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Come e perché cambiare il pannolino in piedi

di Niccolò De Rosa - 27.09.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Perché cambiare il pannolino in piedi? Quali sono i vantaggi? Scopriamo i segreti di questo metodo promosso da Maria Montessori

In questo articolo

Cambiare il pannolino in piedi

Cambiare il pannolino ad un bebé è sempre un momento di profonda intimità tra il piccolo e la mamma o il papà. Con il passare dei mesi però, i movimenti sempre più energici del bimbo possono trasformare questo tenero appuntamento in una danza frenetica in cui calci e giravolte costringono il genitore a complicate acrobazie per riuscire a portare a termine la faticosa impresa.

Per risolvere questo piccolo problema e, al contempo, venire incontro alle esigenze educative del bambino, Maria Mantessori, madre di tutti i pedagogisti, aveva teorizzato un sistema che ancora gli oggi molti esperti reputano tra i più efficaci: cambiare il pannolino in piedi.

Perché cambiare il pannolino in piedi?

Dopo i primi 9-10 mesi, è del tutto normale che un bimbo inizi ad essere piuttosto agitato quando viene deposto sul fasciatoio. La posizione orizzontale a pancia in sù infatti, se assunta quando non è il momento di dormire, non lo mette più molto a suo agio e pertanto rimanere fermo in attesa di essere cambiato diventa piuttosto complicato. Troppa energia inespressa, troppa voglia di muoversi ed esplorare! Da qui le continue giravolte e le gambe in perenne movimento.

La filosofia montessoriana, tutta incentrata sulla ricerca dell'autonomia del piccolo e il suo coinvolgimento attivo in ogni fase della crescita, propone allora di ribaltare la situazione, ponendo il bambino in posizione verticale per tutta la durata del cambio di pannolino. Ma quali sono i benefici di questa scelta? In che modo il cambio in piedi consente al bebé di sviluppare una maggiore consapevolezza della situazione?

Sicurezza

La posizione offre una stabilità maggiore per il bambino, il quale viene trattenuto in piedi sia dal genitore, sia dall'equilibrio che il bimbo cerca istintivamente di mantenere.

Indipendenza

Le leggi della fisica fanno sì che cambiarsi in piedi porti il bambino a dover esercitare un maggiore controllo dello sfintere, il che aiuta a conoscere meglio il proprio corpo e a gestire i propri bisogni.

Ciò ha effetto anche sulle tempistiche di abbandono del pannolino in favore del vasino: un bimbo che acquisisce consapevolezza dei propri bisogni impererà più rapidamente a fare pupù e pipì in piena autonomia.

Coinvolgimento

Mettersi in piedi anziché rimanere passivo e supino, rende il bambino più partecipe all'azione che si sta compiendo, stimolandolo su più livelli

Contatto

Nel momento in cui il genitore deve trattenere il figlio o la figlia in posizione verticale, aumenta non solo il contatto fisico, ma anche quello emotivo. Mentre si cambia il pannolino infatti, si può parlare, cantare, o persino giocare, magari spiegando al bebé cosa si sta facendo: rimanendo in piedi, il bambino sarà molto più recettivo.

Come cambiare il pannolino in piedi?

A partire dagli 11-12 mesi è possibile iniziare il cambio del pannolino, anche se ovviamente le prime volte la procedura richiederà un po' più di tempo del solito. L'intera operazione può essere fatta sul fasciatoio o su un'altra superficie, a patto che garantisca stabilità (niente cuscini o materassi troppo soffici) e sia lontano da spigoli o altri pericoli per l'incolumità del bimbo.

A parte la nuova posizione, il resto del cambio avverrà come di consueto, con i pannolini (esistono anche i pannolini a mutandina, particolarmente comodi per il cambio in piedi), le creme (al bisogno) e i detergenti di sempre. Basta solo trovare la giusta modalità e infilare il pannolino nel modo più pratico, eventualmente, essere pronti a reggere il piccolo nelle fasi di equilibrio più precario. Dopo le prime volte un po' impacciate, anche il bambino s'impratichirà e sarà sempre più sicuro. A questo punto potremmo anche avvicinare il cestino della spazzatura e far sì che sia lo stesso protagonista a gettare da solo il pannolino usato.

Una piccola accortezza potrebbe essere qualla di spegnere tv, apparecchi elettronici e altre forme di distrazione durante il cambio. questo permetterà al bimbo di concentrarsi e riconoscere una situazione in cui occorre collaborare con un adulto.

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