Come stimolare il linguaggio del neonato? Occorre parlare in modo naturale, seguendo il nostro istinto. Secondo la logopedista Anna Biavati Smith ci sono adulti che usano una voce infantile e che parlano il "bambinese", ma il messaggio principale per i genitori è il seguente: è necessario parlare con tranquillità, stimolando l'imitazione.
Non occorre fare discorsi scientifici, ma bisogna parlare di ciò che stiamo facendo e di quello che vediamo usando un ritmo calmo, guardando il bambino negli occhi e aspettando che abbia delle vocalizzazioni. Non è necessario poi parlare continuamente, ma bisogna fargli ascoltare suoni e toni e dargli il messaggio che esistono anche le pause.
Abbiamo chiesto di più ad Anna Biavati Smith, consulente scientifica del progetto "Senti come parlo" di Quid+, .
Lo sviluppo del linguaggio nel neonato
"I neonati comunicano attraverso il pianto: in tal caso si può parlare con il bimbo, mentre gli si offre, per esempio, il latte. Così si inizia a costruire un linguaggio chiaro, mettendo in atto una sorta di routine linguistica (ossia facciamo capire al neonato che ogni volta che diciamo "latte" è il momento di mangiare).
Verso il mese e mezzo di età il bambino inzia a scoprire l'organo principale della voce, iniziando a produrre versi e vocalizzi. In tal caso, quando il genitore dice qualcosa, il bambino inizia a rispondere a modo suo.
Dai 4 mesi i neonati iniziano a rendersi conto che, quando fanno una vocalizzazione, quest'ultima ha un effetto sui loro genitori: dunque loro provano e riprovano tanto a sperimentare vocalizzi e toni diversi, perché vogliono capire quale sarà la risposta della mamma o del papà".
Come stimolare il linguaggio del neonato
"In generale, quando siamo con il neonato, possiamo:
- indicare e nominare ciò che vediamo,
- cantare,
- tenere il bambino in braccio e parlargli da vicino.
Bisogna ricordare che il linguaggio non è mai soltanto verbale, ma è anche non verbale.
Il tono di voce è fondamentale ed è altrettanto importante come noi ci proponiamo al bimbo. Il tono deve essere calmo e amorevole e dobbiamo guardarli e sorridere, rispondendo alle loro "conversazioni".
La neuroscienza ci dice che il bambino, già alla 30esima settimana di gestazione, inizia a sviluppare una reazione alla voce della mamma. Quindi, dal punto di vista linguistico la relazione si instaura ancora prima che il piccolo nasca e si crea subito dopo la nascita anche un dialogo speciale tra la mamma e il neonato.
Poi, attraverso lo sviluppo neuronale, già dalla 28esima settimana di gestazione, c'è lo sviluppo dell'orecchio e il bambino riesce a riconoscere la voce della madre e del padre secondo gli studi scientifici. infine, quando il piccolo sente la voce della mamma attiva una serie di aree del cervello che lo calmano".
"Senti come parlo", storie illustrate e giochi
Per guidare i bambini da 1 a 3 anni verso la scoperta delle loro primissime parole, Quid+ (www.quid-plus.com), la linea editoriale dedicata ai bambini nella fascia d'età 0-7 anni firmata da Gribaudo, parte del Gruppo Feltrinelli, ha ideato il kit didattico "Senti come parlo".
Il libro, a cura dell'autrice Barbara Franco e con la consulenza della logopedista pediatrica Anna Biavati – Smith, è corredato da 32 carte dei suoni e arricchito dalle illustrazioni di Valentina Fontana.