono centinaia di euro ed è solo l'inizio perché, crescendo, i bimbi avranno bisogno sempre di cose nuove.

Anche per questo l'idea del riciclo e del riuso sta diventando uno stile di vita sempre più diffuso e tantissimi, in tutte le città, sono i negozi per bambini pensati per i genitori che vogliono vendere le cose che i loro bimbi non usano più e per altri che vogliono acquistarle.

E per chi preferisce lo shopping online la scelta è ancora più vasta. Tra le ultime piattaforme di compra/vendita di usato per bambini lanciata sul mercato italiano c'è Babysharing.com, una realtà che ha qualcosa di speciale. Nasce infatti dall'idea di un bimbo di 5 anni di nome Niccolò, desideroso di mettere in vendita i giocattoli che non usava più per comprare un regalo alla sorellina in arrivo. Per racimolare qualche soldino, il piccolo Niccolò aveva deciso di vendere alcuni dei suoi giocattoli con una bancarella in giardino (Leggi anche 12 idee CREATIVE per trasformare la vostra casa in un parco giochi).

Ispirato dal figlio, il padre, insieme ad altri tre neo-papà, ha trasformato l'idea in realtà, dando vita alla start up BabySharing.com, un mercato virtuale dove ad essere in vendita non sono solo giochi di seconda mano ma passeggini, pannolini, mobili per la cameretta, prodotti per la pappa, l'allattamento, la gravidanza e la maternità.

"Molti oggetti restano per anni in cantina per poi essere gettati via. Noi - spiegano i responsabili della startup - vogliamo ridare vita a quegli oggetti. Vogliamo che altri bambini possano 'amare' i giochi 'amati' già da qualcuno prima di loro. Questo ha sicuramente un impatto sull'ambiente e, perché no, anche sul portafoglio".

Sul portale è possibile anche condividere esperienze. Ogni utente, infatti, ha la possibilità di interagire con il blog, inviando le proprie storie, i propri consigli su quali pannolini utilizzare, su quale seggiolino sia più adatto per la propria auto, su cosa fare se la casa è invasa dai giochi. Una vera e propria rete di aiuto e assistenza reciproca tra genitori.

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