«Essere mamma significa costruire una relazione con il proprio bambino e il modo migliore per farlo, soprattutto nei primi mesi di vita, è attraverso un gesto tanto semplice quando fondamentale: il contatto fisico». Ne è convinta la dottoressa Paola Marangione, responsabile dell’unità operativa di Neonatologia e Patologia neonatale dell’ospedale milanese Humanitas San Pio X, alla quale abbiamo chiesto quanto questo aspetto possa incidere positivamente nella crescita di un neonato.
«Il contatto fisico è talmente importante che oggi, a differenza di qualche anno fa, il bambino appena nasce viene adagiato sulla pancia della mamma perché è stato dimostrato che entrambi ne traggono un enorme giovamento».
Il contatto ripristinato
Il parto è un’esperienza che comporta un grande stress sia per il bambino che per la mamma, che è gravata anche da un carico emotivo legato alle preoccupazioni della lunga attesa. Per questa ragione la natura ha fatto in modo che dopo il dolore arrivi la pace e il benessere. Nei nuovi protocolli dei parti naturali, ma anche di alcuni cesarei, il bambino appena nato viene semplicemente asciugato, avvolto in un telo caldo e, prima ancora della visita pediatrica, adagiato sulla madre.
Questa pratica, chiamata “skin to skin” (pelle e pelle), dura circa due ore e permette di ripristinare il contatto tra mamma e figlio. «I benefici registrati sono molti sia fisici che relazionali. La presenza del bambino, infatti, comporta nella donna il rilascio dell’ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amore”, con una conseguente sensazione di pace e appagamento che accentua la serenità di poter stringere finalmente al petto il proprio bambino».
Ovviamente giova del contatto ripristinato anche il neonato che, attraverso il tatto e l’olfatto, per la prima volta fa la conoscenza della propria mamma. Dalla possibilità di mantenere bassa la glicemia, al controllo di temperatura e frequenza cardiaca sono molti i benefici che il piccolo trae semplicemente stando adagiato sul corpo della madre.
L’allattamento, il contatto fisico per eccellenza
Quando il bambino si trova in questa posizione avviene una piccola magia. «Dopo qualche tempo che si trova sulla pancia della mamma, il neonato comincia una lenta migrazione verso il seno
Allattamento: 30 foto che raccontano questo momento magico
vai alla galleryAllattare un bambino è qualcosa di magico e sono tantissime le mamme che decidono di fotografare e condividere questo momento. C'è la mamma che lo immortala per non dimenticarlo mai,...
Non solo la mamma ma anche il papà
Nella prime fasi di vita di un bambino è inevitabile che si instauri un rapporto di dipendenza con la mamma. Anche in questi mesi, però, il papà può ritagliarsi dei momenti di “contatto” importanti con il bambino. La dottoressa consiglia la pratica molto efficace del contenimento. «Soprattutto quando le mamme sono stanche, stringete il bambino tra le vostre braccia. Il piccolo, oltre a cominciare a instaurare un rapporto fisico con il padre, ne trarrà un grande giovamento perché con questa leggera pressione si sentirà al sicuro come lo era all’interno dell’utero».
Il massaggio infantile
Tra le pratiche più consigliate dalla neonatologa che sfruttano gli effetti benefici del contatto fisico c’è sicuramente il massaggio infantile. «Attraverso un corso con infermiere specializzate le mamme possono imparare a instaurare una straordinaria relazione con il bambino attraverso dei massaggi apportati sul corpo del piccolo». In questo modo si ha la possibilità di influire sul benessere del neonato, riuscendo anche a porre rimedio ai tanto temuti pianti da colica.
Il massaggio neonatale: i benefici di questa "coccola" al bebè
vai alla galleryAbbiamo chiesto a Francesca Gheduzzi , Trainer dell'I.A.I.M. (International Association of Infant Massage) e dell' A.I.M.I . (Associazione Italiana Massaggio Infantile) di spiegarci...