Nessuno stimolo extra
Occuparsi dei propri piedini: una cosa estremamente elettrizzante! I bambini possono trascorrere un’eternità a giocare con le ditine, a prendersele e ad osservarle con attenzione. A noi adulti dopo un po’ sembra qualcosa di noioso. E siamo già lì con il sonaglio sul lettino, spostiamo il passeggino e portiamo il piccolo alla finestra per mostrargli il traffico della strada. Ma cos’è che fa il bimbo soddisfatto e spensierato? Protesta, non gli interessa il passeggino e inizia a lamentarsi. Ma perché?
Tempo, per favore!
"Durante l’arco della giornata i bambini hanno continuamente bisogno di piccole pause in cui dormire o in cui occuparsi solo di se stessi", afferma la Dottoressa Consolata Thiel-Bonney, direttrice del "Punto d’incontro per genitori con neonati e bimbi" presso l’istituto per la terapia di famiglia dell’Università di Heidelberg. "Stare sdraiati sulla coperta, guardare la camera, sentire una voce, scoprire il corpo: con queste attività i bambini sono ben occupati per diverso tempo. Non hanno quindi bisogno di stimoli extra."
Importante per la crescita
Una scoperta tranquillizzante. Soprattutto quando si viene a sapere che nel “non fare molto” il bimbo impara addirittura qualcosa: "Già quando i bambini sono semplicemente sdraiati per terra vanno avanti con lo sviluppo. Imparano a girarsi a destra e sinistra, a muovere la testa e ad alzarla, a unire le braccia sul petto", dice la Dottoressa Thiel-Bonney. "Quanto più spesso si possono dedicare indisturbati a questi movimenti, tanto più si sviluppa la loro coscienza motoria." Anche lo sviluppo mentale ha dei vantaggi dall’occuparsi di se stessi. Quando ad esempio il bimbo gioca coi piedini, nota che può provocare qualcosa, che riesce a prendere il piedino, che lo può addirittura succhiare: un'autentica esperienza di successo per il piccolo!
Vicinanza e dedizione
Ciò non significa che noi genitori dobbiamo lasciar perdere il nostro bimbo per tutto il giorno.
Anzi. Prima o poi, anche a giocare con i piedini ci si annoia. "I bimbi hanno bisogno della vicinanza dei loro genitori per sentirsi sicuri e protetti", è quanto afferma la dottoressa Thiel-Bonney. Per fortuna i piccoli non fanno mistero di quando si annoiano e di quando vorrebbero volentieri un po’di attenzione dai loro genitori. E noi genitori? Nella migliore delle ipotesi dovremmo reagire subito e rimandare quello che volevamo fare, finché il piccolo non ci regala la prossima pausa.
Articolo tratto da Eltern.de, il primo magazine tedesco per genitori
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